Contributo interessantissimo del prof. Boitani, bella discussione.
Niente di nuovo sotto il sole se non che negli ultimi anni l'attenzione si è spostata più verso i padroni che non verso i cani in se per sè. Siamo solo noi gli artefici della fortuna di questa razza e certi allevamenti ,e perchè no anche il club ,certo non mi rassicurano in questo senso...
E' logico che la comunità scientifica non faccia i salti gioia per un cane che lupo non è , ma che non ha neanche la stessa stabilità mentale di un cane unita a uno spiccato predatorio e a una selvaticità superiore a qualsiasi altro animale domestico. E' altrettanto scontato che non possano neanche condurre campagne di mistificazione fin quando la popolazione di clc rimmarrà numericamente contenuta e finchè non ci siano un numero sufficente di DATIche ne confermano la pericolosità ambientale. Per questo dovrebbe essere di primaria importanza per il club a tutela della razza,per gli allevatori e per chiunque faccia una cucciolata essere consapevoli di questa spada di Damocle che abbiamo sulla testa ormai da svariati anni e agire di conseguenza.
il problema degli ibridi nasce dal fatto che già di per sè la popolazione di lupo italico ha un pool genetico veramente risicato,siamo vicini al collo di bottiglia e gli ibridi vanno solo a peggiorare la situazione. In più proprio perchè ibridi potrebbero avere meno diffidenza nei confronti dell'uomo e creare non pochi problemi.
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Antonella&Miki
"Andai nei boschi,perchè volevo vivere con saggezza e profondità ,succhiare il midollo della vita e non scoprire in punto di morte,che non avevo vissuto"
Last edited by wilupi!; 13-05-2010 at 15:32.
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