il trentino on line - Auto rimossa per finestrino giù
TRENTO. I vigili gli avevano rimosso l'auto parcheggiata, perché aveva lasciato il finestrino abbassato dalla parte del marciapiede. Motivazione una questione di sicurezza: non aveva preso tutte le precauzioni utili a evitare incidenti o l'uso dell'auto senza il suo consenso. Era accaduto in primavera a un avvocato di Trento, che ha fatto e vinto un ricorso. Il legale era rimasto incredulo per la solerzia della polizia municipale e si era visto recitare l'articolo del Codice della strada che prevede cautele da parte del proprietario per la sicurezza dei mezzi e con esse chiedere 153 euro di multa. Al ricorso l'avvocato, Franco Moser, si era trovato la polizia municipale costituita in giudizio a difendere l'operato dell'agente, ma con l'annullamento del provvedimento per vizio di notifica. Moser però è andato fino in fondo, sottolineando che il finestrino aperto metteva l'auto alla pari di un motociclo o un cabrio e che in ogni caso il finestrino abbassato non prevedeva la rimozione del mezzo. Il giudice di pace gli ha dato ragione, annullando il verbale della polizia municipale e condannandola a risarcire i danni, cioè le spese di rimozione, pari a 115 euro, e le spese legali, ovvero altri 100 euro.
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