[Jal]

ora che ci ripenso....maremma cignala me ne ero dimenticato.....
Bravini nonchè furbini i cacciatori Trentini.......

CORRIERE DI MAREMMA
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell'URP
Web www.provincia.grosseto.it e-mail [email protected]
2010-10-26

AMBIENTE
La Forestale scopre bracconieri nei comuni di Capalbio e Massa Marittima. Multe per 92mila euro per decine di "invasori" nella zona nord Sequestri e raffica di sanzioni per la caccia illegale

GROSSETO - Giro di vite del Corpo Forestale dello Stato contro la caccia illegale. Nei giorni scorsi gli uomini del comandante provinciale Alessandro Baglioni hanno effettuato sequestri e denunce nei comuni di Capalbio e Massa Marittima, oltre a una raffica di sanzioni per decine di cacciatoritrentini. Il tutto a seguito dell'intensificazione dei servizi antibracconaggio su tutto il territorio. A Capalbio Nel comune a sud gli agenti della Forestale hanno pizzicato due cacciatori con le mani nel sacco: uno aveva ucciso un istrice, specie protetta, e si è visto sequestrate l'arma e l'animale. L'altra doppietta invece è stata sorpresa mentre insidiava alcuni tordi con un richiamo elettromagnetico: gli accertamenti hanno permesso ai militari di appurare come la persona in questione non avesse l'autorizzazione a esercitare l'attività venatoria nell'Atc. Anche per lui sequestro dell'arma e del richiamo. A Massa Marittima Nel comune metallifero, invece, i servizi di pattugliamento nei boschi hanno consentito agli agenti forestali di pizzicare due bracconieri che in piena notte cacciavano dall'interno di un'automobile, con tanto di carabina 6,5 x 55. L'obiettivo presumibilmente erano i cinghiali di passaggio nella zona. Per loro, come del resto per gli altri fermati, è scattata la denuncia all'autorità giudiziaria. Multe in serie Sempre nei giorni scorsi si è conclusa anche una lunga indagine condotta dagli uomini del comandante Baglioni, che ha interessato due stagioni venatorie: 2008/2009 e 2009/2010.1 controlli incrociati - effettuati in particolare presso gli Ambiti territoriali di caccia della provincia di Grosseto e della provincia autonoma di Trento - hanno permesso di elevare complessivamente 48 sanzioni amministrative, per un totale di 92.400 euro, a cacciatori provenienti dalla provincia trentina. Questi, secondo le verifiche, nelle due precedenti annate venatorie avevano esercitato la caccia al cinghiale nel territorio della provincia di Grosseto, in particolare nella zona nord, in modo irregolare, non attenendosi alle normative nazionale. Un comportamento pagato davvero salato.

Valentina....Vergogna!!!!