Eccomi...
La convivenza purtroppo resta problematica all'interno del territorio, fuori va bene, li porto in giro assieme senza necessità della museruola.
In casa è diverso. Non posso dire che si odiano, tutt'altro, ma basta un nulla, tra l'altro imprevedibile, a far scattare la rissa e quando è scattata nulla li fa smettere, più noi ci avviciniamo più se le danno pesantemente.
La soluzione adottata è stata la divisione netta del cortile, partendo dal serraglio, tenendo conto di lasciare in vista di entrambi la parte più vissuta della casa in modo che nessuno si sentisse isolato, con una rete da cantiere con l'aggiunta di una di quelle da giardino per infittire le maglie. Questo diviosrio permette un pò di contatto fisico, spesso sono sdraiati fianco a fianco oppure uno dei due sconfina con le zampe o con le orecchie nel territorio dell'altro senza problemi, a volte li ho beccati a giocare denti a denti da dove possono, ma nel momento del bisogno, evita i danni grossi. Quest'inverno è mancato poco che avessi dovuto ricorrere ai punti di sutura e sempre nelle zone occhi e orecchie.
Il provocatore è sempre Bill, il piccoletto che vuol fare il figo, Neo risponderà 3 volte su 10, ma quando lo fa è una macchina da guerra e quindi è sempre stato Bill il più ferito.
Da quando vivono così Bill è un po' più rilassato, fa meno il sostenuto.
Nei nostri confronti PER ADESSO che hanno tre anni giusti giusti, sono quelli di sempre, allegri e giocherelloni, obbedienti e abbastanza remissivi: gli pulisco ancora le orecchie coi kleenex, mangiano con le nostre mani nelle ciotole, si fanno fare di tutto, al massimo leggermete infastiditi, spostano il muso o cercano di divincolarsi, ma mai un verso o un dente scoperto. Questo anche coi miei genitori. Domenica scorsa sono venuti a trovarci amici che sono entrati tranquillamente a giocare con loro e sono stati ricambiati con un grande entusiasmo e senza il minimo problema.
Ho notato che questo stile di vita non li ha turbati, certo prima era più divertente per tutti, però nel mio (nostro) piccolo, pur avendo già espiato tutti i sensi di colpa del caso, sono contenta di non aver dovuto perdere uno dei due cani, cosa che sarebbe stata obbligatoria nel caso di un serio discapito alla qialità di vita di uno dei due.
Non so se c'è da imparare da questa storia, io mi sento di consigliare prudenza nell'intenzione di allargare il branco e possibilmente di tener conto che alla peggior parata ci sia la possibilità di mettere una pezza, la meno dolorosa possibile per tutti, perchè come al solito chi più ne fa le spese sono i cani.
In tutta questa vicenda devo ringraziare tantissimo le persone che ci hanno sostenuto tramite Wd (sapere per esempio che ci pensate è bello e conforta) e anche personalmete, perchè sono stati davvero momenti bui.
|