A prescindere dal fatto che il carattere ha una notevole componente genetica che risulta però percentualmente inferiore a quella ambientale (a seconda delle opinioni si va dal 20 al 40%, ma comunque c'è altrimenti non si potrebbe certo selezionare il carattere) basta dare un'occhiata al database di WD per alcune considerazioni.
Arrotondando per eccesso e prendendo per buono che siano censiti almeno in gran parte, I cani PDL sono quasi 600 (e aggiungendo "l'amico del lupo" che per la maggior parte sono di quella provenienza, i 600 si superano anche abbondantemente), gli arimminum e i colle del lupo meno di 200 cadauno (quindi un terzo).
I cosmo daniel un centinaio (un sesto dunque)
I miei una settantina scarsa (un nono circa).
Senza dunque entrare nel merito cinotecnico, è ovvio che la probabilità di cani da sistemare è più alta là dove ne vengono prodotti di più.
Ma a parte la semplice analisi, la domanda è: ma che ci frega da dove viene il cane da sistemare?
Credo che si debba poter valutare il cane e la situazione, capire se i padroni vogliono impegnarsi o se invece hanno ormai deciso e quindi cercare le persone idonee.
Questo mi pare quanto, il pedigree lasciamolo da parte no?
E' una questione di abito mentale, se si deve selezionare si fanno delle valutazioni, ma se si deve aiutare nella sistemazione di un cane se ne devono fare delle altre.
E non mescolare le due cose nè prendere ogni occasione per dare addosso a qualcuno. Io credo che un atteggiamento del genere sia infantile e davvero seccante...