michele,non è questione di qualche copia in piu,perltro due libri italiani su 3,editi presso editori professionisti,vendon al max 20 copie,quindi,poco male..poi il restante 30% vende da 5000 copie in su
essere recensiti ed"esistere",nel senso esser oggetto di dibattito(sennò uno si dice da solo che è bravo,e finita li ),beh quella è un altra cosa...molti scrivon x la gloria,eh diciam così,mica x vendere..se uno vuol vendere,meglio si dia alla musica o al cinema..sicuramente piu remunerativi,al max in letteratura italiana ci son 2-300 persone che diventan consulenti,e che vivon del loro libro ogni due anni e di attività di scouting e consulenza..ma quelli che girano in motoscafo alla Maddalena

in agosto saran il 3%....
certo che magari tra uno di roma,che conosco,che al 2° libro,ha avuto 3 traduzioni PROFESSIONALI all estero,fatte dall editore,richiesta dall editore estero con tanto di diritti comprati,eh,mica a spese sue

con tanto di royalties,in francia germania e usa,e gente tipo un altro in veneto che al 6° libro ,pur dignitoso e pur da editori profesisonsiti,manco ha avuto una recensione su un quotidiano,beh,cè un po di differenza eh...
però scusa nessuno direbbe "ah io ultimamente ho letto solo JACQ",e non solo nel giro grosso,ma davvero non lo direbbe ogni amante della letteratura contemporanea-se non si han input da alt(r)a letteratura,(scusa ma Jacq e i faraoni è davvero letteratura da mass market,gugla un po,mica lo dico solo io..)semplicemente le idee non decollano
mica che uno debba leggere solo umberto eco o Cioràn o Kant o tolstoij o simili,ma manco leggere solo Jacq negli ultimi mesi eh...passi oliver sacks,gia meglio ,ma non è abbastanza
poi come gia detto in passato,un conto son i 50-100 libri inediti che ogni anno che vengo pubblicati,dopo una scrematura notevolissima,dai 20-30 editori di qualità professionali ,piccoli medi o grandi che che ci son in italia-(qualche nome:einaudi,mondadori,rizzoli-bompiani,fazi,fandango,minimum fax,frassinelli,transeuropa,e/o,marcos y marcos,guanda,t.e.a./sperling/salani,sironi etc etc etc )
..e un altro conto l'editoria autoprodotta,che appunto manca di quel processo di selezione all origine ,che non solo è molto meno distribuita in giro,ma non è "letta" se non in casi rarissimi,e non ha quindi visiblità
quanto ai"pezzi "che hai messo,li hai messi troppo corti,molto meno delle 30 righe che avevo chiesto,e mettendo delle speigazioni modello note a pié pagina che sono tutto il contrario del motto di Hemingway:"show,don't tell"



ti posso dire gia da subito che ci sono,nelle -poche-righe che hai messo,troppi termini desueti,un narratore che spiega troppo(vuol esser un romanzo,..mica un documentario..no?),frasi troppo lunghe prive di forza,qualche frase retorica di troppo,etc etc..

..continuo?