X Diego:
infatti la mia prima (fetta di) frase (quella che tu hai estrapolato dal mio ultimo intervento) non voleva essere una definizione di intelligenza canina (peraltro hai omesso un "solitamente" a inizio frase che già lo lasciava intendere), ma era solo una parte della risposta che davo ad Elisa, per puntualizzare il senso del mio intervento precedente (evidentemente poco chiaro: nelle mie intenzioni volevo esprimere praticamente il contrario di quello che lei aveva colto leggendolo).
Nelle altre due frasi (che non ti sembrano coerenti tra loro) ho cercato di spiegare (evidentemente anche qui non molto efficacemente):
1) una situazione, cioè il fatto che gli allevatori e gli estimatori di ogni razza, quando parlano dei propri cani sostengono che si tratti sempre di cani molto intelligenti (hai mai sentito definire poco intelligente una razza? Eppure ce ne sono di razze intellettivamente non molto dotate!);
2) una considerazione, cioè che è errato sostenere che i cani (di tutte le razze) siano più o meno intelligenti a prescindere dalla razza.
Ciao.
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Luca & Artù & Beauty
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