I miei interventi erano in effetti un po' provocatori. In troppo pensano che esista un manuale, un libro di ricette, una guida da leggere, ascoltare e poi mettere in pratica.
Nella realtà non è così semplice e lo dimostrano i video postati per i quali se non si ha un minimo di conoscenza potrebbero "ingannare".
La conoscenza però la si costruisce sì leggendo, ma soprattutto con la pratica e con l'esperienza, vedendo altri cani, altri conduttori, altre situazioni. Queste cose si possono fare in un campo dove vi è la possibilità di far pratica.
Quote:
Troppe teorie, ma quale è la più efficace? Quale la meno invasiva e più persuasiva per il cane?
|
Proprio qui sta il punto: non esiste una teoria unica e più efficace. Esistono dei principi fondati, ma poi ogni cane, ogni razza, ogni soggetto, ogni conduttore, ogni situazione di vita e di gestione sono diversi per cui le variabili sono infinite. Ne consegue che ogni teoria va poi confezionata come un abito su misura per ogni caso: al cane dominante, al cane diffidente, al cane sottomesso, al cane "sprint", al conduttore imbranato, al conduttore moscio, al conduttore nevrile, a quello troppo gentilista e a quello troppo "padre padrone".
Ci sono cani cui il bocconcino non è interessante, altri che non li obbligheresti a un "platz" nemmeno con una pistola, per contro ce ne sono che se dai un ordine troppo "duro" non si alzano più, cani che non hanno interesse per il gioco, altri che non hanno tempra per sopportare pressioni, altri talmente forti di carattere da essere snervanti, ecc.
Si possono quindi dare consigli di base, ma non è possibile risolvere situazioni senza vedere il binomio cane e conduttore assieme e conoscerli dal vivo.