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Sport & addestramento Clc come cani da lavoro - come addestrarli, come insegnare, informazioni su gare e stage... |
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#1 |
Strange Member
Zarejestrowany: Jan 2009
Skąd: Pergine /Vs Trentino
Postów: 882
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APPROCIARSI nel modo
corretto con le tipologie caratteriali dei nostri cani? Prendo di spunto dall altro thread questa mia domanda e chiedo sono davero cosi diversi questi cani? O sono semplicemente solo piu accentuati e potenziati nelle loro reazioni( piu reattivi) ma sono alla fine sempre cani...? Giusto? Allora cosa sono le tipologie di questi cani? E come si deve un addestratore comportare o approciare con loro...? Non sono solamente di tutto solo piu accentuati ma lo stesse tipologie esistono anche nella immensa varieta di diversita caratteriale di tutte le razze? forse non cosi quotidiano ma sempre presente...? Un pastore Pirenei con mancata socializzazione non sarà un problemo minore di un CLC con lo stessa problematica... un San bernardo dominante morsicatore non sarà molto diverso di un Clc con lo stesso problema... Un Weimaraner con paura dei bambini non sara molto diverso di un Clc con paura di bambini.... In questi casi il addestratore o educatore non deve piu o meno agire in modi simili...sempe dipende dell individuo, ma sempre un cane sia? O mi sbaglio?
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![]() Allora guardami negli occhi e capirai che io ti amo ancora... |
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#2 |
Junior Member
Zarejestrowany: Mar 2009
Postów: 130
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Non proprio - secondo me.
Ogni cane ha un suo vissuto che ne determina il presente e il carattere, ed ogni cane ha una sua attitudine - diversa per ogni razza. Non ho mai sostenuto la tesi che vede nell'addestratore il riparatore dei mali, ma semplicemente un "addestratore" - o educatore che sia. Saper comprendere una patologia compotamentale e saperla successivamente risolvere è una faccenda che non ha nulla a che vedere con l'addestramento. Al cane si potranno insegnare mille cose, ma se ha un problema comportamentale resterà un "laureato pazzo". Su questo non ci piove. Come ho più volte espresso, i clc sono una razza sopravvalutata. La maggior parte dei propietari cerca con loro un rapporto interspecifico basato sulla gerarchica solo perché assomigliano ai loro antenati selvatici e spesso - ma non sempre - ne hanno anche alcune sfumature, prendendo però un abbaglio colossale sotto il profilo etologico, cinofilo ed infine pratico. La vera attitudine dei nostri amici è chiara, ma non può essere praticata (non credo ce esista al mondo un proprietario che faccia un bel filo spinato in giardino a -40° e lo lasci lì a fare la guardia), quindi non resta che fornirgli dei surrogati, ma comunque inerenti e specifici alle attitudini idividuali del cane. Personalmente i miei si divertivano molto a fare sleeddog e sono andato da un amico addestratore di questa disciplina per apprenderne regole e modi. Il risultato è stato effettivamente superiore alle aspettative,anche se non ho mai fatto una gara ufficiale ed essendo conscio che i clc non nascono per questo. Era di fatto un "surrogato", un'alternativa che a loro piaceva ed ho continuato fino a che non riuscivo più a stargli dietro. Ho quindi lentamente calato con il lavoro e adesso mi accompagnano semplicemente con la famiglia nelle gite in montagna...e se c'è la neve...meglio! ![]() Un caro saluto a tutti Bruno Ostatnio edytowane przez BrunoeSimona ; 10-17-2009 o 21:56 |
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#3 | |
Guest
Postów: n/a
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Parole Sante ![]() |
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#4 |
Gran figl de putt Member
Zarejestrowany: Jan 2006
Postów: 2,638
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Dissento totalmente anch'io, in primis considerando come è nato il CLC e cosa questo comporta, la sua storia dagli albori fino ad oggi ed in secondo luogo perchè si possono trovare riscontri sul campo se si ha tempo e voglia di andare a vedere tanti esemplari di questa razza, nelle situazioni quotidiane e nei ritrovi, nei campi di lavoro, in diverse discipline.
Il CLC nasce da un'ibridazione tra un canide selvatico e un canide domestico. Il primo, il lupo, detiene lo schema comportamentale primario della caninità, dal quale attraverso domesticazione più o meno spontanea e selezione zootecnica sono nate tutte le "memorie di razza". Questo schema comportamentale primario racchiude in termini di potenzialità, tutti i possibili comportamenti nell'ambito della caninità. Un'ibridazione tra cane e lupo si ottiene nelle prime generazioni caratteristiche molto simili a l'uno e l'altro, poi via via si possono sviluppare a seconda della selezione e della spontanea domesticazione dovuta ai fattori ambientali un'innumerevole gamma di tipologie di carattere, di inclinazioni che poggiano cmq su un substrato composto da "memorie di razza" del Pastore Tedesco e schemi comportamentali innati del progenitore selvatico. I'ibridazione in sè è anche un fattore di eterogeneità sui poligenismi che governano i patrimoni ereditari del carattere, nonchè l'ibridazione inoltre favorisce quelli che sono i caratteri normalmente a bassa ereditabilità, nel nostro caso la sensibilità ambientale che nello sviluppo dal patrimonio genetico erediatrio al fenotipo carattere e/o personalità del soggetto ha un'importanza cruciale. Sensibilità ambientale che già nel progenitore lupo dal quale il CLC deriva è già una caratteristica molto accentuata per motivi di adattamento che in natura vuol dire sopravvivenza. Conoscendo la storia di questa razza si può comprendere che una selezione univoca non c'è mai stata e quindi non si è mai delineata una memoria di razza con precisione. Dagli albori venivano selezionati per spiccata dominanza/territorialità/aggressività e predatorio per il loro scopo di killers delle frontiere. In percentuale 2/3% manifestavano quelle caratteristiche unite ad un minimo di manovrabilità con diversi conduttori. Questo tipo di selezione visto l'insuccesso venne abbandonata e passarono all'Utilità e Difesa e ai brevetti di Polizia in senso classico in cui le caratteristiche caratteriali da selezionare erano abbastanza differenti a confronto del primo scopo. Si ottennero anche eccelenti risultati qualitativi ma non in termini quantitivi per tutti i fattori di eterogeneità insiti nell'ibridazione PT x Lupo. Poi la gestione venne data anche a qualche allevamento civile in Cechia, che continuo cmq nella selezione per l'Utilità e Difesa fino a quando non nacque il famigerato soggetto Rep nel 1979. Se fino ad allora certi fattori di tipicità lupina erano stati ignorati a scapito della selezione caratteriale e funzionale in senso stretto ( angolazioni posteriori e groppa in primis), con questo soggetto il fascino del Lupo prorompe in questa razza con un mare di consenguenze. Questa tipologia di cane piace e affascina, nel frattempo avviengono i primi riconoscimenti come razza a livello nazionale e la fondazione dei primi Club di Razza. Nel 1982 il CLC in Cecoslovacchia diventa una razza vera e propria possedibile e allevabile da chiunque. I tratti di Rep vengono fissati dagli allevatori slovacchi in modo spasmodico con accoppiamenti di imbreeding su due, tre generazioni, tenendo scarso conto delle attitudini al lavoro dei soggetti, escludendo solo quelli iper-problematici. In Repubblica Ceca la tradizione al Lavoro rimase ma non rimasero indenni dall'effetto Rep, il quale, o suoi discendenti vennero usati in tutte le linee generate dalle tre precedenti ibridazioni. Ovviamente questa contaminazione fece fare un passo indietro in termini di selezione caratteriale, ma molti allevatori storici cercarono di portarla avanti insieme all'evoluzione morfologica. Via via con il passare del tempo in termini pratici la vera selezione caratteriale (sia per scopi di lavoro o altri) si è persa, a scapito solo di una certa attenzione a non riprodurre soggetti troppo problematici. Nei vari soggetti di clc si possono riscontrare a sprazzi caratteristiche delle diverse selezioni, come i tipici cani cechi ringhioni e dominanti reminescenze delle prime selezioni, i soggetti che presentano a sprazzi ottime doti di lavoro e di socialità, reminescenze delle linee più selezionate sull'UD, il calderone di caratteristiche derivanti dall'allevamento slovacco che vanno dal cane che ha paura della propria ombra in cui l'imprinting con l'uomo appare precario anche con i padroni, quello timoroso con gli estranei ma super e anche lavorabile nelle situazioni di confidenza, quello amorfo come un peluche, quello che appare come sicuro e ringhioso ma che in realtà è un mezzasega appena lo si mette alla prova, alcuni cani equilibrati ma con nessuna particolare attitudine. Mescolate il tutto due o tre volte con le considerazioni iniziale e a mio avviso ottenete la probabilità che un CLC sia simile ad un'altro. In questo senso è ancora riscontranbile (anche se non in maniera netta come nel progenitore) all'interno della cucciola la diversificazione di ruolo esistente nel Lupo. Ovvero non è difficile trovare in una stessa cucciolata, con delle caratteristiche simili per eredità storica, quello più energico, esuberante con predatorio più spiccato, quello più portato a manifestare forza, dominanza e aggressività (non in senso negativo, ma puramente etologico), o il, o le "merdaccie" che in Natura hanno finiscono in fondo al branco...o peggio non sopravvivono...queste diversificazioni per quanto siano labili stanno ad indicare proprio la mancanza di selezione univoca che sta alla base di tutte le altre razze in cui una determinata tipologia di carattere e di attitudini sono state portate avanti con determinazione fissando appunto delle "memorie di razza". Ne è riprova se vogliamo un parallelismo temporale tra il CLC e il Pastore Tedesco. Il pastore dopo 60 anni di selezione era già un cane affidabile e con delle caratteristiche fissate a livello genetico tanto che nel 1940, ma credo anche prima, erano già diffusi a livello di impiego pratico. Anche con la stessa determinazione il CLC non avrebbe dato sicuramente gli stessi risultati nello stesso tempo (per il gap di partenza tra selvatico x domestico e domestico x domestico), ma di sicuro oggi uno potrebbe comprare un CLC sapendo con un certo buon grado di certezza che tipo di carattere ha il cane che sta per comprare... Concludendo, all'interno di margini che sono molto più ampi di quelli riscontrabili nelle memorie di razze fissate, i CLC hanno indole e personalità molto diverse tra loro e spesso non accomunabili alle altre razze canine. Ciò non toglie che sono dei cani, caleidoscpoici, ma sono dei cani! Presentano solo delle reminescenze del progenitore, la prima delle quali è la diffidenza verso l'uomo (il 90% dei soggetti a mio avviso se la porta dietro anche se nascosta), la mimica e poche altre...a livello di schemi gerarchici il confronto CLC e LUPO non ha alcun senso! |
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#5 |
Gran figl de putt Member
Zarejestrowany: Jan 2006
Postów: 2,638
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Dissento in toto anche su questo in quanto mi viene servita su un piatto d'argento prova del contrario praticamente con frequenza settimale...
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#6 |
Strange Member
Zarejestrowany: Jan 2009
Skąd: Pergine /Vs Trentino
Postów: 882
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Era un po difficile per me di legger la tua Post Woland,(sono straniera) ma sono contenta che pensi come me... alla fine della fiera restano sempre cani... con certe comportamenti, in certe oggetti e in certe cisrcostanze... piu accentuati, ma sempre cani...
Grazie
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#7 |
Gran figl de putt Member
Zarejestrowany: Jan 2006
Postów: 2,638
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Io concordo con il fatto che sono cani, ma i loro comportamenti non sono paragonabili a quelli delle altre razze, come tu dici, e alla stessa maniera non possono essere considerate neanche lupi...con questo voglio dire che un addestratore non può utilizzare gli stessi metodi per tutte le razze, e allo stesso modo non si possono usare gli stessi metodi per ogni clc!
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#8 |
Strange Member
Zarejestrowany: Jan 2009
Skąd: Pergine /Vs Trentino
Postów: 882
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Infatti questo credo vale per tutte le razze, il buon addestratore sa anche la differenza fra un Pastore Pirenei, un Amstaff, un Tosa Inu, un Saluki e un..... fino CLC...
Vorrei dire in casi di problemi non credo sara molto diverso... ma ogni razza ogni cane ogni situazione diversa... non solo nostri CLC... Qui cè la differenza fra un addestratore e non... Basta di voler sempre vedere in nostri cani il unico speciale... Esagerato....
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#9 |
e la zecca Misha
Zarejestrowany: Feb 2006
Skąd: Trento
Postów: 9,262
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penso che alla base di tutto, tutto - tutto (e questo vale per tutte le razze, ma in modo particolare con i clc) che il fattore determinante per ottenere ottimi risultati QUALSIASI discplina si voglia approfondire sia l'INTESA cane padrone.
ieri guardavo un tervuren (non so mai se si scrive così) lavorare .... una macchina, una spugna, una voglia di lavorare gioiosa, incontenibile.... che al paragone con i nostri ci si sente infondo .... il clc per fare le stesse cose, ti guarda e le fa... ma il tutto è su piani diversi! l'intesa che si crea, il fattore gioco e divertimento tra i due (cane-padrone) sta alla base di un rapporto che poi esce dal campo di lavoro .... va oltre e questo è quello che fa la differenza questo è l'approccio PER ME migliore che tutti noi dovremmo cercare di raggiungere! nella mia concezione di approccio non esiste la forza esercitata ne attraverso imposizioni fisiche, ne con mezzi tipo lattine, ne con altri mezzi coercitivi il cane DEVE fare o non fare una cosa per il rapporto che si è venuto a creare tra noi ... è un risultato difficile da raggiungere e la strada è mille volte più lunga rispetto alle altre, ma il risultato finale è un abisso rispetto al resto!!!!! questo è e questo rimarrà sempre il MIO pensiero! |
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#10 |
Strange Member
Zarejestrowany: Jan 2009
Skąd: Pergine /Vs Trentino
Postów: 882
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Io penso diversa, educazione non è solo un gioco, ne in branco, ne tra madre e cucciolo, ne tra maschi, in quaslsiasi specie di mamiferi...
Nell ultimi libro su la psicologia dei animali... il scrittore ha fato una bellisssima nota... " Il gioco deve diventare il lavoro e il lavoro deve diventare un gioco..." cosi si otiene il massimo dei risultati... Ma dietro il lavoro cè un dovere, dietro il gioco no, anche per noi umani...!
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#11 |
e la zecca Misha
Zarejestrowany: Feb 2006
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dietro il lavoro cè un dovere, dietro il gioco no, anche per noi umani...! |
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#12 |
Strange Member
Zarejestrowany: Jan 2009
Skąd: Pergine /Vs Trentino
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l'intesa che si crea, il fattore gioco e divertimento tra i due (cane-padrone) sta alla base di un rapporto che poi esce dal campo di lavoro .... va oltre e questo è quello che fa la differenza
questo è l'approccio PER ME migliore che tutti noi dovremmo cercare di raggiungere! Vale, in questo casi parti pero gia da un cane che gioca,.... Sheila non giocava, non mangiava, e non si muoveva, dall nascondiglio, che era suo unico pensiero... Qui al inizio con gioco si fa ben poco... Sai che solo dopo quasi un anno ho visto questo cane scodinzolare quando lo vogevi la parola e prendevi la sua attenzione... Per questo ti dico Tiziano ha fatto un gran lavoro... >Dovevi vedere in che condizioni era, per valutare, non com'è ora....< Non so, vorrei sapere dei altri addestratori, cose piu impegnativo,come esercizi e giochi, un cane dominante, o un cane invisibile, perche questo era Sheila dopo l'avevo portata a casa....
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