Thread: seth
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Old 05-03-2013, 21:05   #477
seth_marta
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comunque, avrei una domandina (forse sciocca)
ma i vostri cani che alito hanno?
perché seth sorprendentemente non ha mai avuto un alitaccio, anzi!
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non era una domanda proprio proprio stupida alla fine
nel caso qualcuno si ponesse la stessa domanda...

" E’ un disturbo che può avere origini diverse e in alcuni casi è causato da una malattia. Generalmente dipende dall’ accumulo di tartaro sui denti; i residui alimentari che, dopo il pasto si depositano sui denti e i batteri presenti nella bocca possono provocare “alito cattivo” temporaneo.
Invece ci sono alcune patologie, come diabete o distrurbi ai reni, che vengono diagnosticate con l’alitosi. Anche il disturbo del fegato può essere rilevato da un alito cattivo e vomito. Il cane perde l’appetito, la sclera (il bianco dell’occhio) e le gengive tendono ad assumere una colorazione giallastra.

l’alito cattivo è un chiaro segno di problemi, molto frequenti e, a volte, gravi, legati a denti e/o gengive. Un vero e proprio “campanello d’allarme” che qualsiasi proprietario, attento alla salute ed al benessere del proprio animale compagno di vita, è chiamato a non sottovalutare.
Specie se persistente, l’odore cattivo e sgradevole che emana dal cavo orale del nostro quattrozampe è, infatti, nella migliore delle ipotesi, la spia di una cattiva igiene orale. Insomma, una sorta di “cartina al tornasole”, indice di una crescita incontrollata dei batteri che costituiscono la ben nota placca dentale.
E’ noto infatti che questi microrganismi, che normalmente vivono nella bocca dei nostri animali (ma anche nella nostra), sono in grado di produrre particolari composti a base di zolfo (i composti volatili solforati), da cui dipende quell’odore di uova marce e pesce, che caratterizza l’alito cattivo.
Con il tempo, la situazione è destinata solo a peggiorare. Infatti una cattiva igiene orale porta ad uno stato infiammatorio cronico delle gengive (gengivite) e dei tessuti di sostegno del dente (parodontite).
Senza contare il fatto che, attraverso il sangue, i batteri della placca dentale possono diffondere ad organi vitali come cuore, reni e fegato, con conseguenze anche molto gravi per la salute del nostro fedele amico.

La cura dipende dalla causa. Se si tratta di una malattia semplice da trattare come faringite, tonsillite o un’infiammazione, curandola con i medicinali giusti passa anche l’alito cattivo. Se si tratta invece di diabete, un tumore o qualche malattia dentale più seria, la terapia diventa più complessa, lunga e costosa, ecco perché è essenziale investire in igiene dentale e prevenzione. Ad ogni modo il veterinario sottopone il cane a tutti i controlli necessari, compresi raggi-X ed esame del cavo orale.

In ultima analisi, è importante sottolineare che l’igiene orale dei nostri quattrozampe non può in alcun modo venire intesa come un “vezzo” cosmetico, un capriccio di proprietari “alla moda” o fanatici dell’estetica, ma rappresenta un problema medico su cui collaborare con il proprio veterinario. "


chi fa da sé...
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