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Old 25-07-2008, 20:16   #1
randagio
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Default Treni sporchi? Colpa dei cani!

Ne ho parlato oggi su un altro forum. L'ennesima notizia surreale quanto ODIOSA! Colpa dei cani se i treni fanno schifo? La cosa peggiore è che questo è l'ennesimo divieto che favorirà gli abbandoni
(...e io ho sempre più l'impressione di vivere in una distopia )

Corriere della Sera 12/07/2008

Zecche, cimici e formiche Lo zoo che viaggia sui treni
L' allarme insetti. Le Ferrovie: nuovi appalti per migliori pulizie. Tra psicosi e casi veri. L' azienda: abbiamo riscontrato qualche caso per la presenza dei cani dei punkabbestia

ROMA - Rieccoli. Sono tornati. O forse non sono mai andati via. Da Nord a Sud, in un florilegio di specie degno di un museo di entomologia, zecche, cimici, ragni, formiche e scarafaggi, hanno ripreso posto accanto a noi sui treni, nelle cuccette, tra i sedili. Dopo lo scandalo delle cimici che nel 2005 portò le Ferrovie dello Stato a un' operazione di disinfestazione da 630 milioni su 1.700 carrozze, il problema sembra tutt' altro che risolto. Lo testimoniano le decine e decine di rapporti inviati a Trenitalia dai capitreno Fs, di cui il Corriere è venuto in possesso, che si riferiscono a un lasso di tempo che va dal 27 novembre 2007 a oggi. «Segnalazione presenza insetti» esordisce ciascuno di questi messaggi. Poi il numero del treno, quello della locomotiva e la composizione delle vetture. Quindi la località in cui si è riscontrato il fatto. E da lì in poi, di tutto. Vera e propria poesia, condensata in poche righe. Delicato: «Località Nocera Inferiore: il capotreno riferisce di presunta presenza di insetti nella vettura 2 compartimento 7. Una bambina ha riportato un lieve gonfiore». Laconico: «Foggia: presenza di formiche in compartimento 4, carrozza 5». Prudente: «Padova: il capotreno segnala presenza insetti (presunta zecca) nel compartimento 1 di servizio nella tratta Padova-Vicenza. Il compartimento è stato posto fuori servizio, nessuna segnalazione da parte dei viaggiatori». Incredulo: «Messina: capotreno segnala che, nel compartimento 8 della vettura 8, una signora sostiene di essere stata punta da insetti (non rilevati dal personale di bordo), scende a Messina per accertamenti e il compartimento viaggia chiuso».
Responsabile: «Genova: capotreno segnala presenza di cimici vettura 3 compartimento 8. Chiuso e inibito alle prenotazioni». Efficiente: «Bolzano: Vettura cuccetta n. 1 posta fuori servizio per invio a proprio impianto da disinfestare per presenza zecche. Le ventiquattro prenotazioni esistenti riprotette a pari posto nella vettura n. 2. Sezione Bolzano-Napoli». Molte le segnalazioni raccolte in Puglia. A Trinitapoli i viaggiatori trovano «un insetto (ragno)» e il capotreno, forse temendo la velenosissima tarantola delle campagne apule, li sistema «in altra carrozza». A Squinzano vengono rinvenuti ben tre scarafaggi, ma a Bari si fa di meglio: oltre ai medesimi insetti si avvistano «rifiuti sotto i sedili» e quattro gentili viaggiatrici vengono spostate. Sempre nel capoluogo pugliese la questione si fa spinosa: il capotreno comunica che il passeggero Umberto V., diretto in Calabria, «ha avvistato un insetto non identificato» ma che «altri quattro viaggiatori dello stesso compartimento e il personale di bordo non hanno visto nulla». Quindi, non se ne fa niente. Ad Amantea (Cosenza) una cliente «che dichiarava di essere stata punta da insetto» viene curata. «La signora, dopo cure, prosegue il viaggio» viene diligentemente appuntato. Con una chiusa scettica: «Il capotreno non riscontrava nulla nel compartimento». Stoici i passeggeri del treno che, giunto a Catania, rivela la presenza di cimici: «I viaggiatori interessati - si nota - non vogliono intervento medico». Tra psicosi e casi veri, il problema è reale. Ma alle Ferrovie minimizzano: «Abbiamo riscontrato qualche caso - si ammette - spesso legato alla presenza dei cani di punkabbestia. Ragione per cui a settembre sarà vietato viaggiare con animali di taglia grande. Saranno ammessi i piccoli in apposita gabbietta». Ma soprattutto alle Ferrovie si addebita la sporcizia sui treni alle ditte di pulizie il cui contratto scadrà tra sei mesi. E' di questi giorni il caso del treno ligure che ha dovuto fermarsi per consentire ai viaggiatori di andare alla toilette, perché i servizi nei vagoni erano inservibili. «Abbiamo appunto lanciato una gara europea per avere un servizio migliore» si fa sapere. Tre anni fa si fece altrettanto, ma a vincere furono ancora gli stessi. Inamovibili, come certi insetti...
Baccaro Antonella


Questa è la risposta di FNOVI, la Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani, in data 23/07/2008:

TRENI SPORCHI? PER LE FERROVIE E' COLPA DEI CANI

La FNOVI ha chiesto di ritirare il provvedimento con il quale le Ferrovie dello Stato intenderebbero vietare da settembre l'accesso ai convogli ai cani di grossa taglia. I cani di piccola taglia invece avranno la possibilità di viaggiare purché custoditi in apposite gabbiette. Per la FNOVI il provvedimento "non pare motivato né da aspetti scientifici né dal buon senso", almeno per come riportato dal Corriere della Sera in un articolo in cui si descrive il provvedimento come conseguente al ritrovamento di insetti nei vagoni dei treni.

"Abbiamo riscontrato qualche caso spesso legato alla presenza dei cani di punkabbestia- dichiara al Corsera un responsabile di Trenitalia- Ragione per cui a settembre sarà vietato viaggiare con animali di taglia grande. Saranno ammessi i piccoli in apposita gabbietta".

Scrive la FNOVI che la contaminazione di materiale viaggiante da parte di parassiti non può essere messo in relazione al trasporto di cani da parte dei passeggeri e che la grande maggioranza dei riscontri è invece da addebitarsi a cimici (Cimex), parassiti per lo più di origine umana e di cui il cane non è neppure vettore passivo. La fonte del rischio di contaminazione da parassiti non è da attribuire in via esclusiva agli animali e non può negarsi il valore di concausa alla frequentazione da parte di senza tetto (homeless), durante le ore notturne, delle vetture viaggianti.

La nota si conclude con l'invito a voler rivedere le determinazioni assunte in argomento poiché i provvedimenti enunciati, basati su considerazioni emotive e tutt'altro che scientifiche, nel limitare e complicare la gestione degli animali d'affezione, saranno idonei a vanificare gli sforzi di coloro che lavorano al fine della corretta convivenza uomo-animale, e non faranno altro che facilitare gli abbandoni che non saranno più solo sull'autostrada ma anche sul marciapiede delle stazioni ferroviarie.
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