Gran figl de putt Member
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...sono altresì convinto che esistano basi genetiche, ovvero tipologie caratteriali, più predisposte di altre. Questa eterogeneità di tipo, peculiarità molto spiccata nel CLC, riscontrabile non solo a livello di popolazione ma nella cucciolata stessa fa sì che un cucciolo sia più predisposto in concomitanza di sfaverole ambiente rispetto ad un fratello ed una sorella. Già a 30gg si può vedere il soggetto più indipendente dai fratelli, quello che per primo cerca il contatto umano, quello più timido, quello più versatile, quello tendenzialmente più calmo ma più dispotico verso i fratelli e il cibo..arrivando ai 60gg queste personalità si affinano e prendono sempre più spessore caratterizzandosi una dall'altra. Nello Standard il CLC viene definito "Pieno di Temperamento". Per molti è una affermazione senza senso in quanto il temperamento è un parametro qualitativo, ovvero c'è il "temperamento aggressivo" ad esempio e tutti gli altri tipi che non è il luogo ne il momento di elencare. "Pieno di Temperamento" vuol dire semplicemente che nell'espressione del suo carattere il CLC è molto spiccato. In altre parole vuol dire che il CLC è un cane dalla spiccata personalità. Vuol dire che ogni soggetto fa veramente caso a sè, prodotto dall'innumerevole possibilità di combinazione tra basi genetiche diversissime (mancanza di vera e univoca selezione caratteriale) e diversissimi contesti di vita (appartamento, abbinata con 50m di giardino, tenuta, casa, bosco, padrone che lavora, padrone che non lavora, nucleo bipede molto ampio, amante dei boschi, patito delle mostre, pantofolaio, fighetto, tamarro, vecchino simpatico).
Chiarificatore più d'ogni altro del concetto sopra esposto è un esempio dell'esatto opposto: un bel cane da Caccia, risultato di univoca e serrata selezione presenterà escursioni caratteriali minimali rispetto al CLC, per buona parte della popolazione ci saranno condizioni di sviluppo e di ambiente molto simili...ecco che prevedere le reazioni e l'adattamento di un cane da caccia è molto semplice...per il CLC, soprattutto se non si conosce profondamente la razza (condizione in genere in cui tutti prendono il primo soggetto), è molto più arduo! Ecco che CLC di tipologia caratteriale X, nato in contesto Y, con padrone e contesto ambientale Z diventa la ricetta per un cane che soffra di questi problemi, ma non è certo chi prende il cucciolo che può prevedere ciò visto che già chi alleva e cresce il soggetto può solo fare delle supposizioni e, tentare di indirizzare un tipo di proprietario con un determinato contesto, a prendere un cucciolo con una personalità che si suppone più adatta...
mmm, mi sto perrdendo via, chiedo venia e torno in tema...dulcis in fundo, pur mirando con ribrezzo a comportamentalisti che fanno uso di psicofarmarci e castrazioni credo che le vicende del nostro dr House del 2 Agosto vadano prese, lette con rispetto e ne venga fatto tesoro anche in quello che per me è un triste epilogo. Guardiamoci dal dire dovevi fare così, devi fare colà, basta fare così..quello che vale per il mio cane, per il rapporto che ho con il mio cane, non necessariamente sarà valido e/o efficace per un altro. Si può solo fare tesoro di tutte le esperienze che vengono raccontate anche se il demone del "io avrei fatto meglio", chi più chi meno ma nessuno ne è immune, come nessuno è immune dal percepire un evento, una vicenda come questa secondo la propria emotività e punto di vista, per definizione sempre relativo...noterai caro Argonauta d'Ottobre che questi ultimi pensieri sono particolarmente a te rivolti! Qui non si nascondono le chiavi magiche per risolvere i problemi, ma un'enorme bagaglio di esperienze che, siano esse negative o positive, sono preziosissime in quanto ognuno può trarvi indicazioni, spunti, idee ed intuizioni per migliorare il proprio contesto che, mi s'impone ripeterlo, è un mondo a sè rispetto a tutti gli altri.
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