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Old 29-04-2010, 20:02   #1
elisa
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Originally Posted by Hayla View Post
Vi metto il link di queste museruole che vanno molto bene per i CLC diversamente da quelle che si trovano nei negozi

http://www.sofahund.at/maulkorb-auswahl1.html

Mi riferisco alla Lassie, e' molto utile come anti-boccone perche' chiusa sotto.
Sono leggere e poco ingombranti, per me ottime
Wow.. ma in effetti non dubitavo che cercando su internet si trovasse tutto se non si è del paleozoico come me (manca poco che mi produco il riscaldamento sfregando legno e pietre vabbè le mie sono artiginali mettiamola così ). La Lassie la prenderei subito, anche solo per il nome

Ottimo link!
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Old 04-05-2010, 09:26   #2
Ruggero
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IL NIRDA mi ha confermato di aver ricevuto, tramite Ministero, la segnalazione dei due casi di avvelenamento cani ALL'APPIO-CLAUDIO,

Sono in attesa di avere un ulteriore riscontro dall'IZS di Roma.
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Old 04-05-2010, 12:57   #3
Ruggero
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Old 04-05-2010, 13:06   #4
elisa
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BASTARDI INFAMI
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Old 04-05-2010, 13:27   #5
Sirius
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povera bestiola.... poveri esseri indifesi
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Old 04-05-2010, 13:33   #6
Earthlings
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25 marzo 2010
Bocconi avvelenati alle porte di Firenze



Il Nucleo Antiveleni della Polizia Provinciale di Firenze constata la morte per avvelenamento di un lupo (foto A. Quercioli)

Morti di cani, gatti e animali selvatici continuano a susseguirsi per il criminoso utilizzo di bocconi avvelenati. Anche se tutta la Provincia di Firenze è colpita, vi sono aree dove il fenomeno è particolarmente e tristemente diffuso.
Di particolare gravità il caso delle colline che da Firenze giungono all’Impruneta, dove anno dopo anno questa illecita e vergognosa pratica continua a mietere vittime in una zona, fra l’altro, che è densamente abitata e a due passi dai centri urbani. La denuncia è stata diffusa ieri a Firenze nel corso di una conferenza stampa promossa da WWF, LAV, Italia Nostra, Ceda.


I numeri
I numeri purtroppo parlano chiaro, tanto più che si riferiscono alla ‘punta dell’iceberg’ del fenomeno, cioè solo la piccola percentuale conosciuta dei casi accaduti. Negli ultimi 3 anni i dati noti alle Associazioni, derivanti sia dalla lista delle denunce giunte alla Polizia Provinciale di Firenze sia da notizie raccolte in loco da persone direttamente colpite, indicano come nel Comune di Impruneta e nelle sue immediate vicinanze, sul versante di queste colline che si porta verso Firenze, sono conosciuti almeno 20 casi di avvelenamenti (singoli o multipli, spesso mortali) e/o di ritrovamento di esche avvelenate.
Gli animali colpiti sono stati 15 cani, 1 gatto, 50 lepri, 1 volpe; in due casi sono state rinvenute esche avvelenate, fortunatamente rimosse prima che potessero espletare la loro macabra funzione. Altri animali, in particolare numerosi gatti, sono ‘spariti’ in modo molto sospetto.
Tali numeri siano solo una piccola percentuale di quanto in realtà succede, perché ovviamente nulla si sa delle morti degli animali selvatici e anche per quanto riguarda gli animali domestici non tutti i casi vengono denunciati.


Lupo avvelenato (foto A.Quercioli, Nucleo Antiveleni Polizia Provinciale di Firenze)


Le cause
Tanti dati e le sentenze di tribunali, oltre che l’intensificarsi degli avvelenamenti nei mesi primaverili o in quelli di fine estate (subito dopo e subito prima la stagione venatoria, in corrispondenza delle attività di ripopolamento di lepri e fagiani), le connessioni con istituti faunistico-venatori nonché il frequente recupero, durante le perquisizioni domiciliari, di trappole, tagliole, lacci, animali illecitamente abbattuti, armi e pallottole indicano la responsabilità di alcuni ambienti venatori nella diffusione di questo fenomeno criminoso.
Un fenomeno che anno dopo anno continua a portare ad una morte atroce un numero elevatissimo di animali domestici e selvatici. Come si sa, poi vi possono essere anche altre motivazioni alla base di questo triste fenomeno ma tutti i dati indicano come causa prevalente la persecuzione degli animali predatori operata da cacciatori laddove vengono effettuate attività di ripopolamento di fagiani e lepri per finalità di caccia. In particolare non va dimenticato che le leggi che disciplinano l’attività venatoria, soltanto dal 1977 prevedono il divieto di usare esche avvelenate fino ad allora consentite.


Le concause
Le concause sono l’indifferenza e la sottovalutazione nei confronti di questo crimine. Il fenomeno degli avvelenamenti continua perché ben poco si fa per contrastarlo. Le Istituzioni cosa fanno? Abbiamo solo pochi esempi di concreto impegno, come nel caso della Polizia Provinciale di Firenze che ha attivato un gruppo di lavoro specifico sul problema, cosa che ha permesso l’individuazione in numerosi casi dei responsabili degli avvelenamenti.
Salvo questa rara situazione di eccellenza, in questi anni si è parlato di questo problema solo grazie a cittadini e a Associazioni che hanno voluto denunciare questo crimine nascosto e lavorare per contrastarlo. La stessa legge regionale su questo tema ormai nel 2001, resta in gran parte inapplicata.
Dov’è la lista delle sostanze più usate dagli avvelenatori da sottoporre a restrizioni e controlli nel commercio? Dove sono le iniziative dei Comuni sulla messa in sicurezza delle aree colpite con tabellazione di pericolo e azioni di bonifica? Dove sono le attività di sensibilizzazione e messa a conoscenza della cittadinanza su questo pericolo che purtroppo ogni giorno è accanto a noi? Dove sono, salvo casi particolari e purtroppo limitati, concreti impegni da parte delle Forze dell’Ordine per contrastare efficacemente questo crimine? Dove sono azioni di ‘dissuasione’ del fenomeno andando ad incidere su quelle che sono le cause di questo fenomeno (in primis i legami che in molti casi si evidenziano con l’attività venatoria)?
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Old 04-05-2010, 13:58   #7
Earthlings
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Nel milanese oltre 2.000 cani avvelenati in 3 anni

Ma nel milanese la colpa non è di bocconi killer gettati volontariamente ma delle derattizzazione in atto nei parchi e negli spazi pubblici





Sono stati almeno 2.000 i cani vittime dei bocconi killer negli ultimi tre anni in provincia di Milano, di questi circa un terzo ha trovato una morte atroce.

Il dato accertato dalle diverse segnalazioni ricevute in questi anni dal servizio dello sportello animali di Aidaa, associazione italiana in difesa di animali e ambiente, riguarda prevalentemente i paesi della provincia di Milano.

Il fenomeno, spiega l'associazione, è molto meno diffuso in città anche se nel corso degli anni non sono mancate le segnalazioni per avvelenamento di cani da esche killer sia nella zona dei giardini di Piazzale delle Bande Nere, sia in alcuni parchi cittadini che in zona Forlanini.

Due i fattori principali all'origine di questi avvelenamenti. Il primo fattore è legato alle derattizzazioni primaverili che sono in corso in queste settimane: in aiuole e spazi pubblici vengono sparsi i bocconi derattizzanti contenti veleni altamente tossici, ma le operazioni spesso non sono ben pubblicizzate. Vi sono poi gli avvelenamenti selettivi ad opera di chi butta appositamente i bocconi killer, ma nella provincia di Milano, spiega l'Aidaa, i casi di questi avvelenamenti selettivi sono in misura molto inferiore rispetto al resto d'Italia.

A differenza delle regioni del sud Italia, (ma anche di Veneto e Toscana ed in piccola parte le provincie di Brescia e Bergamo) nel capoluogo lombardo gli avvelenamenti non sono da imputare prevalentemente ai bocconi killer sparsi in altre realtà per uccidere i branchi di cani randagi, ma ad essere responsabili degli avvelenamenti, e in molti casi della morte dei cani, sono le esche topicide usate per la derattizzazione di parchi e di spazi pubblici.

http://milano.virgilio.it/primopiano...vvelenati.html
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