Caro merlino, l'ho sempre pensata anch'io così..il carattere di un cane va assecondato, come si farebbe per un figlio, credo. Figli non ne ho e non penso che ne avrò: fin da piccola ha sempre preferito gli animali agli umani. mattevo da parte le bambole per giocare coi peluches. hehe. Tuttavia la mia preoccupazione dei primi mesi è giustificabile: venivo da un'esperienza con pastore tedesco e l'allevatore che mi ha dato la cucciola di clc non è stato tanto "chiaro" com me. Comunque il sospetto (!) che il carattere di questa razza fosse "diverso" (!) (leggi il tono ironico) da quello di altre razze o meticci lo avevo già prima: sapevo che mi sarei trovata a convivere con un cane che, dal punto di vista evolutivo-genetico, si avvicinava al lupo. 50 anni dalla divergenza del ramo evolutivo con il lupo sono veramente pochi. Ma mi sono detta: se ci saranno delle difficoltà le affronterò.. e chi meglio di me (sempre il tono ironico) può farlo... 'chè ho una passione innata per gli animali - animali in senso lato, non il pappagallino in gabbia o il Chihuahua sul sofà -
Poi mi pare anche, dopo 9 mesi di convivenza con Luna, di avere capito questo: una sana preoccupazione (leggi: occuparsi di...) non guasta mai e deve durare per tutta la vita. Nel senso che fare il capobranco comporta sempre una certa dose di carattere. Non si viene eletti capobranco e poi lo si è per sempre punto e basta: il ruolo lo si deve mantenere giorno per giorno, dimostrando senso di responsabilità ed equilibrio. In natura i lupi cercano sempre di aumentare la propia posizione gearachica, sicchè chi sta su non può mai abbassare la guardia.
Ritengo che per le altre razze, più umanizzate, sia ormai diventato un sollievo non doversi preoccupare di dover prendere decisioni o del sostetamento del gruppo (famiglia). Con il clc è diverso: il senso di fiducia verso di te che conduci il branco va alimentato giorno per giorno.
In sostanza: anche noi umani dobbaimo fare qualche passo in avanti per un giusto incontro.
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