Non volevo rientrare ulteriormente in merito alla questione di DM, ma una cosa va precisata che in questa ennesima discussione si sta fraintendendo:
la diagnosi intra-vitam della DM per esclusione, eseguita tramite il protocollo già più volte esposto, è ritenuta valida a livello scientifico. Questo perchè, come ci ha spiegato il dott. Gandini, è applicata da anni e non si è mai constatato un solo errore andando poi a controllare con l'esame istologico post-mortem.
ripeto: il protocollo di esclusione per diagnosi di DM intra-vitam non ha sbagliato nemmeno una volta ed è ritenuto valido e affidabile a livello ufficiale.
Quanto ai test l'unica certezza scientiifica è che i cani con sintomi, risultano essere dm/dm, e gli esami istologici hanno sempre confermato.
1)Non c'è nessuna certezza scientifica che ci siano casi di cani dm/dm che non si ammalino. (si segnala qualche caso di cane anziano senza sintomi, non vi è nessuna pubblicazione scientifica che affermi che è un cane destinato a rimanere sano, ma sono oggetto di studio)
2)Non c'è nessuna certezza scientifica che tutti i cani dm/dm si ammalino.
quindi è stato ipotizzato che, possa esservi un trigger sconosciuto, ma finchè non vi saranno certezze scientifiche in merito ai punti 1 e 2, il "trigger sconosciuto" rimane cmq un'ipotesi.
Come affermava il dott. Gandini, dovesse appurarsi che tutti i cani dm/dm presto o tardi, manifestino dei sintomi, allora l'ipotesi del trigger andrebbe a farsi benedire.
Ma vorrei ricordare che in merito al rapporto tra test e sintomi l'unica certezza scientificamente accettata è quella scritta in rosso, tutto il resto è attuale materia di ricerca, quindi evitiamo di scrivere dati per certi che non esistono...
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