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Originally Posted by iaia
Non conosco la situazione, resto in topic sull'orso trentino.
Nell'ultimo articolo, in particolare, si fa riferimento al fatto che gli asini non fossero animali da reddito, ma animali da compagnia. Motivo per cui "valevano di più" dalle parole del proprietario.
Quindi, nell'ottica dell'animale da compagnia, perchè non li ha protetti?
Soprattutto se erano stati attaccati già una volta.. c'è voluta la seconda per capire che forse era il caso di spostarli.
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Nemmeno io sono "esperto" di nulla, il mio è un ragionamento legato ad una concezione poetica di una realtà che dovrà essere affrontata in un modo o in un altro, anche a me fa sorridere che un macellaio (però mi nutro anche di carne) si lamenti perchè un orso si mangia a la sua asina, ma se tentiamo di entrare "dentro" la vicenda, ci rendiamo conto che bisogna andare oltre la "poesia" e incominciare a considerare che se vogliamo il ritorno di questi grandi predatori, (io sono tra questi) dobbiamo tutti accettare nuove regole e nuove limitazioni, come ad esempio, la rinuncia di poter usufruire di grandi spazi oggi riservati a sfruttamento turistico o per l'allevamento, la domanda è: quanti di noi sono d'accordo su questo? Credo che qualsiasi scelta debba essere condivisa sopra tutto da chi in quei territori vive e lavora, altrimenti la cosa verrebbe vista come un'ulteriore soppruso da parte di uno stato matrigno e chi ci rimetterebbe sarebbero proprio gli animali reintrodotti (oltre agli asini naturalmente), è già successo in zone dove si sono trovati lupi impiccati sugli alberi... barbarie? certo che si! Però, forse i veri responsabili sono un corpo forestale non sempre "attento", (fiction a parte) una politica incapace e empirica, oltre naturalmente all'egoismo che è insito in ognuno di noi...