Senior Member
Join Date: Aug 2004
Location: Lucca
Posts: 1,501
|
..il fatto che ci sia stato questo evento traumatico x il cane mi convince (a quest'ora assurda della notte!) a dire qualcosa di + a proposito dell’argomento aperto nell’altro 3D
http://www.wolfdog.org/forum/showthread.php?t=14076 su una nuova prospettiva da cui osservare le c.d. malattie, compreso il cancro la c.d. Nuova Medicina del dr. Hamer... per la quale, ebbene si, gli schok provocano proprio il cancro..(o se + lievi entualemente altre malattie).
Cerco di riassumere, ma ovviamente i testi pubblicati da questo “ex”-oncologo e professore universitario, che ha scoperto/elaborato questa teoria, ricchi di casistiche, schematizzazioni ed esempi, sono molto + convincenti del mio rudimentale riassunto, che faccio x quel che posso aver capito con la mia formazione umanistica e non scientifica.
Questa teoria capovolge completamente la concezione della malattia che è alla base della medicina ufficiale.
Malattia non come improvviso impazzimento/malfunzionamento di cellule o organi, ma come programma speciale biologico sensato (SBS), con cui il fisico reagisce, a seguito della c.d. DHS=sindrome di Dirk Hamer): shock conflittuale inaspettato e vissuto in modo drammatico e con senso di isolamento dal soggetto (n.b. non evento oggettivamente drammatico, ma avvertito come tale dal soggetto, che viene “preso in contropiede” dall’evento).
La reazione che si innesca (SBS) è sincrona ai 3 livelli psiche-cervello-organo: il diverso tipo di shock determina la localizzazione del programma speciale di riparazione (SBS) sia a livello del cervello (alla Tac si osserva il c.d. focolaio di Hamer: cerchi concentrici, interpretati dalla medicina ufficiale come disfunzioni del macchinario c.d. “artefatti”e talvolta come tumori celebrali, che invece assumono aspetto differente a seconda della sezione della TAC e si evolvono in modo sincrono con il decorso della malattia), sia a livello dell’organo, dove si può determinare a seconda dei casi, un diverso tipo di alterazione organica: tumore solido, necrosi, ulcera, alterazione delle funzioni (la medicina ufficiale cataloga tutto come tumore, chiamando con lo stesso nome fenomeni biologicamente molto diversi tra loro, senza un comune denominatore, che non sia il terrore ingenerato nel paziente (!) ..crescite solide in alcuni casi, necrosi o lisi in altri – v. ad es. tumori ossei – in altri casi ancora alterazioni delle funzioni – v. leucemie - tutto nello stesso generico calderone dell’immotivato impazzimento di cellule..addirittura cellule tumorali così intelligenti che migrando come c.d. metastasi da un organo all’altro, magicamente mutano comportamento causando qua proliferazioni cellulari e là lisi (buchi) o necrosi. Tutto sempre nella stessa ottica di sussumere il sintomo in categorie precostituite, ma mai spiegandone le ragioni o tentando di capire a fondo i meccanismi della natura, basandosi su statistiche e supposizioni.. mai che sia stato scientificamente spiegato perché una sostanza considerata cancerogena non provochi matematicamente il cancro a tutti i soggetti esposti, ma ad alcuni si ad altri no. A nessuno era mai venuto in mente, come afferma un po’ ironicamente all’inzio di un suo libro il dr.Hamer, che quando un organo non funziona come dovrebbe, forse non si tratta di un disturbo meccanico, di un attacco da virus o batteri, o di reazione allergica a qualche anticorpo, ma + semplicemente del fatto che l’organo è controllato e diretto, in quel comportamento apparentemente anomalo, da un computer, il cervello appunto, e che il fenomeno ha un senso previsto in natura.
…guarda caso (ma le obiezioni convincentissime, purtroppo non tutte riportabili x brevità, sono anche molte altre) non è possibile indurre un cancro in un organo separato dal cervello per quando lo si sottoponga a carcinogeni in elevatissime concentrazioni. Infine, non risulta scientificamente provata la presupposta diffusione per metastasi poiché “l’unico percorso nel corpo che porta alla periferia passa attraverso le arterie” e siccome “si parla di disseminazione ematogena, dunque di trasporto nei vasi sanguigni delle presunte metastasi” occorrerebbe spiegare perché mai nessuno sia riuscito a “trovare una cellula cancerogena nel sangue arterioso, in migliaia di prove fatte”… ma d’altra parte la medicina tradizionale spesso non ha bisogno di provare ..ci si deve credere quasi per fede!
In questa “nuova medicina” la corrispondenza tra psiche-cervello-organo viene invece ricostruita e ricondotta all’osservazione dell’evoluzione dell’embrione a partire dai 3 “foglietti embrionali”, presenti fin dal primo stadio evolutivo (ectoderma, mesoderma, endoderma), dai quali si formano via via tutti i tessuti/organi (per la maggior parte i nostri organi derivano solo da uno di questi foglietti, pur possedendo naturalmente anche porzioni derivanti da altri foglietti).
Questa corrispondenza permane nell’organismo completamente formato, così ci saranno ad es. zone del cervello derivanti dall’endoderma (es. tronco celebrale) che corrisponderanno ad organi formatisi a partire dallo stesso foglietto embrionale (es. apparato gastrointestinale).
Così si spiega la corrispondenza cervello-organo, provabile secondo schemi ripetibili in tutti i casi esaminati dal dr. Hamer, ossia che ad un tumore in determinato un organo corrisponde sempre alla tac la localizzazione del focolaio di Hamer, proprio nella parte del cervello corrispondente a quell’organo in base agli schemi che ne ha desunto.
Per spiegare, poi, la corrispondenza con la psiche, ossia perché ogni tipo di shock/conflitto determina una reazione proprio in una particolare zona del cervello e quindi nel corrispondente organo, con lo scopo di arrivare poi, attraverso un processo biologico sensato al superamento dello squilibrio causato dallo shock, occorre precisare cosa si intende per shock o conflitto biologico. Non si tratta di quel che si intende comunemente per conflitto psicologico, dei comuni problemi pscologici, ma di un qualcosa di + “arcaico” che coinvolge (nell’uomo in modo spesso traslato, nell’animale in modo ancora elementare e + vicino all’originario senso biologico) le funzioni base dell’individuo, essenzialmente:
- l’esigenza di nutrirsi ossia i bisogni primari di sussistenza,
- quella di conservazione della propria integrità,
- quelli di relazione e territorio.
Osservando le fasi di formazione dell’embrione si coglie il nesso tra ciascuno stadio evolutivo e la funzione base a livello della quale viene vissuto il conflitto.
1) Formazione apparato gastrointestinale a partire dal foglietto embrionale interno o endoderma = Bisogni primari di sussistenza = conflitto che riguarda l’esistenza, il sentirsi soli al mondo, o la sussistenza, il c.d. “boccone”, non poter “ingoiare” un boccone amaro.
ES: Nell’embrione per primo si sviluppa, a partire dall’endoderma, l’apparato gastrointestinale, gli shock che determinano una alterazione a livello di tale apparato, sono quelli che pur traslati nella complessità della vita odierna, colpiscono l’individuo nella sua preoccupazione di sussistenza (bisogni primari), se una persona ad es. vive la perdita del lavoro come uno shock del tipo “ non avrò + nessuna fonte di sussistenza”, “ho perduto tutto” il conflitto si localizza a questo livello e si avrà la c.d. sindrome del profugo situazione di emergenza vitale cui si reagisce risparmiando e trattenendo acqua (adenocarcinoma ai tubi collettori del rene), se invece il conflitto è il dover digerire qualche ingiustizia subita si può avere cancro allo stomaco (proliferazione cellule secretorie per aumentare produz. succo gastrico) o ancora nel caso di conflitto di paura della morte si può avere cancro ai polmoni (spesso dopo diagnosi di altri tumori e poi interpretato come metastasi).
2) Formazione dell’apparato scheletrico a partire dal foglietto embrionale medio o mesoderma = Strutturazione dell’individuo, conservazione dell’integrità fisica = conflitto di attacco all’integrità e conflitto di auto-svalutazione
Es: in un soggetto con diversa personalità, sempre lo stesso evento “perdita del lavoro” potrebbe, essere vissuto diversamente, ad es. come conflitto di auto-svalutazione personale (“non valgo + nulla”), e quindi importare una localizzazione della DHS nel cervello/organi formatisi a partire dal foglietto embrionale mesoderma, colpendo l’apparato scheletrico che rappresenta la struttura portante dell’individuo (cancro osseo che nella fase di riparazione viene interpretato come leucemia)
3) Relazione con l’esterno = perfezionamento feto e degli organi a partire dal foglietto embrionale esterno o ectoderma = conflitto che investe le relazioni con il mondo esterno, conflitto di territorio, conflitto di separazione.
Es: riguardano questo caso i tumori (o le altre malattie) originate da un conflitto relativo alla vita di relazione /affetti come il conflitto “di territorio” (traslato) subito dall’uomo la cui moglie se ne va con un altro o la cui posizione di lavoro viene “soffiata” da un collega (ulcera dell’intima delle coronarie – infarto), o la preoccupazione della madre per il bambino infortunato o perduto (carcinoma mammario)
Si è osservato che Endoderma ed Esoderma ovvero gli organi da questi derivanti si comportano in modo opposto, nei casi patologici definiti cancro, implicando nell’un caso proliferazione nell’altro riduzione cellulare. Gli organi derivanti dal Mesoderma, invece, si suddividono comportandosi in parte come gli uni, in parte come gli altri. Questo diverso comportamento, che rende insensata nella medicina ufficiale la comune classificazione come tumori di processi biologici opposti, ed è anche l’ostacolo alla scoperta del miracoloso farmaco che al tempo stesso possa combattere una proliferazione cellulare ed una riduzione cellulare, si spiega invece in questa nuova concezione della medicina, come processo sensato di normalizzazione cui tende la “malattia”.
Questo SBS o programma biologico sensato, è, appunto definito sensato, non solo perché se ne riescono a spiegare con una logica ferrea i nessi originari, ma anche e soprattutto perché è teso a risolvere il “danno” subito dal soggetto a causa dello shock, laddove il conflitto riesca ad essere superato. Ecco attraverso quali fasi:
In fase normale l'individuo vive in “normotonia”, secondo un normale ritmo vegetativo tra simpaticotonia (fase diurna)= e vagotonia (fase notturna). Nel momento dello schock questo ritmo si altera e si prospettano due fasi cronologicamente successive caratterizzate da diversi sintomi (bifasicità di tutte le malattie)
Nella fase del “conflitto attivo” ossia prima che il soggetto sia riuscito a superare lo shock vissuto, si ha uno spostamento permanente dell’equilibrio vegetativo in direzione del nervo simpatico: il soggetto vive permanentemente in simpaticotonia, stress di lunga durata, è la c.d. fase fredda della malattia (intuita dai vecchi medici nella distinzione tradizionale tra malattie fredde e calde) estremità fredde, insonnia, mancanza di appetito, pensiero fisso sul contenuto del conflitto, (sintomi generali: tachicardia, iperidrosi, ipoacidità dello stomaco ecc.), solo se il conflitto viene “superato” si passa alla fase di riparazione o Vagotonica.
Es. pratico: quello che viene definito come cancro delle ossa (biologicamente un processo di riduzione cellulare) e deriva da un conflitto di auto-svalutazione determina nella fase attiva del conflitto un processo di riduzione cellulare nell’osso (con il sottostante senso biologico di distruggerlo e ricostruirlo + forte di prima), se il soggetto supera lo shock che lo ha fatto sentire come “fallito” e passa nella fase di riparazione l’osso si ricostruisce + forte di prima.
A seconda che si tratti di organi di origine ectodemica o mesodermica si ha un comportamento opposto nelle due fasi della malattia. Nella fase di conflitto attivo si ha proliferazione cellulare, e nella fase di risoluzione una consumazione per “necrosi caseosa” grazie all’azione dei batteri della massa tumorale, o, viceversa, nella fase di conflitto attivo c’è una consumazione dell’organo (necrosi o lisi) e nella fase di soluzione del conflitto una ricostruzione che avviene variamente a seconda del tipo di tessuto ad es. ricalcificazione delle osteolisi (erroneamente interpretata come osteosarcoma) oppure aumentano le cellule nel sangue, inizialmente soprttutto i leucociti, così viene diagnosticata una leucemia, mentre l’organismo sta invece “riparando” rispetto alla fase precedente. Tutto questo se ovviamente non si intervenisse con terapie che danneggiano, spesso irreparabilmente l’organismo, con interventi ed irraggiamenti che precludono il naturale decorso del processo sensato.
Certo se il soggetto non riesce a superare la fase di conflitto attivo e quanto + questa fase dura nel tempo tanto + rischierà di non sopravvivere.
Per questi motivi la terapia consiste nell’accompagnare il soggetto contemporaneamente a livello psicologico nella comprensione e superamento dell’evento traumatico che è alla base del problema, ed a livello medico con interventi e medicinali che pregiudichino il meno possibile la naturale relazione dell’organismo che sa già bene da sé cosa deve fare.
Nessuno, ovviamente, ha in mano l’arma che sconfigge la morte.
Anche questa nuova medicina, se non fosse ostacolata in modo quasi incredibile a casua degli interessi economici che ne verrebbero pregiudicati, avrebbe bisogno di ulteriori ricerche, di sperimentazioni a livello + ampio, ma nonostante le ripetute richieste di verifica non è mai stato permesso di procedere in tal senso, anzi, il dr. Hamer è stato addirittura radiato, arrestato ecc. ecc…..
Ora devo precisare che quello che ho cercato di spiegare e riassumere non è neppure la minima parte di tutte le spiegazioni e casistiche, schematizzazioni, immagini riportate nei testi cui faccio riferimento, tutte spiegazioni che sicuramente chi sa di medicina capirebbe molto meglio, ma che riescono per logicità intrinseca a convincere almeno a livello intuitivo anche un profano e che non riguardano solo i tumori, ma tutte le malattie.
Riporto in particolare quello che ho trovato, nella fretta, scorrendo tra le pagine di questo voluminoso testo, e che mi pare si avvicini il + possibile al caso in questione:
Qui si dice che ciascun linfonodo è relativo ad una parte specifica dello scheletro, e che i conflitti di auto-svalutazione un po’ meno gravi di quelli che vanno ad incidere direttamente sullo scheletro, colpiscono il relativo linfonodo, che nella fase attiva del conflitto subisce una necrosi. In fase di riparazione dopo il superamento del conflitto, il linfonodo si rigonfia riparandosi per mitosi (senso biologico= linfonodo + grande biologicamente preferibile ad uno + piccolo).
Ora io non so se sia proprio questo il caso specifico, è talmente difficile districarsi tra termini medici e casistiche, certo potrebbe essere uno spunto per approfondire in caso di interesse,
Comunque la pensiate ho voluto riportarle queste cose perché appena ho saputo che il cane aveva subito uno shock cadendo è stata come una ulteriore conferma di quanto già credevo ed avevo letto in altri casi. Proprio uno shock o conflitto inaspettato, visto che non aveva visto che dove saltava c’era una fossa, che l’ha colto di sorpresa, proprio come dev’essere questo tipo di shock, che magari ha causato, minando la sua “fiducia nella propria capacità”, un conflitto di auto-svalutazione, proprio quel tipo di conflitto che x questa teoria determina questo tipo di reazione.....
Ho riportato quel che sapevo, davvero con lo spirito accorato di chi crede che questa ricostruzione sia molto + convincente e logica di quella ufficiale. Certo se ad avere il problema fosse una persona, ci sarebbero indirizzi di veri e propri medici che seguono questa nuova strada, ma per un cane…non saprei a chi chiedere…se però capitasse a me, certo non lo farei torturare con la kemio. Cercherei di capire + possibile il caso, leggendo e di aiutarlo con un clima sereno (perché se davvero la medicina uff. non ha ragione, tutto quel terrore foriero solo di ulteriore male e malattie, viene meno), con la fiducia che o la natura risolverà da sé, oppure, almeno non gli avrò inflitto inutili torture.
p.s.
un ultimo argomento contro la teoria della diffusione x metastasi dei tumori:
Negli animali, che x loro fortuna non capiscono la diagnosi (ma qui c’è da star attenti a non trasmettergli la nostra ansia!) si trova un cancro secondario solo estremamente di rado.
Negli umani invece i tumori secondari sarebbero dovuti al susseguirsi di shock patiti dal paziente a partire dalla comunicazione della diagnosi infausta in poi (ricovero, operazioni ecc. tutti conflitti inerenti la paura di morire,l’attacco alla propria integrità, relazioni con familari addolorati ecc.)
I pochissimi casi di tumori secondari negli animali, sono dovuti probabilmente al conflitto di svalutazione di sé patito dall’animale, a causa del fatto che a causa del primo tumore non può ad es. + correre o che x la debolezza sente di non potersi difendere.
Vabbè, in ogni caso un forte abbraccio a voi e a Dryas...
ed ora ..è l'ora che me ne vado a dormire... appena per 1 oretta e mezza 
|