Anch'io ho letto il libro che hai citato e spesso lo rileggo ancora, volentierissimo. Ogni volta mi entusiasmo come se lo leggessi per la prima volta, ed è una lettura che consiglio vivamente.
Io l'ho interpretato in questa maniera:
accettare il fatto che un cane è molto, molto diverso dall'uomo sia nei ragionamenti (che appunto nel cane sono molto meno complicati

) che nell'espressione dei suoi stati d'animo è fondamentale per non confondere certi suoi atteggiamenti e farlo vivere accanto a noi serenamente.
Senza per questo pensare che il cane è solo un animale e che pertanto non merita rispetto e attenzione.
Senza per questo pensare che gli uomini siano TUTTI orribili e senza sentimenti.