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Old 29-06-2005, 19:39   #5
Miriam
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Quell' accoppiamento è palesemente sbagliato, io stessa pensavo che non lo ripetesse più, visti i risultati.
A parte questo, non ha delle cattive idee, specialmente sul carattere e sulla displasia, cose totalmente e volutamente ignorate dagli altri allevatori.

Il sangue estero secondo me va portato in italia, ma il problema principale per molti è proprio quello logistico, andare a prendere un cane è impegnativo, andare a fare una monta è rischioso, se torni con la cagna vuota sò c@##i.

C' è un' altra cosa: andrebbero introdotti dei cani da usare in riproduzione, cioè non dei cani che riprodurranno al massimo 1-2 volte, facendo dei cuccioli che , magari, non produrranno proprio più niente, perchè in mano a non-allevatori. Andrebbero introdotti dei cani DA RIPRODUZONE; con questo non voglio dire di ripetere i boom numerici di alcuni riproduttori, ma di avevre almeno una buona brobabilità di portare avanti una linea oltre la 1° generazione.

Poi c' è da considerare che molti cani esteri hanno parenti in Italia ( vedi molti cani z Molu Es), quindi tutto sommato di nuovo c'è poco.

Credo che l' ideale, per l' allevamento italiano sarebbe non importare un soggetto solo, da accoppiare immediatamente con cani italiani, ma importare almeno una coppia, che dia vita a varie linee... mi spiego meglio: se noi prendiamo un soggetto di linea completamente nuova e lo accoppiamo (per esempio, nessuna polemica) con un cane figlio o nipote di Charon...otterremo ben poco, perchè già la prima generazione sarebbe parente con i cani di mezza Italia.
Solo che pochi di noi sono migliardari che possono dedicarsi al "salva-la-razza", quindi mi sa che questa cosa resterà un' utopia.

Fore di queste cose dovrebbe (sempre in Wonderland) occuparsi il club, creando piani per la riproduzione e agevolazioni per chi li vuole mettere in pratica.

Un' ultima cosa, secondo me c'è ancora poca chiarezza ( a parte pochi eletti)sulle reali caratteristiche delle varie linee estere poco conosciute; io mi ricordo che qualche anno fa si diceva peste e corna delle linee slovacche: cani con scarsa ossatura, molta displasia, addirittura cani sterili....adesso c' è il boom di interesse per i cani slovacchi..... allora a me viene da pensare: queste magagne c' erano o non c'erano???


X ROBERTO: secondo me in madrepatria sanno lavorare meglio, conoscono meglio i meccanismi che muovono i clc, è la cosa che mi è saltata più all' occhi il giorno della bonitazione.

Ciao.
Miriam
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