Discussione: Con Luna c'è Buio!
Visualizza un messaggio singolo
Vecchio 05-20-2009, 09:33 PM   #86
elisa
VIP Member
 
L'avatar di elisa
 
Registrato dal: Sep 2003
Messaggi: 6,610
predefinito

Comunque.. lasciando da parte l'evento assolutamente eccezionale e devastante (soprattutto perché per imbarazzo e altre ragioni non ho chiesto aiuto.. magari si sarebbe risolto meglio e prima) che mi è capitato in quegli anni e tornando alla normalità (perché c'erano anche sprazzi di normalità, non ero completamente andata, avevo persino amici, pseudo fidanzati, talvolta studio e talvolta lavoro ), il discorso mi fa tornare a quando pensavo all'educazione dei miei Collie, soprattutto di Kim dato che la gestione in tal caso era unicamente mia.. e dato che prima ero troppo immatura per ragionare seriamente su certe cose e Buck l'ho vissuto meno intensamente, presa com'ero dalla prima adolescenza e dalle prime uscite. Ebbene mi ricordo che sentivo varie campane e mi si diceva che io dovevo essere il capo, che non dovevo tollerare certi atteggiamenti in Kim, che non doveva permettersi di fare questo o quest'altro.. cose anche vere ma che vanno sempre rapportate al cane.. Kim era sensibilissimo e con la durezza ottenevo l'opposto... a volte serviva sgridarlo, altre era intuitivo che non sarebbe servito. E comunque quando presi Buck e anche Kim pensavo che volevo un cane fatto così, con un carattere così, ecc.. Ricordo che per i primi mesi non ho accettato molto Kim perché lo vedevo brutto e indipendente non era il Collie dei miei sogni (stessa cosa mi era capitata prima con Buck nel periodo in cui sembrano toponi). A volte ero crudele perché non mi sentivo al centro del suo mondo, e la stessa cosa accadeva prima con Buck. Anziché cambiare io e cercare di entrare in contatto profondo con loro me la prendevo perché erano cani stupidi, brutti, indipendenti, ecc.. Mi facevo le menate sull'aspetto fisico, e le orecchie che stavano prima troppo giù poi troppo su, e il cane che restava basso, e il colore sbiadito, e la coda corta arricciata, e quant'altro.. anziché cogliere la magia di quei momenti irripetibili.
Poi c'erano momenti in cui loro mi trascinavano nei giochi.. momenti passati insieme sdraiati nell'erba a coccolarci e scambiarci sguardi d'intesa, momenti in cui mi aprivano gli occhi, Loro.. perché da sola non sapevo farlo. E allora mi sorprendevano con la loro intelligenza e grande dolcezza. In questo modo mi entravano nell'anima, si insinuavano, e nonostante continuassi spesso a comportarmi in modo sbagliato, superficiale, e a vederli in modo futile per soddisfare una vanità anziché cogliere il grande dono che mi facevano amandomi, pian piano qualcosa in me cambiava. Me ne accorsi quando persi Buck.. ma non ancora del tutto, non ero pronta. Lo capii con Kim sul serio, dopo anni di rapporto in parte speciale e in parte sbagliato per colpa mia.. ma più speciale, per merito suo. Lo capii quando nel mio grave disagio psicologico pensai prima a lui che a me stessa.. lo feci in modo egoista scegliendo la via forse più facile, ma ai miei occhi era l'unica efficace.. affidarlo ad altri.. quando avrei fatto meglio forse a rivolgermi ad uno psicologo.. ma se arrivai a tanto era perché mi era entrato nell'anima e mio malgrado non riuscivo a sottovalutare il suo benessere che mi sembrava compromesso nella situazione in cui ero. Per dirla breve: non riuscivo a fregarmene, a dimenticarmelo in giardino, in fondo non ci voleva tanto, non faceva danni e non scappava nemmeno più.. eppure mi era impossibile. E affidarlo mi ha sbattuto in faccia quello che sottovalutavo, pensando fosse solo una menata delle mie.. un dolore immenso, perché la realtà era che lo amavo. Da quando è tornato a casa sono stata diversa con lui (per quanto rimpiango di non averlo portato sempre con me perché nei viaggi privilegiavo le lupastre, vuoi perché lui faticava a camminare, vuoi perché il posto per tre cani e il moroso in macchina non l'avevo, vuoi perché lo stesso moroso ha imparato grazie ai miei cani ad amare queste creature ma all'inizio erano fonte di incomprensioni, non se ne parlava di andare in vacanza con tre, vuoi perché soffriva molto il caldo e non lo si poteva lasciare in auto nemmeno per poco.. tutte cose rimediabili con un pò d'impegno in più. Comunque sia quando potevo lo portavo sempre con me, e forse certi viaggi lo avrebbero davvero solo stressato, anche se il senso di colpa di trascurarlo a favore delle altre mi restava. Ultimamente però non c'erano se e ma che mettessi davanti a lui, la paura di perderlo me lo faceva sentire come avrei dovuto sentirlo sempre e come sempre, in realtà, l'avevo sentito in diversi momenti fin dall'inizio (ma si sa che la società e la vita normale spesso non si conciliano bene coi nostri amici pelosi.. soprattutto avendone tre).
Grazie ai miei Collie con le lupastre non ho commesso grossi errori. Sono anni ormai che non ho nessuna conflittualità con i miei cani.. in parte è fortuna, sono cani obbedienti, ma oltre all'aspetto pratico di avere un cane che ti ascolta, c'è quello empatico e meraviglioso di aver imparato ad ascoltare lui.

Ultima modifica di elisa : 05-20-2009 a 10:18 PM
elisa jest offline   Rispondi quotando