o,no ho seguito nessun corso,anzi di libri sulla cosa in giro ce ne sono gia un bel po prima che creassero quella scuola

e poi conosco come già detto conosco l'ambiente,da metà anni 90 in poi (e la Holden,NON è una scuola di giornalismo,ma di scrittura professionale,altra cosa-michele il giornalismo ha solo vaga attinenza con letteratura e narrativa eh,un po di precisione..)
vedi il discorso"mica punto al best seller"..non starei manco a farlo:
tutti quelli che pubblicano qualcosa,se arrivano al primo giro a 5000 copie tirate e 3-4000 vendute,è gia molto....

-Eco è un altra categoria,proprio a se stante
per converso il discorso non è neanche"io scrivo per me stesso,il giudizio lo si darà piu avanti etc etc"
i giudizi li si danno subito,c'è molta gente che scrive,non c'è ne tempo ne voglia di aspettar anni ed è un ambiente un pò a"cascata",se non funziona il testo di x ,si passa a quello di y,etc etc, e questo non lo dico io,lo dicono tutti gli operatori del settore"senior"
michele,va bene il pronome personale IO,ma come faceva notare fra-f,non bisogna esagerare

(a proposito,lo faceva notare anche il james joyce delle patrie lettere,ovvero Carlo Emilio Gadda,cioè che il pronome personale IO in letteratura va usato pochissimo,in dosi omeopatiche e nulla piu..

)
sostenere ("da solo/i")"""Racconti così ne escono fuori solo una volta nella vita di uno scrittore. " è un po improvvida come cosa,davvero,manca la controprova,l'auditorio,i lettori..e quello/i,potrebbero anche non esser d'accordo ,anzi capita molto spesso...