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Nutrizione e salute Come alimentare un clc, informazioni sui mangimi, vaccinazioni, cosa fare in caso di malattia...

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Old 18-01-2006, 00:53   #1
Bonfiglioli
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Default Displasia e salute, consigli per l'uso...

Vi invito a leggere l'articolo "Curare la displasia con l'idroterapia" inserito in prima pagina su www.canelupocecoslovacco.info
Si tratta di un articolo davvero interessante e potrebbe dare consigli su come riconoscerla, sulla diagnosi, sulle precauzioni da adottare e sull'idroterapia come aiuto.
Saluti

Alessandra
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Alessandra
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Old 30-03-2006, 14:51   #2
elisa
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Default Displasia E : la mia esperienza con Djuma

Riporto l'esperienza vissuta con una delle mie femmine di cane lupo cecoslovacco, perché potrebbe essere utile ad altri (ma spero di no ). Ne ho già parlato ma non in modo ordinato, ed essendomi stato chiesto su un altro forum, posto il mio messaggio anche qui (chi conosce già la storia può andare oltre )

Djuma è stata lastrata per la prima volta all'età di due anni e 4 mesi e le è stata riscontrata una displasia di grado E (per l'esattezza anca sinistra D e destra E, ma si considera il grado più elevato nella definizione generale).
La cagnetta era stata sempre tenuta leggera e non sottoposta a sforzi eccessivi e continuativi (come corse in bicicletta o jogging con cane al guinzaglio: Djuma ha sempre avuto un grande giardino a sua disposizione dove correva liberamente, questo sì, ma oltre al cortile le passeggiate erano sempre state poco impegnative, anche perché la sottoscritta non è una sportiva, anzi...)
L'ortopedico che l'ha radiografata ha parlato di malattia congenita, dicendo anche che oggi si può diagnosticare già a tre mesi e mezzo - ma si opera comunque quando il quadro è talmente grave da creare sofferenza e compromettere il movimento, dato il costo dell'operazione.
Dal momento che ai tempi della scoperta il mio cane non zoppicava, mi fu detto di riportarla a controllare dopo un anno e non mi fu consigliato alcun integratore. Tuttavia informandomi in seguito ne scoprii l'esistenza e pensando ad una dimenticanza dell'ortopedico iniziai a somministrarli regolarmente a Djuma, e su consiglio del mio veterinario scelsi quelli a suo dire più efficaci.
Dopo poco dalla lastratura mi accorsi effettivamente che il movimento di Djuma era asimmetrico, ma non in modo vistoso. Col passare dei mesi andava sempre peggiorando, e la cagnetta dopo un anno non appoggiava più la zampa più grave nel trotto, e zoppicava vistosamente.
Il successivo controllo infatti mostrò l'aggravamento della situazione, come decorso della malattia.
Non si poteva più aspettare, Djuma soffriva e l'unica operazione consigliatami è stata la protesi totale d'anca (l'ostectomia della testa del femore è meno costosa ma anche meno effiacace sui cani di taglia media o grande, e soprattutto se il cane è anche lungo, cioè si registra nel rettangolo).
Normalmente non si usa operare due anche contemporaneamente perché il post operatorio è un momento delicato e il cane non deve caricare troppo sulla zampa operata. Così a Djuma è stata inserita una protesi in titanio solo nella destra, la più grave.
Al momento della decisione di operare ho chiesto se sarebbe stato auspicabile frequentare col cane, prima o dopo l'intervento, un centro ortopedico con piscina e se era il caso di continuare a somministrare integratori... La risposta è stata la seguente: nessuna di queste cose è in grado di incidere sul livello di displasia. La persona che me lo ha detto si rifiuta di promuovere qualunque sorta di integratore, per principio. Non lo dico come opinione ma mi limito a riportare quanto sostiene chi ha preso in cura Djuma e ha studiato per anni la materia, poi in molti la penseranno diversamente immagino.
Dalla seconda lastra al momento dell'operazione (dopo un paio di mesi) ho somministrato a Djuma su prescrizione dell'ortopedico antidolorifici. Ho portato in clinica Djuma il lunedì mattina e sono andata a riprenderla il giorno dopo. La cagnetta aveva un taglio di 25 cm circa e una ventina di punti da tenere per dieci giorni, con collare Elisabetta. Djuma doveva continuare ad assumere antidolorifici e un antibiotico per i dieci giorni, unitamente ad un cortisonico (ma quello esula dalla displasia, è dovuto ad una allergia ambientale che le crea fastidiose - e pericolosissime in caso di infezione - pustole pruriginose. Al momento dell'operazione, rasandola, si era in forse sul fatto stesso di intervenire chirurgicamente per via della situazione cutanea, prossima all'infezione.. nonostante avessi iniettato per un anno il vaccino apposito e il fatto che non fosse ancora iniziata la stagione peggiore, e infatti il cane non si grattava ancora molto).
Sarei dovuta tornare per una lastratura di controllo dopo un paio di mesi dall'intervento, ma il contatto con la clinica non è mai smesso ed era importante aggiornarsi sulle condizioni del cane nel post operatorio, per intervenire immediatamente in caso di problemi. Anche per un fattore di comodità (ma fondamentalmente per la competenza dei medici e i titoli conseguiti dall'ortopedico) ho scelto quella clinica: infatti se avessi operato il cane in un luogo molto distante da casa sarebbe stato più rischioso in caso di incidenti.
E infatti è stato utile essere vicini, dato che Djuma dopo meno di due settimane dall'intervento ha avuto un forte crampo, apparentemente immotivato: dentro casa, camminando, ha iniziato a guaire tenendo sempre la zampa operata sollevata. Questo è accaduto alle 22 del venerdì e il sabato mattina, dopo un consulto telefonico, mi sono recata in clinica per un controllo; nella peggiore delle ipotesi al cane si era lussata la protesi, e in tal caso sarebbe stata operata d'urgenza. Si era già mobilitata un'equipe di chirurghi quando al mio arrivo è stata lastrata Djuma. Nonostante le apparenze facessero temere il peggio, si trattava solo di un dolore muscolare dovuto ad atrofizzazione e la protesi era perfettamente inserita, con grande sollievo di tutti.
In effetti il cane non aveva subito nessun trauma, era stato tenuto sempre in casa, in una stanza piccola e senza poltrone, con un tappeto spesso per riposare; il post operatorio prevede che per due mesi il cane non faccia neppure lo sforzo di salire le scale o saltare su un divano. Ovviamente se il proprietario non sta a piano terra le scale dovrà farle per forza - ma non è il mio caso - ma comunque è necessario porre la massima attenzione affinché la protesi abbia modo di saldarsi alle ossa. Quindi il cane deve uscire il minimo indispensabile per i bisogni, sempre al guinzaglio per evitare che corra o salti, e non deve ovviamente giocare con altri cani.
Dopo due mesi e un controllo radiografico si può, se tutto è andato bene, liberare il cane.
In tal caso si effettuerà un'altra lastratura dopo sei mesi, poi, sempre che tutto sia a posto, nel caso di Djuma una volta l'anno per continuare a controllare l'anca non operata, che ora è di grado E.
Questa la mia esperienza con una delle mie cagnette, che è stata operata un mese fa e continua a zoppicare per ora (ma è presto per pronunciarsi) e spera, lei come il suo branco, che non si renda necessario operare anche la sinistra
Dimenticavo: il costo di una protesi d'anca comprensivo di lastratura si aggira sui 3000 euro, almeno dove ho operato Djuma.

ciao
Elisa
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Old 02-04-2006, 21:21   #3
simo
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Questo è il mio campo!!!!
L'idroterapia non ha nessuna controindicazione(punti e ferite a parte!) ma non è efficace nello scongiurare la displasia!Si tratta di una metodica riabilitativa che viene effettuata per varie patologie in atto(artrosi ernie discali etc...) e come trattamento nei post-operatori.....è un' ottima ginnastica per tutti i cani però non ha la facoltà di evitare il peggioramento di una cane displasico.

Saluti Simo Olim Palus.

P.S.

Tanti auguri Elisa e Djuma!!!!!
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Old 03-04-2006, 11:23   #4
elisa
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Grazie!!

ciao,
Elisa
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Old 03-04-2006, 13:58   #5
massimo
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parlando di displasia
sabato scorso allo stage del club a Montecatini il Dr. Pedrani, responsabile del Celemasche ha fatto una presentazione e ha dato vita ad una discussione interessantissima sia per gli allevatori presenti che per dei semplici amanti come me.
Interessante soprattutto per la conoscenza, bravura espositiva e disponibilità al dialogo del Dottore.
Chi non c'era ha perso qualcosa di veramente interessante
massimo
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Oliver & Lunatica
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Old 03-04-2006, 15:15   #6
duska
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non sò quanto attendibile possa essere questa lettera di qualche anno fa a firma di Vera Benini che ho trovato girovagando su internet, lascio a voi ogni considerazione... la mia personale qualcuno di voi già la conosce...in ogni caso credo possa comunque essere un contributo per i proprietari e per gli allevatori.
ciao
Rugg&grisa

Mai ... dire mai !
Questa volta il “nemico” degli allevatori e dei programmi di selezione si potrebbe annidare tra insospettabili veterinari

Nel numero di marzo de “I Nostri Cani”, organo ufficiale E.N.C.I., sono state pubblicate due relazioni tenute al Convegno di Allevatori svoltosi a “La Tollara” il 30/11-01/112 dello scorso anno.
Mi auguro che molti abbiano letto e riflettuto sulla relazione dell’Avv. Zurlini, che é assolutamente pertinente anche a problemi e discussioni che affliggono la nostra razza: la dicotomia bellezza-lavoro, oltre che da condividere pienamente.
L’altra, invece, a firma del Dott. Aldo Vezzoni, oltre che del Dott. M. Petazzoni, mi ha sconcertato per il suo contenuto e per le sue conclusioni (peraltro in parte contraddittorie ed in parte ambigue) soprattutto visto l’ambito nel quale é stata dibattuta, e viene pubblicata, ed i prestigiosi e delicati incarichi affidati al Dr. Vezzoni in ambito E.N.C.I. o da parte dell’E.N.C.I. e della F.C.I.
Indubbiamente l’argomento ci riguarda da vicino. Essa tratta, infatti, di quelle patologie scheletriche, ereditarie ed acquisite, che possono pregiudicare la resa atletica del cane da lavoro e, come é ovvio, é incentrata sulla displasia dell’anca,
Dunque, ad avviso del Presidente F.S.A., il Dr. Vezzoni appunto, (che – tra l’altro - presiede anche la relativa Centrale di lettura di recente creazione e riconoscimento) la displasia dell’anca nel cane sarebbe “... una patologia dello sviluppo e non congenita...”, alla genesi della quale contribuiscono “ ... fattori che ... hanno il loro massimo peso nei primi sei mesi di vita” e che “ é diagnosticabile già al quarto- sesto mese di età ...”
Come a dire, insomma, che trent’anni e più di studi, ricerche e raccolta di dati, effettuati non solo dalla S.A.S., ma soprattutto dalla S.V., sotto la guida del Prof. Brass sono stati un’inutile dispendio di energie. Ancor più inutile ed assurdo sarebbe, poi, l’attuale programma di selezione per allevamento della S.V. Quello – per intendersi – in base al quale si ammettono accoppiamenti solo se complessivamente l’indice percentuale di incidenza della displasia é inferiore al XX%.
Per non dire che la relazione in questione smentisce e ridicolizza anche le recenti disposizioni E.N.C.I, suggerite dalla C.T.C., pur particolarmente caldeggiate dal dr. Vezzoni, nel duplice ruolo di membro della C.T.C. e di Presidente di una Centrale di Lettura alternativa alla nostra, le quali ricalcano in larga parte quelle ormai collaudate da anni dalla S.V. e dalla S.A.S., in particolare nella fissazione dell’età minima per la diagnosi di displasia: 12 mesi.
Ma quel che é peggio é che la relazione del Dr. Vezzoni si coniuga – non credo casualmente - con episodi che si vanno facendo sempre più numerosi e che sono da considerarsi allarmanti: per chi si preoccupa di portare avanti un serio programma di selezione della razza, ma anche per chi ama il proprio cane e per chi si affida al veterinario pensando che anche lui voglia esclusivamente il bene dell’animale, così come prevede anche il codice deontologico. Episodi che ad oggi hanno sortito l’effetto pratico di esporre i proprietari a costosi interventi chirurgici su cuccioli dei quali non si potrà più accertare l’effettiva sussistenza della temuta patologia; in qualche caso anche con tutte le ulteriori conseguenze giudiziarie, e di conseguenza economiche, quando, cioè i proprietari afflitti dal costo dell’intervento e delle cure, pretendono di rivalersi sugli allevatori cercando ottenere un risarcimento, peraltro indebito se la genesi della malattia fosse quella indicata dal dr. Vezzoni.
Credo che la situazione risulti più chiara se racconto la storia di Asso, un simpatico e sanissimo cucciolone che non ha ancora sette mesi, figlio di genitori esenti da displasia, ed entrambi con DNA debitamente registrato.
Asso nasce e vive in giardino dove scorrazza liberamente con i fratelli. E’ un cane fortunato anche perché é atteso ansiosamente da un fraterno amico dell’allevatore al quale era morto il suo vecchio cane. A tre mesi viene trasferito con tutti i riguardi dal nuovo padrone, dove continua a scorrazzare liberamente tra la casa ed il giardino, non dovendo più nemmeno dividere con i fratelli le mille attenzioni che gli umani riservano a chi ama davvero gli animali.
Ovviamente viene condotto a periodiche visite veterinarie per le vaccinazioni ed i controlli del caso e così, felice e coccolato, cresce (forse anche un po’ di più di quanto previsto dalla standard), senza manifestare problemi di sorta.
A circa cinque mesi si decide di fare una visita dal veterinario perché la padroncina voleva un prodotto che lo salvaguardasse da pulci e zecche, probabili ospiti dei prati e dei boschi dove Asso scorrazza per buona parte della giornata.
La zelante veterinaria dell’appennino modenese vedendo Asso, suo abituale paziente, si complimenta come al solito per l’equilibrio del cucciolo e le sue condizioni fisiche. Poi getta là un’osservazione sulla rapidità della sua crescita e suggerisce l’esecuzione di una lastra per vedere che le articolazioni non ne abbiano a soffrire.
La padroncina accoglie il suggerimento come un segno di riguardo per Asso. Acconsente all’effettuazione della lastra ed anche alla proposta della veterinaria, che si confessa non particolarmente esperta in materia, di far visionare la lastra da un Professore Universitario, addirittura il Direttore
La sua reazione é di comprensibile incredulità. Conosce babbo, mamma e fratelli. Strano, davvero strano che lui..., ma non si perde d’animo. Non conosce il Professore di Parma (o meglio forse lo conosce, ma non le risulterebbe un esperto in cani, piuttosto in cavalli o bovini: non ricorda bene!). In ogni caso é buona amica del Dr. Pareschi e chiede ed ottiene subito la sua disponibilità.
Il Dr. Pareschi legge la lastra ed il problema si dissolve: il cucciolo é sanissimo non ha nulla che possa far pensare che compiuto l’anno di età, il risultato “ufficiale” della displasia non sia “Normal”!
Asso ignaro di avere scampato un intervento e relatva degenza per caso (o, meglio, per essere stato allevato da un amica del Dr. Pareschi) continua a giocare nei suoi boschi e nei suoi prati.
La storia potrebbe finire qui, e sarebbe a lieto fine, se l’allevatore non fosse non solo un irriducibile e puntiglioso rompiscatole, ma anche un avvocato dal cui studio era già passata la storia di cuccioli che zelanti quanto incompetenti veterinari avrebbero voluto operare, ma che più accurati ed esperti controlli erano risultati esenti da displasia, o – peggio - la storia del cucciolone, perfettamente sano fino a cinque mesi sottoposto ad un costoso intervento chirurgico, con relativa richiesta di un esorbitante risarcimento all’allevatore, avvertito troppo tardi per far verificare la correttezza della diagnosi e relativa scelta chirurgica.
L’epilogo, a dire il vero, é assai poco confortante e meno ancora edificante:
Mentre il Professore Universitario ammette con il Dr. Pareschi, il proprio errore (e speriamo che eviti di commetterne altri!) che sarebbe consistito nel diagnosticare una medusa (che sembra non possano esistere in un cane di cinque mesi e che - comunque - non c’era), la zelante veterinaria dell’appennino modenese telefona nuovamente alla padrona di Asso, facendo un ultimo tentativo di convincerla che la diagnosi del Professore Universitario é più autorevole, quindi dovrebbe essere più giusta di quella del Dr. Pareschi, che in fondo é un semplice veterinario. Il tentativo non riesce, ma intanto, dietro a tanto zelo, si intravede un programma di ricerca sperimentale per ottenere dati sugli intereventi effettuati in cani ancora in fase di accrescimento.
Insomma il povero Asso ha rischiato di farsi operare “nell’interesse delle scienza”, senza saperlo e, soprattutto senza averne alcun bisogno , ma con consistenti danni economici per il suo proprietario e quantomeno “morali” per il suo allevatore.
Mi domando quante storie simili a quelle di Asso si siano verificate o si verificheranno a meno che allevatori e proprietari non si facciano parte diligente perché loro ed i loro animali non diventino loro malgrado, cavie per esperimenti scientifici la cui utilità é tutta da dimostrare.
Infatti la displasia, quella che si può diagnosticare ufficialmente solo dopo i 12/18 mesi di età e che oggi si propone di eliminare sottoponendo ad intervento chirurgico un cucciolo che non ha finito di crescere, non mi risulta essere malattia ne’ nuova, ne’ riservata ai cani da utilità (vi sono razze da caccia nelle quali ha un’incidenza maggiore che nel P.T.), eppure non mi sembra di vedere in giro cani zoppi. E’ anzi certo che, salvo casi eccezionali, un cane anche gravemente displasico può vivere fino a tarda età e morire senza avere mai zoppicato sol che il padrone abbia l’accortezza di non farlo appesantire e di fargli mantenere un buon tono muscolare con un adeguato movimento.
Una cura semplice, che certamente non peggiora la qualità di vita del cane e non nuoce alla sua salute, cosa che non si può proprio dire un intervento, relativi anestetici, convalescenza etc.
Sono consapevole di non essere un veterinario, ma in attesa di leggere un’adeguata risposta da altro tecnico della materia, possibilmente autorevole come e più del dr. Vezzoni, ho creduto doveroso esprimere un mio commento ad una relazione (che risulterebbe essere stata assai poco apprezzata anche nelle alte dell’Istituto di Clinica Chirurgica Veterinaria dell’Università di Parma.
Asso e la padroncina se ne tornano trotterellando a casa a giocare.
Di lì a qualche giorno un tranquillo dopo-cena viene sconvolto dalla telefonata della veterinaria: Asso ha la displasia: il Professore vuole vederlo, probabilmente dovrebbe essere operato prima possibile “per il suo bene”.
La padroncina scoppia a piangere, Asso – per sua fortuna - capisce solo che lei é addolorata. Tra una lacrima e l’altra viene avvertito l’allevatore che di buon grado lo aveva regalato a condizione di essere avvertita di qualsiasi cosa succedesse ad Asso.sfere della SV) augurandomi che l’attenzione degli allevatori possa fermare sul nascere una tendenza che potrebbe portare ad escludere ingiustamente dall’allevamento soggetti sani (come rischiava di capitare al povero Asso) o, peggio, potrebbe portare a far riprodurre soggetti portatori della patologia non più diagnosticabile dopo l’intervento.
Un “piccolo particolare” che sembra essere sfuggito al Dr. Vezzoni fino a quando, ricordandosi di essere un lettore accreditato dalla FCI e dall’ENCI per la lettura della displasia raccomanda agli allevatori di “sottoporre tutti i riproduttori ad uno studio radiografico definitivo in età adulta (dopo il dodicesimo mese di vita) per poter esclude dalla riproduzione i cani affetti dalla displasia”.
Viene spontaneo chiedersi quali riproduttori: quelli scampati al bisturi dei vezzoniani o quelli sui quali un abile ortopedico é intervenuto in tenera età “correggendo” quello che la natura non aveva ben fatto?
Conclud da “maledetta toscana” quale sono, orgogliosa di esserlo, con una battuta che mi é venuta spontanea e che nasconde un’amara verità: Con tutti i guai ed i problemi che si addensano sempre più sulla cinofilia e su chi combatte quotidianamente per mantenere alto il buon nome del nostro allevamento, ci mancavano solo i veterinari “rampanti” a complicare la vita a noi poveri cinofili.
Vera Benini
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Old 03-04-2006, 17:16   #7
elisa
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Non so come siano andate le cose ma personalmente a me ha parlato di malattia di origine genetica.. e mi ha detto di aver ricevuto denunce di diffamazione da case produttrici di integratori perché a suo avviso non fanno un tubo.. proprio perché malattia congenita. Poi mi ha anche detto che ovviamente un cane gravemente displasico che viene fatto correre in bici o saltare tutto il giorno è destinato a peggiorare, questo sì, ma la base sta nei geni - e di mia esperienza posso dire che Djuma non ha mai fatto corse in bici o a piedi, e neppure agility.. e ha preso pure gli integratori dopo la prima lastra, nonostante ciò è arrivata a zoppicare e ad essere operata..
Infine non ha ritenuto necessario intervenire finché il cane non ha iniziato a soffrire (nonostante fosse già di grado E alla prima lastra), andando contro i suoi interessi - poteva anche non rivedermi mai più - così come contro i suoi interessi non riceve soldi per promuovere integratori che secondo lui sono inutili, anzi, viene attaccato da chi a suo avviso crea un lucroso business facendo disinformazione...

ciao,
Elisa
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Old 31-05-2006, 15:22   #8
elisa
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Sono trascorsi tre mesi dall'intervento di protesi d'anca che ha subito Djuma. Vorrei lanciare un messaggio positivo e credo che il modo più efficace siano alcune immagini delle mie lupastre che giocano.. Djuma è in forma, la zampa operata è tornata come nuova

Djuma:
http://img140.imageshack.us/img140/8307/p51301819mk.jpg

Petra:
http://img407.imageshack.us/img407/6159/p51400786nq.jpg
http://img257.imageshack.us/img257/9324/p51400408bs.jpg
http://img407.imageshack.us/img407/6285/p51400028la.jpg

Insieme:
http://img257.imageshack.us/img257/7007/p51400679qw.jpg
http://img257.imageshack.us/img257/7260/p51400062rq.jpg
http://img257.imageshack.us/img257/41/p51401044vb.jpg
http://img407.imageshack.us/img407/8996/p51401089ek.jpg
http://img407.imageshack.us/img407/4950/p51400629aw.jpg
http://img407.imageshack.us/img407/9563/p51400507yz.jpg
http://img329.imageshack.us/img329/6844/p51400239tt.jpg

ciao,
Elisa
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Old 31-05-2006, 17:43   #9
vogliotti.loredana
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:P Sono immagini eloquenti Elisa.........credo che tutti abbiano tifato per Djuma...specialmente io..specialmente altri come me... che conviviamo con un cane displasico..hai fatto un grande gesto Elisa, e sei ripagata "AMPIAMENTE" dalla guarigione dellla Tua compagna...grazie per queste immagini!!!!!Un immenso abbraccio Lory
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Old 31-05-2006, 18:56   #10
elisa
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come vedi la tua lupetta ha grandi possibilità

un abbraccio,
Elisa
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Old 31-05-2006, 18:56   #11
Fabrizio Fossati
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come avevo già detto il mio rott è stato operato di displasia bilaterale dell'anca, all'età di 6 mesi circa, ora cammina e fa tutto normalmente, nonostante il post operatorio sia stato un calvario...comunque qualche giorno fa ho avuto l'opportunità di parlare di questo con un professore di chirurgia che mi dicono essere IL professore di chirurgia in assoluto e lui è decisamente anti-interventista....la questione è delicata, ai tempi operare il cane ci è sembrata la cosa più giusta da fare e senzadubbio adesso non ha problemi, ma ci sono così tanti pareri discordanti sulla displasia....
bho
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Old 31-05-2006, 19:26   #12
elisa
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Io non sono né pro né contro in assoluto, credo che dipenda dal singolo caso. Djuma ora sta bene, prima dell'operazione no, e questo mi basta.. poi magari poteva tornare in forma anche con altri rimedi, ma onestamente sono scettica... i condroprotettori non hanno fatto un tubo, se poi altri metodi sono più efficaci non lo so... comunque credo chepiù efficace di una protesi ci sia ben poco
Per quanto riguarda il post operatorio ci vuole solo la pazienza di portare il cane a sporcare fuori al guinzaglio per almeno un mese, tenedolo quindi in casa (con un bel collare Elisabetta i primi 10 gg., molto grande in modo che non riesca a far danni). Semplicemente la vita di un cane che vive in appartamento, un pò più sacrificata (per lui!).. Djuma è stata bravissima! Onestamente pensavo sarebbe stata più dura..

ciao
elisa
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Old 31-05-2006, 22:08   #13
vogliotti.loredana
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Originally Posted by fabyfirst
come avevo già detto il mio rott è stato operato di displasia bilaterale dell'anca, all'età di 6 mesi circa, ora cammina e fa tutto normalmente, nonostante il post operatorio sia stato un calvario...comunque qualche giorno fa ho avuto l'opportunità di parlare di questo con un professore di chirurgia che mi dicono essere IL professore di chirurgia in assoluto e lui è decisamente anti-interventista....la questione è delicata, ai tempi operare il cane ci è sembrata la cosa più giusta da fare e senzadubbio adesso non ha problemi, ma ci sono così tanti pareri discordanti sulla displasia....
bho
Mi sono accorta che qualcosa non andava nella mia cucciola, in quanto non saltava nel bagagliaio dell'auto, ma si faceva aiutare per salire, è cosi' che feci una preventiva a 8 mesi...la diagnosi fu displasia di grado indefinibile ma comunque da (D a E) ...quello che mi venne immediatamente proposto fu la resezione dei muscoli adduttori, in pratica come nelle ruote delle vecchie 500 si notava una convergenza all'interno del treno posteriore, incidendo i muscoli che apparivano sotto tensione si supponeva che la convergenza sarebbe nettamente migliorata.Quando chiesi garanzie sull'intervento che, oltre a non essere invasivo come nel caso di Djuma, aveva costi decisamente inferiori, mi venne risposto che non si poteva mai dire......sull'esito di un intervento, e che in pratica, l'anestesia stessa poteva dare problemi al cane....Un amico veterinario(disinteressato) come alcuni amci del forum, mi sconsiglio' di intervenire chirurgicamente, a meno che il cane avesse mostrato segni inequivocabili di zoppia....la mia cucciolona ha un'anno e mezzo..non zoppica ancora, salta recinzioni di due metri e mezzo...corre ...gioca....sembra proprio che per ora non ci siano problemi, anche se...si siede con estrema cautela....diciamo che ha imparato a convivere col suo dramma, con tutta probabilità ha sviluppata in maniera diversa la parte anteriore del corpo.Ricerche da me fatte su internet , hanno dato tutte la stessa risposta: aspettare ad intervenire chirurgicamente!!! rilastrare se il caso dopo i 15 mesi per tenere sotto controllo un'eventuale peggioramento....Questa è la mia personale esperienza..........comunque sia a parer mio si tende ad operare con troppa fretta, soggetti che non hanno maturato nel tempo evidenti segni di sofferenza. il caso Djuma era palesemente urgente e solo grazie all'intervento la bestiola ha riacquistato l'uso della zampa destra. saluti Lory
vogliotti.loredana jest offline   Reply With Quote
Old 01-06-2006, 01:49   #14
elisa
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Infatti! Abbiamo deciso di operare solo quando il movimento era compromesso e il cane manifestava sofferenza nel trotto, nella corsa (sempre più spesso non appoggiava la destra e si muoveva assai meno), oltre al sedersi (cosa che ancora le procura fastidio, del resto le rimane un'anca displasica), ma già da oltre un anno sapevamo che era una E. Però finché sembrava star bene non siamo intervenuti, l'ortopedico non mi ha spinto ad operare subito. Anch'io sono contraria ad operazioni preventive, a meno che non sia evidente la necessità, perché spesso ai clc la displasia non crea grossi problemi. A questo punto mi chiedo però a cosa servano le lastre preventive, se uno non fa fare molto moto al suo cane e il cane ovviamente non zoppica.. sono scuole di pensiero diverse, se il proprietario crede nell'utilità dei condroprotettori e soprattutto se è disponibile ad operare eventualmente un cucciolone che non manifesta problemi precauzionalmente, per evitare che un domani possa zoppicare, allora hanno senso.. altrimenti credo di no..

ciao
Elisa
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Old 01-06-2006, 11:21   #15
Bonfiglioli
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A questo punto mi chiedo però a cosa servano le lastre preventive, se uno non fa fare molto moto al suo cane e il cane ovviamente non zoppica.. sono scuole di pensiero diverse, se il proprietario crede nell'utilità dei condroprotettori e soprattutto se è disponibile ad operare eventualmente un cucciolone che non manifesta problemi precauzionalmente, per evitare che un domani possa zoppicare, allora hanno senso.. altrimenti credo di no..

ciao
Credo che in un giro di parole tu ti sia risposta in parte da sola.
Servono a sapere che vita dovrà fare il proprio cane, anche se poi non verrà mai operato. A come dovrà essere tenuto, a che precauzioni usare, sia in termini di camminate e sforzi-cibo quantità e qualità-integratori-posto dove tenerlo non umido....etc...
Ciao
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Alessandra
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Old 01-06-2006, 11:59   #16
elisa
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Già, ogni tanto mi pongo domande retoriche :P

ciao
Elisa
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Old 28-04-2008, 00:04   #17
elisa
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Default Il movimento per un cane displasico

Djuma col caldo sta decisamente meglio, oggi è stata in montagna e correva senza nessun segno di sofferenza. Chiaramente al passo io noto che non è a posto, ma giusto perché ci sto attenta.. in pratica la zampa non operata (quindi ancora displasica) fa il passo un pò più corto, lo noto solo al passo però, al trotto al massimo posso notare che a volte carica di più sulla zampa operata, ma va via bene.
Dopo la passeggiata sui monti siamo scesi a valle e non ancora paghi abbiamo fatto il percorso verde ai margini della città, sempre affollatissimo di famiglie in relax, podisti, ciclisti, un sacco di gente che fa jogging, e tanti cani. Petra come al solito si fermava ogni due per tre a marcare il territorio, tirava il guinzaglio a destra e a sinistra, si emozionava ad ogni maschietto di passaggio, Djuma come al solito tranquilla, seria, non tira, non si ferma, ed era contenta (nei posti di campagna non è timida, soprattutto se si va in giro.. poi magari se ci fermano fa il solito passo indietro da timidona ma niente di più).
Petra l'idomabile la lascio gentilmente tenere a Corrado e io mi rilasso con l'impalpabile (nel senso che non ti accorgi di averla) Djuma.
(Stavo anche ripensando che è talmente brava che quasi quasi me la porto in Maremma.... due sono impegnative, ma lei è angelica.. chissà se ci starebbe bene però.. e il viaggio con Aky.. mah..).
Fatto sta che ad un tratto, vedendola così docile, ho ripensato a quando, prima di avere anche petra, me la portavo dappertutto senza il guinzaglio - nelle zone pedonali - a come mi stava accanto, all'obbedienza più da Border che da Clc. Tutto dimenticato con Petra, perché con due, soprattutto se una è pazza diventa difficile e ho sempre lasciato perdere. Questi ricordi mi hanno risvegliato la voglia di quell'intesa che avevo con lei e con Kim prima ancora quando li portavo fuori singolarmente e mi obbedivano come soldatini, ma soldatini felici di collaborare, in armonia.
Così ho iniziato a correre, e Djuma con me. Mi stava al fianco perfettamente, se rallentavo mi imitava, se mi fermavo non tirava, se acceleravo dicendole "dai" mi seguiva. Al mio "ferma" eccola lì immobile. Così ho tolto il guinzaglio, e lei era ancora più perfetta, sembrava davvero un border. Ignorava completamente i passanti, cani compresi (anche quelli che ringhiavano) questo perché lei, messa in obbedienza, è così, docilissima e addestrabile come pochi della sua rezza, almeno in obbedienza (poi negli attacchi ad es. non ce la vedrei mai, non morde nemmeno per gioco..).
Dopo essersi voltata un paio di volte per cercare il resto della banda che era rimasto indietro, al passo (con la petrina che si strozzava dalla paura di perderci povera), ha proseguito al mio fianco, e seguiva il mio dito, se le indicavo a destra andava a destra, ecc..
Insomma abbiamo fatto una corsa bellissima senza il guinzaglio, sapevo di poterlo fare e lei mi stava appiccicata, l'avrei comunque presa se necessario. Fantastica Djuma. Mi è venuto il pallino di ricominciare a correre col cane, come facevo con Kim. Non l'avevo più fatto da quando è arrivato il secondo cane per la difficoltà di gestirne due senza perdere il ritmo, ma mi mancava perché è splendido il rapporto che si rinforza con questo che è un semplice esercizio di obbedienza e che Djuma si è dimostata felice di compiere (glielo leggevo negli occhi, le accarezzavo il naso ogni tanto e lei era tutta felice).
Con Petra non so se ci riuscirei, proverò sicuramente, in ogni caso con due cani contemporaneamente non si riesce. Petra però è molto meno docile, più istintiva, più distratta. Senza il guinzaglio non potrei farcela di sicuro, con sì ma non in modo rilassato, non subito almeno, forse dopo tanto esercizio.

La domanda è: farà male a un cane displasico correre per mezz'ora circa sul terreno pianeggiante, a velocità moderata, ogni tanto? La muscolatura e la silhouette ne gioverebbero, ma l'anca?.... se qualcuno ha consigli... sentirò ovviamente anche il veterinario..
Mi piacerebbe ricominciare a correre, come facevo con Kim, però con la piccola Djuma.
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Old 26-06-2009, 15:03   #18
Bonfiglioli
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Non sapendo dove inserire un mio post, ho rispolverato questo sulla displasia.
Girando in un momento di breck i vari siti dei clc, in cui in alcuni ci sono scritte le cose più disparate sia sui cani che sugli "allevatori", ne ho incontrato uno che mi ha letteralmente fatto inca@@are....
MI AUGURO CHE CON LE MAGGIORI FONTI DI INFORMAZIONE CHE CI SONO ATTUALMENTE (non è più come 7/8 anni fa...), LE PERSONE NON "BEVANO" COME VERITA' CERTE EMERITE STR@@@ATE CHE SI TROVANO SCRITTE COME PUBBLICITA' PER COMMERCIARE CUCCIOLI DI CLC COME:

"Garantiamo inoltre cuccioli totalmente esenti da displasia all'anca, con pedigree d'eccellenza...."

....non ho parole!.....
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Alessandra
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