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Old 26-10-2006, 04:46   #106
delphine
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Originally Posted by runningwolf
io sarei affascinato e vorrei portare con me ASHOKA quando andro' in canada(parenti) ma come posso fare ...ho paura!


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Originally Posted by davide.c

scdgli assolutamente SOLO compagnie aeree AMERICANE CANADESI O BRITANNICHE,hanno un protocollo per la climatizzazione e la pressurizzazione della stiva x animali molto serio(sono un appassioanto di aviazione,so quel che dico),quelle USa in particolare,anche eprchè pois e ci sono"casini"negli USa ci son risarcimenti civili pazzeschi e dopo qualche incidente anni fa han capito che bisogna esssere severissimi(tra l'altro quelle USa so che rifiutano l'imbarco se ci sono problemi di temperatura troppo alta anche minimi a terra anche solo prima del decollo)

in altri paesi ..beh qualche aereo con un charter di cacciatori per paesi dell est e cani al seguito,quando è atterrato ..non ti dico che è successo e che amara scoperta...c'è poca abitudine qui,nei paesi anglosassoni sono severissimi e accortissimi


Richiamo la vostra attenzione su un episodio molto grave e doloroso che ha avuto come vittima un 4 zampe, non era un clc, e nemmeno un dobermann, ma sono certa che a nessuno di noi importa a che razza appartenesse , non avrebbe comunque dovuto finire così i suoi giorni. :

La notizie non è dell'ultima ora, ma io l'ho letta soltanto in queste ore , e quindi ve la giro, sono sempre stata dell'opinione che "conoscere, sapere, ed essere informati è un diritto ed anche un dovere, e può servire a cautelarsi quanto più possibile".

http://www3.varesenews.it/gallarate_...o.php?id=53986

a questo grave episodio hanno fatto seguito proteste di vari enti :

L’ENPA: VIAGGIARE IN AEREO ANCORA A RISCHIO PER CHI PORTA UN ANIMALE.
NON SONO BAGAGLI DA STIVARE

L’Enpa protesta per la morte di un bulldog a Malpensa: il collasso dell’animale non è giustificabile in alcun modo, si trattava di un cane arrivato sano e deceduto in poche ore, senza che il proprietario avesse modo di intervenire, anzi avvisandolo solo quando era troppo tardi per salvare il suo quattrozampe.

Viaggiare in aereo con il proprio amico è una specie di azzardo, la maggior parte delle compagnie aeree confina gli animali nella stiva, se appena superano i dieci chilogrammi di peso, senza peraltro garantire il loro benessere nel corso della traversata, ma spesso nemmeno la sopravvivenza stessa dei nostri amici, che nella migliore delle ipotesi escono stremati da un viaggio disagevole quando non doloroso.

Temperatura e pressione non sono regolate come all’interno dell’aereo e i trasportini in cui le compagnie fanno viaggiare i quattrozampe hanno dimensioni ridotte e sono ammassati con altri bagagli, come se l’animale non provasse emozioni e fastidi.

I clienti umani sono sempre più vezzeggiati con optional di ogni tipo per rendere il volo meno noioso, ma non esiste una sola compagnia aerea che si interessi realmente dei problemi di viaggio degli animali e dei loro proprietari, che spesso si riducono a fare lunghissimi viaggi in treno o in automobile, quando si può scegliere l’alternativa, pur di non stressare il proprio amico o – peggio – rischiare di perderlo per l’incuria di chi dovrebbe farsi carico di un trasporto che prenda in considerazione le esigenze di tutti.

L’Enpa chiede che questa vicenda possa fornire uno spunto di riflessione alle grandi compagnie aeree che - se vogliono competere con i voli a basso costo che stanno mettendo in pericolo il mercato delle più note compagnie di bandiera italiane - potrebbero curare maggiormente i servizi offerti alla clientela, anche quella a quattrozampe.

Il bacino di potenziali utenti tra gli animalisti è vasto, ma se non saranno attuate strategie migliori per il trasporto di animali domestici, è possibile che molti clienti scelgano di viaggiare con altri mezzi, per essere certi che i propri amici arrivino vivi a destinazione.

La sezione Enpa di Milano suggerisce un vademecum per il viaggio in aereo:

Innanzitutto andrebbero valutate correttamente tutte le eventuali alternative al viaggio con il proprio animale in aereo, come ad esempio l’uso di altri mezzi di trasporto o lasciare l’animale in pensione o presso amici o parenti.

Il viaggio di un animale nel compartimento cargo di un aereo può essere molto rischioso ed avere anche esiti fatali.

Le stive degli aerei generalmente non hanno riscaldamento o condizionamento dell’aria e possono pertanto raggiungere temperature estreme.

Al fine di prevenire gli incendi, i compartimenti spesso non sono neppure ventilati e pertanto gli animali hanno a disposizione un quantitativo di ossigeno limitato.

Consigli sulle modalità di trasporto del proprio animale in aereo

1) Quando si prenota il volo, informare sempre la compagnia aerea della presenza dell’animale.

Ogni compagnia infatti adotta un proprio regolamento interno che stabilisce sia il numero massimo di animali sul singolo volo che il limite di peso per autorizzarne il trasporto in cabina a seguito del passeggero (solitamente il limite max. è di 10-15 chilogrammi a seconda delle diverse linee aeree).

2) Se ci si reca all’estero, informarsi preventivamente e per tempo su quali certificati sanitari saranno richiesti e sulle eventuali quarantene previste nel luogo di arrivo.

In molti Paesi sono infatti previste quarantene molto lunghe (anche sei mesi) che rendono inattuabile o quantomeno decisamente sconsigliabile il trasferimento dell’animale.

In ogni caso, oltre alla vaccinazione antirabbica ed al certificato di origine e sanità rilasciato dalla Azienda ASL competente, sono talvolta necessarie ulteriori e complesse certificazioni sanitarie a corredo dell’animale (es.Sudafrica).

3) L’animale deve essere trasportato in contenitori (solitamente chiamati kennel) sufficientemente solidi per impedire lo schiacciamento o la fuga.

Quando non forniti direttamente dalla linea aerea, questi contenitori sono solitamente in vendita presso i negozi di animali.

Porre particolare attenzione alla fuga dei gatti, che sono in grado di passare anche attraverso piccole aperture.

Il kennel va lasciato a disposizione dell’animale diversi giorni prima del viaggio in modo da consentirgli di abituarsi gradualmente al nuovo oggetto.

I kennel adeguati hanno sempre bordi tali da consentire uno spazio adeguato anche se affiancati a bagagli, impedendo così la chiusura dei fori di areazione.

Non mettere mai un guinzaglio all’animale dentro il kennel, perché potrebbe accidentalmente strangolarsi con il laccio.

4) Per evitare problemi di malesseri o di semplice nausea durante il viaggio, lasciare l’animale a digiuno almeno da sei ore prima del volo, continuando comunque a lasciargli acqua a disposizione fino alla loro chiusura nel kennel.

5) Gli animali sedati farmacologicamente, anche se riducono il controllo motorio, possono mantenere comunque la capacità di provare paura ed ansia.

I tranquillanti inoltre diminuiscono la capacità di termoregolazione, un fatto molto importante se si considerano le temperature estreme che si raggiungono nelle stive.

Pertanto i sedativi vanno utilizzati soltanto ed esclusivamente dietro precisa prescrizione del proprio medico veterinario di fiducia e solo se l’animale è soggetto ad un panico tale da poterne causare il ferimento nel tentativo di fuga.

6) L’animale deve sempre indossare un collare ed una targhetta identificativa con i dati del proprietario.

Portare anche con sé alcune targhette da utilizzare temporaneamente a seconda dei diversi luoghi di soggiorno.

Verificare inoltre che la targhetta applicata sul kennel abbia impressa la corretta destinazione e sia fermamente assicurata.

7) Viaggiare sempre su voli diretti, perché il rischio di traumi, fughe ed incidenti nei trasferimenti degli animali da un volo all’altro è altissimo.

Se si devono necessariamente effettuare dei cambi, chiedere alla compagnia aerea la modalità esatta per lo spostamento dell’animale, in quanto in alcuni casi può essere necessario ritirarlo come un normale bagaglio e rifare il check-in per la successiva destinazione.

8 ) Evitare i voli nelle giornate molto calde ed in questi casi prenotare voli nella prima mattina o tarda sera, tenendo anche in conto il clima del Paese che si vuole raggiungere.

In inverno è ovviamente preferibile volare durante le ore più calde della giornata.

Le temperature molto alte o basse sono estremamente pericolose per gli animali, che possono morire per congelamento, soffocamento o colpi di calore, specialmente se subentra un ritardo nel volo.

Evitare anche gli aeroporti affollati ed i giorni di intenso traffico aereo, quando i ritardi sono più frequenti.

Attenzione anche agli scioperi in corso o semplicemente minacciati.

9) Allegare al kennel tutte le informazioni utili sulla eventuale alimentazione ed abbeveraggio dell’animale ed indicare anche se l’animale è da lasciare a digiuno.

Riportare la scritta (in italiano e inglese) ANIMALI VIVI a caratteri tali da consentirne una facile lettura anche da lontano, con frecce che indichino il lato superiore del contenitore.

10) Se il volo subisse un ritardo, informare subito il personale di bordo che l’animale è nella stiva e chiedere che ne venga informato immediatamente il comandante dell’aereo.

Se il ritardo si accumula, chiedere che l’animale venga scaricato fino alla nuova partenza.

11) Quando si giunge a destinazione, ritirare immediatamente l’animale e se mostra qualche sintomo, rivolgersi immediatamente ad un veterinario chiedendogli anche di certificare lo stato di salute in cui si trova l’animale.

(2 agosto)


ciao
sabrina
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