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Off topic Su tutto e su niente - un modo di passare il tempo in buona compagnia... |
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#1 |
Junior Member
Join Date: Mar 2008
Location: Torino
Posts: 281
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Quello che segue è il testo di una Proposta di Legge presentata in parlamento dai deputati UDC Anna Teresa Formisano e Giuseppe Drago. Prevede che i cani siano abbattuti in casi di "comprovata pericolosità".
...peccato che per certificare la "pericolosità" basti una ordinanza di un sindaco e il parere positivo della ASL o di veterinari convenzionati... ma fosse per taluni sindaci e ASL (vedesi quanto sta succedendo in Sicilia) TUTTI i cani sono pericolosi e secondo loro vanno TUTTI abbattuti : Andry : Per protestare (tutte le principali email dell'UDC nazionale e Sicilia, nonché dei diretti interessati): [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Inviate loro email di protesta, fatevi sentire in tanti, dite loro (educatamente) quel che pensate! Fate girate queste notizie e le email indicate su siti, forum, blogs, facebook, ecc. Modifiche alla legge 14 agosto 1991, n. 281, legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo. di iniziativa dei deputati Anna Teresa Formisano, Giuseppe Drago Onorevoli Colleghi, Le ripetute tragedie verificatesi recentemente hanno reso attuale il problema del randagismo a cui aveva parzialmente trovato soluzione la legge n. 281 del 1991. La legge del 1991 avrebbe dovuto debellare il randagismo con cure, sterilizzazioni, vaccinazioni e adozioni, ma ad oggi risulta quasi inapplicata. La legge ha posto in capo all’amministrazione comunale, la responsabilità dei cani senza padrone, impedendone la soppressione. Ciononostante, dopo circa 18 anni di politiche di contenimento del fenomeno del randagismo, che avrebbero dovuto trovare applicazione anche grazie ai decreti attuativi legati alla legge quadro, continua a presentarsi come problema diffuso, fino al punto di causare la morte di bambini indifesi e turisti inconsapevoli, in comuni non ancora attrezzati e pronti ad ostacolare adeguatamente tale fenomeno. Purtroppo, molte delle finalità previste dalla legge non hanno trovato applicazione a causa delle carenze della stessa legislazione, inoltre le leggi regionali cui la legge rinvia sono state quasi sempre inapplicate o insufficienti per il raggiungimento degli obiettivi preposti. Le uniche aree geografiche che si dichiarano esenti dal problema sono quelle di Bolzano, Trento e del Friuli Venezia Giulia, ma nel resto del territorio nazionale sono circa 441 mila i cani che circolano liberi. Si calcolano circa 70 mila randagi in Calabria, in Sicilia e Puglia e 60 mila nel Lazio e in Campania, numeri di gran lunga sottovalutati dal Ministero della Salute secondo la LAV che ne stima 500 mila nella sola provincia di Roma. Per quanto riguarda i canili, invece, le statistiche fornite dal Ministero sono ferme al 2006, in particolar modo nelle regioni meridionali dove si sono scoperti i casi più gravi di incuria e degrado. Il quadro è reso ancora più grave se consideriamo che: oltre 1200 comuni italiani non dispongono di un servizio dedicato alla cattura dei cani randagi; in oltre 1600 comuni non vi sono canili o servizi convenzionati per il ricovero dei cani e solo lo scorso anno, nei mesi di luglio e di agosto, sono stati più di 11 mila i cani abbandonati. I recenti fatti di cronaca hanno denunciato, inoltre, la presenza di comuni, che spesso hanno le competenze per poter affrontare il problema del randagismo, ma non hanno i fondi. Non sono rari i casi in cui i comuni presentano progetti a norma di legge, che spesso non vengono finanziati in modo consono, per assenza di risorse, o perché non avviene il coordinamento con la regione che ripartisce i fondi regionali e ministeriali. La proposta di legge si compone di 6 articoli. L’articolo 1 modifica l’articolo 2 della legge n. 281 del 1991, relativo al trattamento dei cani e di altri animali di affezione, disponendo che i cani vaganti ritrovati, catturati o comunque ricoverati presso strutture, possano essere soppressi nel caso in cui si verifichino situazioni caratterizzate da comprovata pericolosità. L’articolo 2, dispone l’obbligo, per i comuni superiori ai 15 mila abitanti, non dotati di canile comunale o convenzionato dove ricoverare i cani abbandonati, a realizzare canili comunali, secondo le modalità e nel rispetto dei principi contenuti nella legge del 1991. L’articolo 2, contiene, inoltre, l’obbligo all’istituzione di servizi di cattura di cani randagi, per i comuni che non ne sono ancora dotati e la facoltà per i comuni pari o inferiori ai 15 mila abitanti di costituire Consorzi per la realizzazione di canili e ricorrendo, ai fini della realizzazione, anche ad operazioni di project financing. L’articolo 3 dà la possibilità di trasferire in capo a privati la Convenzione esistente tra Comuni e Associazioni a tutela degli animali. L’articolo 4 prevede un contributo da erogare a favore delle famiglie con presenza di persone diversamente abili, che prendono in affidamento un animale. L’articolo 5 modifica, incrementandole, le sanzioni già previste dalla legge n. 281 del 14 agosto 1991. L’articolo 6 definisce la copertura finanziaria per l’attuazione di quanto previsto dalle disposizioni in esame. Articolo 1 (Modifiche all’ articolo 2, della legge 14 agosto 1991, n. 281) All’articolo 2, della legge 14 agosto 1991, n. 281 sono apportate le seguenti modifiche: a) al comma 1, il periodo “presso i servizi veterinari delle unità sanitarie locali” è sostituito con il seguente: “dai servizi veterinari delle unità sanitarie locali o dai veterinari convenzionati del comune che effettuano l’assistenza presso i canili”; b) alla fine del comma 2, articolo 2, della legge 14 agosto 1991, n. 281 sono aggiunte le seguenti parole: “fatti salvi i casi in cui sussistono comprovati, concreti e specifici elementi di pericolosità, certificati con ordinanza del Sindaco del Comune in cui si rende necessario l’intervento e sentito il parere dei servizi veterinari delle unità sanitarie locali o dei veterinari convenzionati del comune che effettuano l’assistenza presso i canili. La soppressione avviene tramite iniezione letale indolore”. Articolo 2 (Modifiche all’ articolo 4, della legge 14 agosto 1991, n. 281) Al comma 1, articolo 4, della legge 14 agosto 1991, n. 281 sono apportate le seguenti modifiche: a) dopo il secondo periodo sono inseriti i seguenti: “I comuni superiori a 15 mila abitanti, non dotati di canile comunale o convenzionato dove ricoverare i cani abbandonati, avvalendosi delle risorse di cui all’articolo 3, comma 6, sono obbligati a realizzarne almeno uno, comunale o convenzionato nel rispetto dei principi contenuti nella presente legge e ricorrendo, ai fini della realizzazione, anche ad operazioni di project financing. I Comuni con popolazione pari o inferiore ai 15 mila abitanti possono, avvalendosi delle risorse di cui all’articolo 3, comma 6, costituire Consorzi per la realizzazione e la gestione in forma associata di canili”. b) dopo il primo comma è aggiunto il seguente: “1-bis. I comuni che non dispongono di un servizio di cattura dei cani randagi, sono obbligati, avvalendosi delle risorse di cui all’articolo 3, comma 6, ad istituirne uno comunale o convenzionato con il servizio veterinario pubblico o con le associazioni di libero professionisti, secondo le preminenti necessità comunali.”. Articolo 3 (Trasferimento in capo a privati della Convenzione tra Comuni e Associazioni) Le somme erogate, dai Comuni alle società o alle associazioni esercenti dei canili, per ogni animale, ed equivalenti alla cifra giornaliera necessaria per il mantenimento alimentare dell’animale, in caso di adozione da parte di privati cittadini, vengono trasferite in capo a questi ultimi per la durata di un anno a partire dal momento dell’adozione. Articolo 4 (Previsione di un contributo aggiuntivo, per la famiglia che adotta un animale, nel caso di presenza di persone diversamente abili) Il contributo previsto dall’articolo 3 della presente legge, in caso di presenza nella famiglia che adotta un animale, di una persona diversamente abile, è incrementato di una misura pari al doppio della cifra erogata. Articolo 5 (Sanzioni) L’articolo 5 della legge 14 agosto 1991, n. 281, e successive modificazioni è sostituito dal seguente: 1. Chiunque abbandona cani, gatti o qualsiasi altro animale custodito nella propria abitazione, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro cinquecento a euro mille. 2. Chiunque omette di iscrivere il proprio cane all'anagrafe canina, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di euro cento. 3. Chiunque, avendo iscritto il cane all'anagrafe canina, omette di applicare il microchip di identificazione, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di euro duecento. 4. Chiunque fa commercio di cani o gatti al fine di sperimentazione, in violazione delle leggi vigenti, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro cinque mila a euro dieci mila. 5. Le entrate derivanti dalle sanzioni amministrative di cui ai commi 1, 2, 3 e 4 confluiscono nel fondo per l'attuazione della presente legge previsto dall'articolo 8.>> Articolo 6 (Copertura finanziaria) 1. l’articolo 9 della legge 14 agosto 1991, n. 281, è sostituito dal seguente: All’onere derivante dall’attuazione della presente legge si provvede, per la parte relativa ai comuni situati in aree sottoutilizzate, mediante l’utilizzo del Fondo di cui all'articolo 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289. 2. Ai maggiori oneri gravanti sulle regioni e sugli enti locali in attuazione delle disposizioni della presente legge si provvede mediante corrispondente riduzione lineare degli stanziamenti di parte corrente relativi alle autorizzazioni di spesa come determinate dalla tabella C allegata alla legge 22 dicembre 2008, n. 203. 3. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio |
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#2 |
Junior Member
Join Date: Mar 2008
Location: Torino
Posts: 281
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* quell' ": Andry :" non c'entra niente: è una faccina incazzata che mi sono portato dietro facendo copia-incolla da un altro forum, sorry
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#3 |
Senior Member
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premetto che ho letto di frettissima e me lo rileggero' con più calma..
molti degli articoli descritti non sono poi così male..anzi..(se poi non venissero fatti all'italiana..) e anche sulla questione soppressione c'è tantissimo da discutere..vorrei sapere a che punto di aggressività secondo loro dovrebbe scattare "la condanna". al primo morso? al decimo? o all'indole el cane che non può avvicinare nessun essere vivente senza cercare di sbranarlo? c'è in previsione almeno 1 tentativo di recupero? di bello mi sembra di aver visto anche un inasprimento delle pene, più obblighi per "chi di dovere" e più sovvenzioni sia ai canili che ai privati cittadini che adottano un cane proprio in una struttura comunale. PREMETTO E RIPETO CHE HO LETTO DI FRETTA E POTREI AVER CAPITO MALE. |
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#4 |
Senior Member
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se fosse come dici tu nella premessa..sarebbe tragico..se davvero basta una firma di una persona che il cane manco lo va a vedere..è una grandissima presa per il.....
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#5 |
e la zecca Misha
Join Date: Feb 2006
Location: Trento
Posts: 9,262
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mamma mia - quanti messaggi terribili .... grazie randagio per tenerci sempre informati!
ot (devo risolverlo per poi poter agire e scrivere agli indirizzi che hai messo) ho dei problemi con la posta, ieri dovevamo connetterci ad un portale FTP per condividere dei disegni architettonici con uno studio di roma, ma credo che abbiamo combinato qualche guaio visto che tutto l'ufficio ha la posta in elaborazione ma poi si blocca e non scarica nulla internet invece va alla grande! bisogna che aspettiamo l'unico che se ne intende! ![]() |
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#6 | |
Junior Member
Join Date: Mar 2008
Location: Torino
Posts: 281
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http://randagismo.info/associazioni/ASL/ ...e tutto perché una sola persona, un veterinario ASL, ODIA i randagi e li vuole tutti morti. Anche dei cuccioli, per lui, "una volta cresciuti sarebbero diventati pericolosi" ![]() |
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#7 | |||
Senior Member
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e delle regioni che per legge alimentano il randagismo dopo aver chippato e sterilizzato i cani cosa si dice? |
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#8 |
Junior Member
Join Date: Mar 2008
Location: Torino
Posts: 281
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Arnaldo, sulle adozioni ti quoto in tutto e per tutto!
Le adozioni non si incentivano con somme in denaro una tantum, ma con una corretta informazione e meno persecuzioni ai proprietari di cani! Ora chi ha un cane deve mettere in conto di dover rispettare un notevole numero di leggi nazionali e locali, non può andare in spiaggia, non può andare nei parchi pubblici, addirittura non può transitare in alcune zone di alcune città, ci sono norme assolutamente restrittive sui mezzi di trasporto, non trova case in affitto... e la lista è ancora lunga, magari mi sfuggono altre cose... ![]() Quanto alla "certificazione di pericolosità", che sia un sindaco o un vet della ASL non cambia: in quanti non aspettano altro? Vedi i sindaci siciliani... o il sindaco di Soriano a Viterbo... Comodo risolvere i problemi in questo modo... ![]() |
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#9 |
Junior Member
Join Date: Mar 2008
Location: Torino
Posts: 281
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Una "chicca": cercate informazioni su quei due deputati, relatori della PDL... anche solo, banalmente, sulla Wikipedia...
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#10 |
Senior Member
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![]() ![]() se volete un consiglio..leggetelo al volo...è molto meglio... ![]() |
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#11 |
Junior Member
Join Date: Nov 2007
Posts: 105
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x gli amministratori del sito. Ho cercato più volte di inviare una mail allo staff per comunicarvi una iniziativa, ma non funziona. Comunque, se ritenuto inopportuno (ho cercato di contattarvi proprio per sapere se andava bene) cancellatelo pure. Cordiali saluti.
Comunicato stampa Il 24 aprile a Spino d'Adda, politici, associazioni ambientaliste, venatorie e agricole a confronto sulla proposta di riforma della Legge sulla caccia 157/92 C'è gran fermento a livello nazionale sulla proposta a firma del sen. Franco Orsi di modificare la legge vigente (157/92) sulla caccia. Come spesso avviene in politica, i fautori e gli oppositori dichiarano che c'è disinformazione in merito e conseguentemente l'opinione pubblica - che sia favorevole o contraria - non riesce a capire cosa effettivamente si proponga e cosa no. Per cercare di colmare questa lacuna, venerdì 24 aprile alle 21 presso il cinema Vittoria di Spino d'Adda si confronteranno civilmente i rappresentanti di entrambi gli schieramenti. L'iniziativa, a ingresso libero, è stata resa possibile dal Comune di Spino d'Adda (Cr), dalla Parrocchia e dallo storico e rinomato ristorante spinese Paredes y Cereda. La serata sarà aperta dall'intervento del sindaco di Spino d'Adda e, con la moderazione del giornalista Giovanni Todaro, metterà a confronto due mondi – quello ambientalista e quello venatorio – che notoriamente hanno visioni diverse, anche se è altrettanto vero che in diverse realtà locali entrambe le fazioni collaborano proficuamente nell'interesse dell'ambiente e della natura. Sono stati invitati in qualità di relatori, oltre a esponenti qualificati del PDL e del PD, i rappresentanti di associazioni ambientaliste e venatorie quali WWF, Federcaccia, LIPU, Ekoclub, Libera Caccia, Wilderness, Confavi, Legambiente e Arci Caccia, nonché la Coldiretti. Visto che il fine dell'iniziativa della serata è quello di far capire chiaramente al pubblico, e ai numerosi giornalisti che saranno invitati, cosa prevede in concreto la proposta di riforma della Legge 157/92, coordinerà la serata un esperto super partes – magistrato o docente universitario - che spiegherà succintamente cosa prevede concretamente ogni articolo, o quantomeno quelli più contesi, della proposta di legge. Pertanto, un intervento fondamentale e di grande valore. La scelta di organizzare l'iniziativa a Spino d'Adda – oltre al fatto di essere stata subito accolta e supportata dall'Amministrazione Comunale e dal ristorante Paredes y Cereda – è dettata dal fatto che Spino d'Adda si trova in posizione strategica essendo al confine fra le province di Cremona, Lodi e Milano e nelle vicinanze delle province di Bergamo e Brescia. Tutte zone ad alta presenza di cacciatori, ambientalisti e agricoltori. Prima e dopo l'incontro pubblico sono previsti incontri conviviali su prenotazione aperti a tutti gli interessati. Per informazioni 3489000276. Incontro pubblico Proposta di riforma della Legge 157/92 (Legge sulla caccia) Contraddittorio fra i rappresentanti dei favorevoli e dei contrari Data: venerdì 24 aprile 2009, dalle 21. Dove: cinema Vittoria di Spino d'Adda (CR), 500 posti a sedere. Spino d'Adda si trova a circa 25 chilometri da Milano, al confine fra le province di Cremona, Lodi e Milano e nelle vicinanze delle province di Bergamo e Brescia. Ingresso: libero. Finalità dell'iniziativa Il principio del contraddittorio è di basilare importanza poiché consente a ciascuna delle parti di presentare alle altre l'insieme dei dati ritenuti più idonei al sostegno della propria tesi, interloquendo su analoghi elementi presentati dalle altre parti. Tale concetto postula che alle parti sia riconosciuta una posizione di parità. Introduce quindi il concetto di parità delle armi e al diritto di difesa. Scopo della iniziativa di Spino d'Adda è pertanto dare la possibilità a tutti i relatori di illustrare e spiegare le proprie ragioni. Non solo, al fine di rendere immediatamente chiaro al pubblico convenuto cosa effettivamente e concretamente citino la legge vigente e la relativa proposta di riforma, i vari articoli delle stesse saranno spiegati da un magistrato/legale /docente universitario super partes. All'iniziativa saranno presenti numerosi giornalisti di testate locali, regionali e nazionali. Sono stati invitati*: Deputati e senatori PDL e PD referenti sulla proposta di modifica della Legge 157/92 Associazione ambientalista WWF Italia Federazione Italiana della Caccia Associazione ambientalista LIPU: confermata partecipazione del dr. Danilo Selvaggi, Responsabile Rapporti Istituzionali LIPU BirdLife Italia. Associazione Nazionale Libera Caccia: confermata partecipazione del Presidente nazionale dr. Paolo Sparvoli Associazione Nazionale ArciCaccia Associazione ambientalista Wilderness Confederazione Confavi Associazione ambientalista Legambiente Associazione Libera Agricoltori e/o Associazione Coldiretti Associazione ambientalista Ekoclub L'invito è stato inoltrato ufficialmente, anche con contatti diretti. Gli invitati daranno successivamente conferma o meno sulla partecipazione. In caso di non disponibilità o mancata comunicazione entro il 15 aprile si provvederà alla loro sostituzione. Il numero di associazioni, ambientaliste e venatorie, è limitato a quelle succitate solo per meri motivi di scaletta e di durata dell'iniziativa. Moderatore: Giovanni Todaro, giornalista Programma Ore 19: cena a invito al ristorante Paredes y Cereda di Spino d'Adda (via Roma, 4) con i relatori dell'incontro e i giornalisti accreditati (ufficio stampa, 3489000276). Ore 19: cena su prenotazione, aperta a tutti, al ristorante Canadi di Zelo Buon Persico – Lodi, tel. 02.9065146 (1,5 km. da Spino d'Adda, SS Paullese in direzione Milano, prima del ponte sull'Adda a sinistra) Ore 21: cinema Vittoria (viale Vittoria, 6), incontro pubblico. Apertura, sindaco di Spino d'Adda, dr. Costantino Rancati. Seguono gli interventi. Al termine (ristorante Canadi), incontro informale fra relatori e pubblico. ATTENZIONE Chi volesse partecipare esclusivamente su prenotazione alla cena, ambientalista o cacciatore che sia, contribuirà a dare rilevanza all'iniziativa. Per quanto riguarda la cena sono stati previsti quattro spazi: 1) Solo per cacciatori. 2) Solo per non cacciatori. 3) Per cacciatori e ambientalisti che vogliano confrontarsi civilmente, a tavola, con chi la pensa diversamente, nel massimo rispetto ed educazione. 4) Per le forze dell'ordine, che saranno presenti per tutta la serata. Tutti sono graditi, con l'esclusione di facinorosi di ambo le parti. Contributi La scelta dell'organizzazione dell'iniziativa – per evidenti motivi di opportunità e imparzialità - è stata quella di non accettare contributi o sponsorizzazioni da nessuno degli enti e associazioni partecipanti all'iniziativa. E' invece aperta a contributi - necessari per l'iniziativa, che comunque si terrà come stabilito – di aziende e altre realtà che vogliano promuoversi, con apposito comunicato da distribuire agli intervenuti nonché con una cartella stampa che sarà consegnata a ognuno dei numerosi giornalisti che interverranno. Per contatti, 3489000276 Allo scopo di sostenere economicamente le ingenti spese legate all'iniziativa – che non fa riferimento ad alcuna associazione ambientalista o venatoria - si chiede a tutti gli interessati, a prescindere dalla loro presenza, un contributo personale anche minimo da versarsi entro il 16 aprile a: Banca Popolare di Crema, filiale di Vaiano Cremasco IT58 - K - 05228 - 57280 - 000000000117 Contatti organizzazione: 3489000276 [email protected] |
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