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Originally Posted by FraFairy
La porchetta la prendo venerdì prima di partire, un giorno di ferie per portare la porchetta e farla mangiare a chi arriva sabato...Che mi tocca fare...o a pranzo o a cena...
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la Targhetta (the fog)
Arrivò la notte prima di lui.
La nebbia era già da un pò che aveva avvolto la Fratta prima con un velo leggero poi con una gelida coperta lattiginosa.
le luci illuminavano rassegnate se stesse, i muri screpolati dei casali e le ombre scure dei grandi alberi; spense il motore..aprì lo sportello e lentamente scese girando disorientato intorno all'auto: nessuno, solo un silenzio denso a preannunciare la tempesta di neve in arrivo.
- saranno tutti nelle camere - pensò e comincio a scaricare i bagagli.
Scarfy per ultimo, prima c'era da mettere al sicuro e all'asciutto bagagli e provviste e rimase con la mano che stringeva la portiera aperta come folgorato..La Targhetta!
sticazzi...se ne era dimenticato! imperdonabile
le conseguenze sarebbero state disastrose, mancava quella maledetta Targhetta, non aveva rispettato la parola data e messa per iscritto.
Doveva improvvisare, velocemente: si gettò carponi sul sedile anteriore frugando affannosamente nel vano portaoggetti.
Due, quattro..sei e più punte di dardo fluorescenti tagliavano la nebbia per poi scomparire e ricomparire rapide più vicine.
era da un pò che lo osservavano, titubante, muovere i primi passi fuori dall'auto.
L'odore inconfondibile, penetrante, inebriante li aveva condotti fin lì e proveniva da quello strano cartoccio sul sedile posteriore e ora la via era libera.
quello strano uomo si era tuffato dentro l'auto parlando da solo..
Fissarono Scarfy cercandone lo sguardo.
Lo trovarono e lui, vide e capì.
Si appallotolò con uno sbuffo nel kennel.
Accadde tutto in modo estremamente rapido, non si accorse di nulla.
Fece solo in tempo ad intravedere ombre con gli occhi di dardo e denti di ghiaccio intorno a lui, sopra di lui e il prezioso pacco sul sedile posteriore fluttuare via. poi fu solo la notte.
Tornarono scodinzolando dai loro umani al caldo e rassicurante bagliore del fuoco, prendendosi qualche ribrotto per l'assenza furtiva.
- Ma Francesco quando arriva?...ma quella non è la sua macchina? - disse uno di loro affacciandosi infreddolito, per un attimo, ad una finestra.
Dall'auto Scarfy alzò impercettibilmente un sopracciglio, per un attimo le orecchie rimandarono alla sua mente quel suono a lui familiare: Francesco...e tornò a tuffare il muso sulla carta oleata e su quel che rimaneva della quota pattuita.