Massimo io mi riferisco alle carcasse trovate e alla didascalia apposta sotto di esse in fase di rilievo (F1/MUTARA). Non è una terminologa che uso impropriamente. Anzi: ti dirò di più. La prima volta che mi sono imbattuto in questo stranissimo termine da "mostro di Locness" - che non dice nulla in termini etologici o scientifici - l'ho letta qui.
Gli ibridi si classificano in F1,F2, F3, etc. Le nuove terminologie sono opera dei buontemponi che però, come vedi, fanno danni (molti danni) a scapito dei cani.
Quanto a quello che hai scritto mi trovi in pieno disaccordo. Si tende a sottovalutare il
reato (lupa canadese) e farlo sembrare una cosa stuzzicante a fini commerciali.
Il fatto che la signora sia un'etologa crea un'ulteriore
aggravante. Cosa voleva sperimentare di tanto diverso rispetto a quello che già è stato fatto mille volte? "
"Radiare dall'albo please" - direbbe la comunità scientifica internazionale - specie se non c'è un progetto di interesse scientifico dietro supportato da Enti riconosciuti a livello internazionale.
L'amante del lupo - se fosse un
vero amante - non se lo sognerebbe mai un discorso del genere.
Quanto ale "castronerie" c'è poco da dire o da commentare: ci sono i verbali - altro che storie.
Carissima Bonfiglioli, il “perché” ed il “percome” del progetto l'ho espresso più volte, ma è stato giustamente respinto e rispedito al mittente dal Presidente di WolfEmergency.
Il progetto proponeva di chiudere gli allevamenti di CLC in Italia e istituire un Ente di Tutela che affidasse i cani per soli scopi utilitaristici (qualora la razza fosse adatta – cosa che escludo salvo rarissime eccezioni).
Al Ministero non conoscono il CLC e si affidano ai tecnici, i quali sono in larga parte animalisti (LAV, OIPA, LIDA, WOLFEMERGECNY, WWF, LIPU, etc). Se escludiamo l'Associazione che rappresento qui in Germania – WolfEmergency – il resto si fa un'idea generica e generalizzata anche se poi deve passare per concertazione dagli allevatori. Ma una volta arrivati a loro... i giochi sono fatti; ricordiamocelo.
Ci sono altri due problemi che vengono sottovalutati in merito al "mutara": il primo riguarda le predazioni su ovile da parte dei lupi (che compete al Ministero dell'ambiente e tutte le sue associazioni collegate – agricole e allevatoriali), ed il secondo di salute pubblica visto che molti CLC sono stati portato nei canili pubblici o definiti aggressivi (otto in un mese abbatuti in Provincia di Pistoia l'anno scorso).
Il sottovalutare queste due componenti, alimentando continuamente malintesi – o peggio ancora creando i “mutara” porterà inevitabilmente ad un punto di rottura, un punto limite, verso cui verranno prese misure.
Anastasia ha tirato fuori un post che è sintomatico, e che fotografa molto bene il problema che, ripeto, è fin troppo sottovalutato.
Ma credo che ci sia da riflettere su un punto fondamentale (ed è questo che ritengo si sia sottovalutato maggiormente): se cinque associazioni italiane si sono prese la briga di creare un progetto del genere, mirato e specifico sul CLC, significa che la razza è “sotto osservazione”non da parte del mondo cinofilo, ma dai Ministeri dell'ambiente e della Salute Pubblica – il che è decisamente peggio e più pericoloso.
Bruno