Per il campionato italiano io metterei una prova tipo cal 1 e/o 2.
Anche la bonitazione volendo può essere una condizione necessaria, ma a parer mio non sufficiente soprattutto se fatta "all'italiana". Tassativamente obbligatoria invece in caso di riproduzione e magari anche di campionato sociale.
Il clc è un cane da lavoro e la bonitazione fatta in questo modo da utili indicazioni circa il carattere del cane, ma si limita ed evidenziare i casi esageratamente timidi o esageratamente aggressivi e mi va bene se parliamo di requisiti per la riproduzione, ma non da alcuna indicazione riguardo le attitudini al lavoro di un soggetto.
Non condivido poi il pensiero di chi dice che chi partecipa solo alle esposizioni può non avere interesse verso brevetti e requisiti vari di lavoro, perchè è il primo passo verso la creazione di due linee di sangue differenti (cosa a mio parere pessima).
Non credo che sia troppo presto per cambiare le cose, al contrario credo si TROPPO TARDI per cambiarle immediatamente. Chi ha "iniziato" il clc in Italia ha portato una razza che gli piaceva esteticamente, ma l'ha completamente stravolta rispetto alle sue origini.
Giusto quello che scrive Stefano riguardo i campionati AIAD (doberman), anzi, addirittura tutti gli aspiranti al titolo di campione sociale oltre ad dover essere in possesso non solo di ZTP ma anche di brevetto di lavoro, vengono sottoposti, prima di essere giudicati ad un attacco improvviso e ad uno lanciato. Il dobermann è un cane da lavoro pari pari al clc e, confermando quanto detto dai navarri, molto molto molto più sensibile di quello che comunemente si pensa.
Ciao
Daniele
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