Ciellecifilia
Ciao a tutti,
come credo sia noto quantomeno ai più, l'argomento carattere mi interessa e appassiona da sempre (ben prima potrei dire della comparsa del CLC in Italia e comunque senz'altro da quando presi i miei primi CLC in Cekia).
Più o meno tutte le settimane vengo contattato da persone che si avvicinano alla razza e sono ben contento che lo facciano prima di prendere un cane piuttosto che dopo. Cerco di trasmettere ciò che penso, non per vendere loro un cucciolo (spesso non ne ho, nemmeno in arrivo) bensì per dare il mio punto di vista, che non è certamente la bibbia, ma che mi sento di poter dire sincero e basato sulle conoscenze e sull'esperienza cinofila, cinotecnica in generale e CIELLECIFILA in particolare.
Ricorderanno gli amici di vecchia data che qui e altrove leggono e scrivono, come in fondo sia stato facile pochi anni fa prevedere grossi problemi caratteriali per questa razza.
Problemi che faranno sì che dopo un ciclo di espansione ci sia un'inevitabile calo.
Personalmente lo trovo favorevole (il calo) sapete? e se sembra assurdo, il perchè in fondo è davvero semplice: chi alleva o produce cucciolate (fosse anche solo una o due) per il solo fine di lucro, subirà un contraccolpo tale da dover abbandonare i fini lucrosi mentre solo chi al contrario apprezza la razza in sè, valutandola con spirito (auto)critico continuerà a interessarsene.
Si potrà dire che intanto un danno è stato fatto, ma osservando anche altre razze, io mi sento sempre ottimista: la possibilità di recupero non viene compromessa. Non quando la coscienza comune porta a scelte di un tipo anzichè di un altro. Parlo di coscienza, non di vento che spira ora in favore dell'uno ora dell'altro allevamento.
In questo quadro generale, ripeto ancora una volta che le polemiche non mi interessano. Dire che i cani di xy sono meglio o peggio di quelli di zw in genere serve a poco. Chi alleva trova le proprie motivazioni dove meglio crede per carità e la polemica non serve assolutamente. Come nemmeno l'ostracismo o la lapidazione.
Serve invece il maggior senso di responsabilità possibile da parte di tutti. Purtroppo la sfera di cristallo non la possiede nessuno, quindi a volte succede che seppur convinti di aver dato il cane giusto alla persona giusta, poi il tempo faccia venire qualche dubbio.
Se ci si pensa, viene facile capire che chi produce 5 cuccioli nella propria vita (o meglio di quella della propria femmina) ha una probabilità minore di creare "insoddisfazioni" ciellecifile di chi produce 100 cuccioli.
Del resto, pur concordando con molti amici che qui hanno espresso la propria opinione sul carattere del cucciolino, vien da domandare: se l'allevatore x individua in una cucciolata doti caratteriali spinte quanto a indocilità e aggressività, come deve comportarsi?
Mi spiego meglio.
Poniamo il caso che l'allevatore X si trovi 6-7 cuccioli impegnativi da dare a persone con già una certa esperienza e la "sfiga" vuole che non trovi altrettante persone presumibilmente idonee per 2-3 settimane, il problema non sussiste molto, X aspetta. Poi le settimane diventano 5-6 poi 8-10... cavoli penserà X, sono 3 mesi! aggiunti a quel mese e mezzo o due prima di arrivare a leggere alcuni aspetti del carattere, fanno un totale di quasi 5 mesi...
Quante persone prendono volentieri un cucciolo di 5 mesi?
X che fa, si tiene tutti i cuccioli? li mangia per Pasqua? li porta nel forum per "dividere cum" il problema?
X può essere chiunque, l'allevatore con o senza affisso o il privato più o meno "evoluto" che da solo o con l'aiuto di persone esperte ha saputo individuare le doti caratteriali (che comunque sono indicazioni, non lapidi immutabili).
Dunque ecco che i diversi tasselli concorrono a creare il problema caratteriale. Ci credete se vi dico che adesso ci sono più persone rispetto a 3-4 anni fa che nel momento in cui chiedono informazioni, si preoccupano del carattere? Ricordo che allora mi chiedevano come fosse il CLC caratterialmente (un'informazione generale) mentre ora spesso chiedono come sia per l'aggressività...
Mica tutti lo chiedono per carità, ma la percentuale aumenta.
La "legge" non obbliga nessuno a fare una patente (ma come per lo scooter si e per il cane no?) quindi chi cede un cucciolo non deve assicurarsi del possesso del titolo da parte di chi acquisisce.
Questo dunque a mio modo di vedere porta verso quel livello di saturazione che fa da preludio al calo.
Forse sembrerà semplicistico il mio modo di vedere, ma in assenza di almeno due requisiti fondamentali:
1) certificazione di chi produce (a qualunque titolo)
2) certificazione di chi acquisisce (a qualunque titolo)
solo una fase di contrazione della richiesta può aiutare la selezione della razza. Proprio perchè in tale condizione solo la presenza di persone maggiormente consapevoli delle problematiche può aiutare il CLC.
Ovvero solo tale contrazione (automantica del mercato) può sfrondare il più possibile dal lucro in quanto tale o dalla poca consapevolezza, creando ottimali condizioni per lo sviluppo della "ciellecifilia"
Parlai anni fa del "cane per tutti ma non per chiunque" intendendo non fare elite ma nemmeno faciloneria. I tempi pare mi abbiano dato ragione.
Speriamo arrivino quelli della ciellecifilia...
Un salutone a tutti
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