Nei locali in questione, il servizio veniva, o viene (visto che la notizia è stata pubblicata dopo una segnalazione/denunzia della AIDAA e sono in corso le indagini di rito affidate, se ricordo bene, al NAS) offerto esclusivamene a clienti cinesi.
Quindi il tutto rimeneva tra loro come peraltro la maggior parte degli affari delle comunità cinesi.
Fatto salvo che ogni popolo abbia le proprie usanze e che, in paesi come il nostro, viene garantita una discreta tolleranza, cosa indigna (per usare una parola gentile) enormemente in questa notizia (che non si fatica a credere vera) è che un simile trattamento viene riservato a quello che per noi, e per la maggior parte del mondo (africani compresi, e se non hanno fame loro.....) viene considerato, con estrema ragione, il miglior amico dell'uomo.
E che dire della crudeltà, totalmente gratuita, con la quale vengono uccisi, ben descritta nei filmati, che da tempo navigano in rete e che hanno anche mandato in onda alcuni mesi fà nei TG?
Da anni io e la mia famiglia scartiamo qualsiasi cosa che sappiamo provenga dalla Cina e non mi vedranno mai anche nei loro ristoranti... E' una piccola forma di protesta ma mi fa stare meglio.
Fulvia Kiro e Zora
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