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Off topic Su tutto e su niente - un modo di passare il tempo in buona compagnia... |
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#1 |
Junior Member
Join Date: Sep 2003
Location: Trento
Posts: 279
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Nulla a che vedere con CLC, ed infatti e' in sezione "off topic".
Sono due giorni che non riesco a togliermi dalla testa una bella storia che ho sentito alla radio. Volevo condividerla con voi. E’ una di quelle storie che ricordano tanto quelle di ZOMBIE, un programma radiofonico di diego cugia, che ascoltavo sempre e che mi facevano sognare. Per fortuna, una volta tanto, la storia e’ reale: e’ cronaca. Se dovesse avere un titolo, si chiamerebbe IL DEBITO. Su un quotidiano toscano e’ apparso l’annuncio “affittasi trilocale zona residenziale. Affitto solo a romeni” Incuriositi, due giornalisti sono andati ad intervistarlo. Credevano che volesse affittarlo in nero, magari a cittadini non in regola, a prezzi fuori mercato e guadagnarci il piu’ possibile. Ma non era cosi’, lo voleva affttare a prezzi di mercato. Anzi, stava aspettando una famiglia di romeni per stilare il contratto di locazione. Allora i giornalisti: - Ma scusi, perche’ lo vuole affittare solo a romeni? La sua risposta: - E’ una lunga storia, iniziata 52 anni fa. Io sono nato a Caracas. Mio padre era emigrato in Venezuela, con mia mamma, in cerca di lavoro. Allora la vita era durissima per gli emigranti. Tra tutti gli emigranti, gli italiani erano considerati tra i piu’ miseri. Non avevano nemmeno un casa dove vivere: alloggiavano in una baracca insieme ad altri emigranti. Mia madre rimase incinta. Lo disse a mio padre. Insieme convennero che non si poteva crescere un figlio in una baracca, insieme a tutti gli altri operai. Cosi’ mia madre inizio’ a cercare una casa tutta per loro. Non importava se era umile o lontana, loro volevano una casa loro, ma nessuno gliela voleva affittare: nessuno affittava agli italiani. Disperati, realizzarono che l’unica cosa sensata che potevano fare era tornare alla baracca insieme a tutti gli altri, ed interrompere la gravidanza. Mia madre avrebbe rinunciato alla maternita’. Era disperata. Un paio di giorni dopo per caso vide un cartello “affitto appartamento - affitto solo a italiani” Avevano trovato la loro casa, che e’ la casa dove io nacqui qualche mese dopo. Se non ci fosse stato quel cartello, io non sarei mai nato. Avevo un debito con il destino, e mi sembrava giusto ripagarlo. Con quel cartello, ho saldato il mio debito, dando un'opportunita' a una nuova famiglia di emigranti. Ero in macchina quando ho sentito questa storia, e mi ha ipnotizzato. Sono due giorni che non riesco a togliermela dalla testa. Non ricordo il nome del 52-enne toscano che ha messo l’annuncio. Lo vorrei ringraziare, per quello che ha fatto. Forse puo’ insegnare qualcosa a qualcuno. Forse no. A me personalmente, mi ha fatto stare bene per un paio di giorni. Grazie Toscano! besos Giuseppe |
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#2 |
Senior Member
Join Date: Mar 2007
Location: pesaro
Posts: 1,879
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grazie per avermi raccontato questa storia.è bello sapere che non c'è solo disprezzo nelle persone.
grazie.
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eli&maki&nabe |
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#3 |
Distinguished Member
Join Date: Jan 2008
Posts: 4,136
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Grazie Giuseppe queste cose fanno bene al cuore sopratutto in un'epoca dove ce troppo individualismo pensando prima ai soldi che all'importanza del lato umano grazie davvero per questa cosa che ci hai racontato
Il fratello di mio nonno era emigrato in Messico e ci ha sempre raccontato via lettere(perche purtroppo non l'ho mai visto è morto pochi anni fa)quanto sia stata dura la vita per un emigrante..andare in un paese straniero dove spesso prima di partire ti promettono (l'america)e invece ti ritrovi nella disperazione come è successo a lui che poi si è rimboccato le maniche e dopo tanti ..tanti..sacrifici ha trovato la ..la sua fortuna ed ha sempre vissuto la ..e si è sposato poi con una donna di la Questo signore della radio è stato davvero bravo dovrebbero tutti pensarla cosi come lui perche anche noi italiani (anche se non noi personalmente)ma nostri nonni..pro zii..siamo stati emigranti (e non si sa mai nella vita che si tornerà ad esserlo se quest'italia continua cosi)e questo sarebbe il tipo di accoglienza che vorremmo tutti grazie ancora
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Francy e banda "Ma poi...bisogna vedere in quale mare di lacrime è nato un sorriso..." |
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#4 |
Senior Member
Join Date: Oct 2005
Posts: 1,570
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Caro giuseppe, ti ringrazio tanto. Io sono di Firenze, ma l'articolo a cui ti riferisci mi era sfuggito. Scalda il cuore avere di queste notizie. Il mio abbraccio, in attesa di quello peloso (e ringhioso) delle pelosette! Ciao, Paola.
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#5 |
Rajka e la ciambella
Join Date: Sep 2003
Location: Givoletto (To) Italy
Posts: 2,304
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Grande Giuseppe,
leggo sempre con piacere i tuoi commenti, dai tempi della "cucciolata" ricordi? ti aveva entusiasmato la cassa parto con i poster ![]() ciao Angela Michele e Rajka |
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#6 |
Junior Member
Join Date: Mar 2008
Location: Torino
Posts: 281
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Grazie Giuseppe, è una storia davvero edificante... a differenza di quelle che purtroppo si leggono in questi giorni. Ho trovato l'agenzia di qualche giorno fa:
2008-05-29 10:03 Immigrazione: ad Asti casa in affitto, ma solo a romeni Affittuario soffri' razzismo nell'America degli anni '50 (ANSA) - ASTI, 29 MAG - ''Affittasi trilocale. Ma solo a romeni'': il cartello anti-xenofobo e' stato affisso sul portone di una palazzina nel centro di Asti. L'iniziativa e' di uno psicologo di 56 anni, Roberto Argenta che, in sintesi, spiega cosi' il suo gesto: negli anni '50 la sua famiglia fu costretta ad emigrare in Venezuela percio' lui ha conosciuto bene cos'e' la diffidenza verso lo straniero. E adesso non vuole che la stessa cosa succeda agli immigrati che raggiungono l'Italia. Gli italiani troppo spesso, ultimamente, dimenticano che fino a 40 anni fa i migranti erano i nostri genitori, i nostri zii, i nostri nonni... |
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#7 |
Junior Member
Join Date: Sep 2003
Location: Trento
Posts: 279
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Grazie mille per l'ansa. Mamma che disastro: ha 56 anni anziche 52. E' astigiano e non toscano....anche se a dire la verita' secondo me e' toscano perche' io ho sentito l'intervista e l'accento c'era tutto.
Comunque e' lui, ed il senso della storia c'era tutto, anche se con le mie piccole imprecisioni. Hai perfettamente ragione sul fatto della memoria. Vi e' capitato di prendere l'autobus al mattino presto? Prima dell'orario studenti? No? A me rarissime volte (tagliando auto o similari), ma tutti i passeggeri erano lavoratori stranieri. Quasi tutti. E fanno il lavoro per noi, fanno quello che facevano i nostri genitori (o nonni) 50 anni fa. Spesso ce ne dimentichiamo. Sapete, e' facilissimo cadere nel "banale" e dire un'accozzaglia di luoghi comuni in questo contesto. Le parole piu' belle le ho sentite proprio da una studentessa, che prende anche lei i mezzi pubblici al mattino presto. Sono belle come una poesia. Ve le lascio come augurio di buona giornata. Besos! Giuseppe Tutti i giorni quasi 3 ore di mezzi pubblici. Bus e metro. Tutti i giorni quasi alle stesse ore, per l’andata e il ritorno. E tutti i giorni quasi le stesse facce. Aralia e Chamil, dello Sri Lanka. Stanno provando ad insegnarmi il cingalese intanto che mi parlano della loro terra straordinaria. Olimpia, badante Moldava. Spalle larghe e un gran sorriso. Qui ha scoperto che si può essere liberi dentro. Aidha, che significa “colei che parte ma ritorna” Aidha è musulmana. Quando parla muove le mani come se stesse danzando. Aidha ha perso un figlio di 6 anni. E il suo dolore ha preso una forma dolce, quasi come se tutta la calma del mondo la attraversasse. 3 ore tutti i giorni. Un viaggio insieme e dentro al resto del mondo. Ho chiesto loro di non lasciarmi sola con gli italiani |
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#8 |
Distinguished Member
Join Date: Jan 2008
Posts: 4,136
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Ciao Giuseppe volevo risponderti l'altro giorno a questa cosa che hai scritto poi mi sono persa in altre cose ma adesso voglio proprio risponderti ..
![]() è molto vero quello che hai scritto anche se mi fa pensare la frase finale che ha detto ... anchio prendo il tram quasi ogni giorno per andare a lavoro e sinceramente vedo piu stranieri che italiani spesso tipo questa sera (ero l'unica italiana sull'autobus )a volte non mi sembra nemmeno di essere in italia ,come ha scritto la ragazza anchio vedo molte donne moldave ,ucraine ,persone dal marocco ,indiane ecc e ci sono quelle signore che vedo ogni giorno e ormai ci si conosce ed è bello e molto interessante sentirle parlare dei loro paesi e vedere che loro credono ancora e ci tengono molto alle loro tradizioni e cultura qui da noi manca un po questo ..nei paesini dove abito io un po di "tradizione"è rimasta ma gia nelle città è tutto piu diverso ,tranquillo non è banale questo discorso..anzi..fa molto pensare grazie di avercelo raccontato
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Francy e banda "Ma poi...bisogna vedere in quale mare di lacrime è nato un sorriso..." |
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