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Sport & addestramento Clc come cani da lavoro - come addestrarli, come insegnare, informazioni su gare e stage... |
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#1 | |
Gran Lup Mannar
Registrato dal: Nov 2003
ubicazione: Vaglio - Svizzera
Messaggi: 1,433
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![]() Qualche dettaglio in più su cosa non eri d'accordo? ![]()
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Ciao, Diego & Shinook ...un'avventura indimenticabile... |
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#2 |
Member
Registrato dal: Sep 2003
ubicazione: Piemont
Messaggi: 520
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Hai ragione Diego sono stato poco nel tuo gruppo...anzi non ci sono mai stato
![]() Credo che un clc come Shin che ormai ha capito come lavorare sia superiore nella ricerca a qualsiasi altro cane compresi pT. Ma nel tuo caso la differenza l'ha fatta il conduttore, l'istruttore, il gruppo affiatato e tanto impegno: cose che qui in Piemonte mancano. Io non obbligo i cani da pc ad andare con il naso in terra, non ho mai detto questo. Anzi reputo la tecnica "scent air" la migliore. Comunque credo a quello che dici, cioè che i vostri cani riescano a discriminare tra 2 figuranti. Vi faccio i miei complimenti. Ma non ho mai avuto il piacere di assistere dal vero. BUON NATALE
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Ciao dalla banda: Roby, Ilaria, Newton(CLC), Marabel e Quila di Casa Derna: http://www.pedigreedatabase.com/gsd/...ee/527573.html |
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#3 | |||
Gran Lup Mannar
Registrato dal: Nov 2003
ubicazione: Vaglio - Svizzera
Messaggi: 1,433
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Quote:
Comunque per "nostro" gruppo non intendevo la sezione, ma più in generale il gruppo a livello nazionale. Quote:
![]() Concludo condividendo il fatto che la differenza la fa il conduttore, l'impegno, il gruppo e l'istruttore. Dimentichi la fiducia e l'umiltà. 5 di queste cose spettano solo alle UC senza le quali qualsiasi istruttore, per bravo che sia, non può costruire nulla. Comunque non disperare, sicuramente un giorno capiterà di essere impiegati insieme e spero che il tuo scetticismo venga fugato. ![]()
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Ciao, Diego & Shinook ...un'avventura indimenticabile... |
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#4 |
Junior Member
Registrato dal: Jan 2007
Messaggi: 58
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Diego grazie,
ho le idee mooolto più chiare adesso! Devo rileggere tutto con attenzione ma credo di avere capito un paio di cosette...! GRAZIE ANCORA Manuele. |
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#5 | |
Gran Lup Mannar
Registrato dal: Nov 2003
ubicazione: Vaglio - Svizzera
Messaggi: 1,433
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Questo mi era sfuggito... Riguardo alla difficoltà nel trovare la partenza ho già scritto, ma aggiungo che laddove proprio non ci siano indicazioni, basta suddividere il territorio a zone e attraversarle diagonalmente col cane: provate a tracciare un quadrato su un foglio e poi la sua diagonale, se non viene reperita traccia, come controprova si esegue anche l'altra diagonale. Ora, qualsiasi linea a mano libera (percorso del disperso) che traccerete attraversando il quadrato da un lato all'altro intersecherà le diagonali. Le zone accanto vengono perlustrate da altri cani allo stesso modo. Ora provate ad affiancare tanti quadrati con le due diagonali e sovrapponetele a una cartina topografica con una possibile zona di ricerca e vedrete che è molto difficile per una persona muoversi all'interno senza che il suo percorso non incroci le diagonali delle varie zone. A quel punto il cane prende la traccia a terra e se presente la segue fino al disperso. Ovviamente il cane viene messo in ricerca controllando la direzione dell'aria che deve soffiare verso l'UC in modo da sfruttare un eventuale cono d'odore (alla faccia delle scarpinate per partire dal punto più favorevole). Le zone sono logicamente indicative e non limitative: se il cane prende la traccia (terra o aria che sia) può liberamente sconfinare nelle altre zone (coordinandosi con le altre UC). L'errore che spesso si commette è quello di arrivare sul posto ed aver fretta di partire. Il coordinatore deve valutare attentamente la zona e le informazioni a disposizione, nonchè le UC più adatte in quel momento da impiegare. Vorrei inoltre ricordare che il compito di una UC non è solo trovare il disperso direttamente (impossibile che 5 cani arrivino contemporaneamente sulla persona), ma anche escludere le zone dove non è presente. Prima vi ho raccontato di Shi che cercando un suicida si rotolava su una schifezza dove era stata abbandonata l'auto. Beh, i cani hanno poi battuto le zone circostanti escludendone molte, ma tutti arrivavano al limite di una zona grande come un campo di calcio e poi non volevano proseguire. Tornavano indietro o rimanevano a fare qua e là come impauriti senza voler proseguire, anche chiamandoli. Abbiamo allora deciso di rastrellare la zona con i volontari e nel giro di 20 min. abbiamo ritrovato lo sventurato impiccato ad un albero. Ho aiutato personalmente a togliere il poveretto dalla posizione e vi giuro che nonostante fossimo in estate ed erano trascorsi 3 giorni non vi era odore alcuno (a parte che un morto da giorni non è più assimilabile ad una persona dal punto di vista del cane a causa della decomposizione). I cani non hanno perciò trovato fisicamente il morto (per questo si formano appositi cani da cadavere), ma con quella loro sensibilità acuta hanno percepito qualcosa di spaventoso che ci ha indicato che quello era il punto giusto. Molto abbiamo ancora da imparare da questi meravilgiosi pellicciotti! ![]()
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Ciao, Diego & Shinook ...un'avventura indimenticabile... |
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#6 |
Senior Member
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ti ringrazio Diego per avermi delucidato anche su questo punto importante.
A proposito dei dubbi che esprimevo in altro intervento e rifacendomi alla dimostrazione (l'effetto è bene o male sempre lo stesso ma la spiegazione stavolta mi ha lasciato non sempre d'accordo). Mi riferisco in particolare - e su questo vorrei conoscere la tua opinione - all'affermazione che il cane segnala la cassa contenente il figurante anzichè un'altra vuota in quanto sente il diverso odore della pelle (della paura diceva anche) sostenendo che qualunque persona nascosta in una cassa anche se perfettamente conscia del "gioco" emana questo tipo di odore. Su questo ho qualche dubbio, o meglio ho dei dubbi che sia lo stesso odore di una persona spaventata. Posto che sicuramente l'adrenalina comunque già di per sè cambia l'acidità della pelle - il cane si accorge se abbiamo paura - io penso che in prima battuta sia l'odore dell'uomo e non l'odore dell'uomo spaventato che conta. Aggiungo anche - e ti prego di spiegarmi anche questo punto - che molte volte le persone che scompaiono non sono per niente spaventate (penso alle persone con distrubi mentali che si mettono a girovagare o a chi si allontana volutamente per chissà quali motivi). Il cane poi ha anche altri "vantaggi". Mi spiego, la cassa ha ovviamente dei buchi attraverso i quali l'udito finissimo del cane può percepire anche il respiro della persona se non già un piccolissimo movimento (e questo può far discriminare la cassa piena da quella vuota). Inoltre una persona emana calore e il cane attraverso il tartufo ha anche questa possibilità di percezione. Ricordo anche che il primo cane aveva da scegliere tra 3 casse di cui ovviamente 2 vuote e ha segnalato con maggior facilità. Il secondo invece ha indugiato un attimo di più nella cassa che era stata occupata qualche minuto prima dal precedente figurante. Quindi penso all'odore ancora presente ma alla mancanza degli altri parametri. Che tu sappia è mai stata fatta reale chiarezza sull'argomento utilizzando valutazioni scientifiche (che so, manichini freddi e che respirano, piuttosto che scaldini impregnati dell'odore dell'uomo ecc.) Su questi argomenti non ho fatto una ricerca, sono solo riflessioni che colgo l'occasione di condividere per farmi delle idee più precise. In altro intervento magari racconto le mie due-tre esperienze di ricerca col mio alano (ma non cercavamo persone, poi racconto...) |
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#7 | |
Gran Lup Mannar
Registrato dal: Nov 2003
ubicazione: Vaglio - Svizzera
Messaggi: 1,433
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Dunque, non rispondo dicendo sì o no, lascio a voi il libero giudizio in modo che possiate pure comprendere il valore della discriminazione.
Lo stesso esercizio che hai visto in dimostrazione lo abbiamo usato alcune volte sia per addestramento (su un campo l'osservazione è più facile che nel bosco), sia in dimostrazioni. La differenza sostanziale è che noi mettevamo 3 casse: 1 vuota e 2 con persone e il cane doveva cercare solo quella a cui apparteneva l'indumento. I partecipanti venivano poi scambiati nelle casse ed anche la persona da cercare variava). Altro esercizio per dimostrare la discriminazione: un rango di 7-8 persone tra cui una da individuare tramite indumento, logicamente il cane è fuori vista come anche nell'esercizio precedente. Sull'indugio davanti alle casse, mi sembra logico: il cane ha bisogno qualche secondo per ragionare e analizzare ciò che percepisce. Di valutazioni scientifiche non sono a conoscenza. Penso però che le conclusioni siano evidenti. L'adrenalina potrebbe influire qualcosa al momento del ritrovamento (segnalazione a distanza, diffidenza, ...), ma è solo una mia supposizine. Mai verificata. Quote:
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