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Old 10-02-2006, 10:51   #7
arnaldo_it
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Originally Posted by divina
nulla togliendo alla figura dell' addestratore, ma se io riesco a far stare seduto un cane senza toccarlo, senza strattonarlo con un collare a strozzo ma solo con la parola , il gesto e il premio io preferisco cosi'.
Siamo due figure lavorative differenti che usano metodologie differenti tutto qui!
Bacioni Francy e la banda bassotti
riprendo questo passo di Francy per dare alcune indicazioni.

Due definizioni sono molto chiare e mi sento di dire universalmente riconosciute nell'ambiente:

Addestratore: colui che addestra direttamente il cane. Il fine può essere l'obbedienza di base, l'utilità e difesa, la caccia, l'antidroga ecc.. Comunque sia insegna lui personalmente al cane come e quali esercizi eseguire (Francy i metodi coercitivi o meno non c'entrano)

Istruttore: colui il quale insegna ad un conduttore / addestratore come eseguire e far eseguire determinate prestazioni. In buona sostanza conosce tecniche e metodologie, ma non lavora quasi mai direttamente col cane.

Il che non significa che l'uno sia meglio dell'altro. Faccio sempre questo esempio: Un grande atleta non necessariamente diventa un grande allenatore e viceversa un grande allenatore non necessariamente è stato un grande atleta.
In pratica chi riesce ad esprimere ottime doti personali, non sempre riesce poi a trasmettere ad altri il suo bagaglio.

A questo possiamo aggiungere un "pezzetto" di ragionamento che riguarda la figura del preparatore. Restando nell'ambito dell'utilità e difesa (ma non solo), il figurante è di due tipi:

figurante ufficiale (che è quello che vediamo in gara, in pratica è una figura riconosciuta che coadiuva il giudice nella verifica della preparazione del cane durante una prova cinoagonistica eseguendo esercizi codificati)

figurante preparatore: colui il quale prepara per l'appunto il cane per una prestazione che può essere agonistica (CAL, IPO ZTP ecc.) oppure difesa personale che non è agonistica, o guardia o magari protezione civile.

Ovviamente le due figure possono essere riassunte nella stessa persona. (colgo l'occasione per ricordare che fino a non molto tempo fa per l'ENCI l'addestratore era il figurante ufficiale)

Negli ultimi anni, per una serie di motivi, si è sviluppata la figura dell'educatore cinofilo (e relativi corsi formativi).
La ricerca di una definizione per tale figura, ci impegnò non poco anche nelle riunioni del consiglio regionale dell'APNEC.

In teoria l'educatore potrebbe anche non saper per nulla addestrare (o insegnare come addestrare) nel momento in cui spiega, insegna, ai padroni le parti di etologia e psicologia del cane che il padrone dovrebbe conoscere per una migliore convivenza e soddisfazione reciproca. Nell'educazione del cane per quello che sono le regole del vivere in famiglia o nella società, non è effettivamente necessario un addestramento specifico. Questo nel momento in cui applichiamo un concetto espresso anche da pageat in cui si afferisce all'addestramento come all'insegnamento di un qualche esercizio che appunto va oltre il non saltar addosso per fare le feste, non salire sul divano ecc...

Nella pratica almeno l'esercizio del seduto e la condotta al guinzaglio sono due passaggi di base in qualunque insegnamento. A questo si può aggiungere il richiamo naturalmente.

Siccome ciò non è strettamente legato all'ambiente (campo, casa, strada, parco) nel moderno addestramento capita spesso una sovrapposizione delle figure.

Io stesso, e come me molti altri, riassumo durante le lezioni le suddette figure: educatore nel momento della spiegazione delle teorie e di alcuni comportamenti. Addestratore nel momento in cui insegno direttamente al cane alcuni esercizi anche avanzati. Istruttore quando seguo il padrone/conduttore e indico gli esercizi, le correzioni, gli errori, gli obiettivi ecc. E infine figurante preparatore per i cani da gara in utilità e difesa.

Qui mi fermo perchè l'argomento potrebbe chiaramente procedere. La sintesi è che un moderno istruttore (quale io mi definisco sostanzialmente) deve avere competenze in primo luogo nell'addestramento (conoscere di persona esercizi e tecniche per averle provate in pratica) ma anche nell'educazione in quanto il cane è molto più di un tempo collocato in una società umana urbana.
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Arnaldo
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