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Varie Tutto ciò che è connesso con il clc

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Old 16-09-2010, 16:14   #1
valentina
e la zecca Misha
 
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ricordo un intervento ad uno spettacolo tenuto da beppe grillo, all'entrata distribuirono questo elenco:

lista di alimenti contaminati (istituto di ricerca scientifico nanopatologie),

Pandoro Motta: Alluminio, Argento
Salatini Tiny Rold Gold (USA): Ferro, Cromo, Nichel (cioè acciaio), Alluminio
Biscotti Offelle Bistefani: Osmio, Ferro, Zinco, Zirconio, Silicio-Titanio
Biscotti Galletti Barilla: Titanio, Ferro, Tungsteno
Macine Barilla: Titanio
Granetti Barilla: Ferro, Cromo
Nastrine Barilla: Ferro
Bauletto Coop: Ferro, Cromo
Plum cake allo yogurt Giorietto Biscotti: Ferro. Cromo
Ringo Pavesi: Ferro, Cromo, Silicio, Alluminio, Titanio
Pane carasau (I Granai di Qui Sardegna): Ferro, Cromo
Pane ciabatta Esselunga: Piombo, Bismuto, Alluminio
Pane morbido a fette Barilla: Piombo, Bismuto, Alluminio
Paneangeli Cameo: Alluminio, Silicio
Pane Panem: Ferro, Nichel, Cobalto, Alluminio, Piombo, Bismuto, Manganese
Cornetto Sanson (cialda): Ferro, Cromo e Nichel (cioè acciaio)
Biscotto Marachella Sanson: Silicio, Ferro
Omogeneizzato Manzo Plasmon: Silicio, Alluminio
Omogeneizzato Vitello e Prosciutto Plasmon: Ferro, Solfato di Bario, Stronzio, Ferro-Cromo, Titanio
Cacao in polvere Lindt: Ferro, Cromo, Nichel
Tortellini Fini: Ferro, Cromo
Hamburger McDonald’s: Argento
Mozzarella Granarolo: Ferro, Cromo, Nichel
Chewing gum Daygum Microtech Perfetti: Silicio (cioè vetro)
Integratore Formula 1 (pasto sostitutivo) Herbalife: Ferro, Titanio
Integratore Formula 2 Herbalife: Ferro, Cromo

I metalli elencati sono tutti sotto forma di particelle nano e micro-metriche (nano = dal miliardesimo al decimilionesimo di metro, micro = dal milionesimo al centomillesimo di metro).
Per particelle si intendono “sassolini” composti da una grande quantità di atomi, e questi sassolini non sono utilizzabili dall’organismo che non è in grado di ricavarne gli elementi (oligoelementi) necessari per il metabolismo.
È fondamentale sapere che le particelle in questione non sono biodegradabili e non sono biocompatibili. Come tali non sono utilizzabili e sono patogeniche.
I metalli, una volta ingurgitati, vanno tranquillamente dall’apparato digerente al sangue, dal quale sono portati dappertutto.
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Valentina & MISHA & ARES
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Old 16-09-2010, 16:19   #2
valentina
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è vero... dovrei non scrivere più, ma è colpa di margareta!

è che lo considero un argomento importantissimo, sia perchè SIAMO CIO' CHE MANGIAMO, sia per quello che ho scritto prima e cioèHCE SIAMO NOI A FARE LA DIFFERENZA, anche se piccola ed insignificante SIAMO NOI

ed è con queste convinzioni che negli ultimi anni ho cercato di interessarmi di più, di approfondire.... un tempo leggevo ed ero abbonata alla rivista ALTROCONSUMO e da lì ho iniziato a capire quanto sia importante leggere e capire le etichette e non comperare ad occhi chiusi, ne per noi nè per i nostri amici quadrupedi

ammetto che sono "un pochetto" esagerata, alle volte vado in delirio ....
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Old 16-09-2010, 16:24   #3
FraFairy
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Originally Posted by valentina View Post
è vero... dovrei non scrivere più, ma è colpa di margareta!

è che lo considero un argomento importantissimo, sia perchè SIAMO CIO' CHE MANGIAMO, sia per quello che ho scritto prima e cioèHCE SIAMO NOI A FARE LA DIFFERENZA, anche se piccola ed insignificante SIAMO NOI

ed è con queste convinzioni che negli ultimi anni ho cercato di interessarmi di più, di approfondire.... un tempo leggevo ed ero abbanata alla rivista ALTROCONSUMO e da lì ho iniziato a capire quanto sia importante leggere e capire le etichette e non comperare ad occhi chiusi, ne per noi nè per i nostri amici quadrupedi

ammetto che sono "un pochetto" esagerata, alle volte vado in delirio ....
No tranquilla, io tanto posso leggermi con calma tutto e da casa, anzi più mandi e più ne sappiamo anche noi, solo mi immagino tu e agostino quando dovete andare a fare la spesa, io mi metterei davanti l'ingresso del super mercato e mi darei fuoco, almeno soffrirei di meno...
Ti parlo da uomo che non è molto avezzo a controllare le varie etichette.
Anche se da un pò di tempo ho dovuto iniziare, sopratutto da quando lo gnomo mangia crudo...controllo tutto, cosa che non ho mai fatto per me.
Ma che forse dovrei iniziare.
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Old 16-09-2010, 16:30   #4
ElisaP
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Credimi Fra, non è poi così complicato.
Ovviamente è meno comodo che prendere e cacciare nel carrello, ma in fondo è roba che mangiamo e ci mettiamo sulla pelle. Dovremmo dedicarci un minimo di attenzione.
E' grazie alla pigrizia diffusa e alla scarsa voglia di prendere coscienza di questo che i cosmetici e molti cibi sono PIENI di robaccia.
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Old 16-09-2010, 16:36   #5
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Concordo a pieno con te Eli, molte volte non è tanto la pigrizia, ma il poco tempo, e per far presto si butta dentro il carrello quello che ti serve ma dove viene più comodo prenderlo, senza badare a nulla.
Almeno per lui, mi soffermo a leggermi tutte le etichette prima di prendere carne, frattaglie o quello che serve.
Ecco per lui ci perdo tempo.

Vale, non piangere, pensa al tuo povero agostino, se ancora non si è cosparso di benzina e dato alle fiamme, è solo perchè lui è un uomo dal cuore grande e generoso che pensa al prossimo come a se stesso e sa che se si dovesse dar fuoco tu, poi, vallo a trovare uno che ti prende e ti porta a fare la spesa.
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Last edited by FraFairy; 16-09-2010 at 16:43.
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Old 16-09-2010, 17:17   #6
valentina
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Scritto da Gloria Mastrantonio


Sono stati presentati Venerdì 18 Giugno 2010, a Roma i risultati del dossier annuale di Legambiente “Pesticidi nel Piatto 2010” (elaborato sulla base dei dati ufficiali forniti da Arpa, Asl e laboratori zooprofilattici) dalla quale emerge una situazione per nulla incoraggiante sul fronte della sicurezza di ciò che mangiamo. Rispetto ai dati già di per sé allarmanti dello scorso anno, è stata riscontrata una maggiore presenza, (3% in più), di residui di fitofarmaci nei prodotti ortofrutticoli e derivati commercializzati in Italia. Secondo quanto stilato dal rapporto, solo il 50% della frutta italiana risulta incontaminata mentre a 32 anni dalla messa al bando ricompaiono tracce di DDT in un campione di insalata analizzato in Friuli.

Rispetto al 2009 con una stima dell’83%, tra le verdure quest’anno solo il 76,4% risulta essere senza residui in quanto il 22, 3% è risultato contaminato da uno (15,8% 2009) o più residui (6,5%, erano il 3,5% nel 2009).

Scende la percentuale anche tra i prodotti derivati quali miele, pane, vino ecc. di cui solo il 77,7% si è confermato regolare e senza residui (erano l’80,5% nel 2009); il 10,3% è regolare con un residuo e il 9,3% contiene più di un residuo contemporaneamente. Il 2,7% risulta invece addirittura irregolare (39 campioni su 1435) segnalando una novità rispetto agli anni precedenti, quando la percentuale era pari a zero.

Tutto questo nonostante quest’anno siano stati fatti enormi sforzi per ridurre l’uso della chimica di sintesi in agricoltura.

Dall’elaborazione dei dati raccolti quest’anno, sono emersi casi particolari di prodotti “multi contaminati”, tra i quali:

un campione d’uva bianca analizzato in Sicilia contenente 9 diversi residui di pesticidi (Clorpirifos, Clorpirifos-metile, Cyprodinil, Dimetomorf, Fenhexamid, Fludioxonil, Miclobutanil, Penconazolo, Tiabendazolo);
un campione di pere analizzato in Campania con 5 diversi residui chimici (clorpirifos, boscalid, etossichina, captan di fenilammina, clozolinate);
un campione di vino analizzato in Friuli Venezia Giulia con 6 diversi residui chimici (dimetomorf, boscalid, pyrimetanil, fenexamid, metalaxil, iprovalicarb).
Le maggiori criticità ovviamente si sono riscontrate nei casi in cui sono stati analizzati più campioni come ad esempio in Emilia Romagna su un campione totale di 1667 alimenti, sono emerse ben 30 irregolarità. Tra i risultati da segnalare merita sicuramente attenzione quello dei 5 campioni di pane fuori legge analizzati in Piemonte e quello dell’insalata con tracce di DDT analizzato in Friuli Venezia Giulia, dove si registrano anche tre campioni di vino contaminati da Procimidone.

Per l’agricoltura biologica invece non si è potuta portare avanti una valutazione obiettiva dato lo scarso numero di analisi ai prodotti pervenute (solo 466 campioni di frutta e verdura).

Le uniche documentazioni stilate dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS), riportano dati della situazione relativa agli alimenti di origine animale:

l’Emilia Romagna segnala un’irregolarità relativa ad un campione di muscolo di tacchino (su 7 totali) con tracce di Policlorobifenili (PCB).

Lazio e Toscana segnalano l’irregolarità dell’11,1% dei campioni di coniglio, l’1,8% di campioni di latte vaccino, lo 0,7% di campioni di latte bufalino, l’1,8% di latte ovicaprino, il 18,8% di latte fresco.

In Lombardia, il 3,7% dei campioni di latte bovino, il 2,4% di uova di gallina e lo 0,8% di campioni di muscolo bovino risultano non conformi per la presenza di diossine e dl-PCB (PCB diossina-simili),

- in Puglia le irregolarità riguardano un campione di latte bovino ed uno di latte ovino su un totale di 120 analizzati. Anche in questo caso è stata rilevata la presenza di diossine e PCB diossina-simili
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Valentina & MISHA & ARES
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Old 16-09-2010, 17:18   #7
oxy
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Ragazzi... non vorrei fare quello che rompe le uova nel paniere, però occhio a prendere troppo per "oro colato" quello che si legge in giro riguardo al bio (e immagino anche al cruelty free), perchè a meno che non ci sia la certificazione del padreterno non si può essere mai sicuri di nulla.
Questa famosa lista Grillo... immagino che per stilarla si siano presi la briga di esaminare tutte le centinaia di migliaia di alimenti in circolazione, altrimenti come documento informativo per me ha un valore pari a zero, in quanto produce solo un pseudo-danno (da parte di chi la osserva) a quelle specifiche aziende e nulla si sa di tutte le altre migliaia di prodotti in circolazione, che magari potrebbero essere anche peggio...

Io mi occupo di informatica, programmazione nell'ambito gestionale e logistico, (non posso sbilanciarmi oltre) e vi posso garantire che un mio collega è stato testimone diretto della trasformazione di una partita da normale a bio semplicemente perchè il cliente voleva il bio e il fornitore non aveva la merce... via un'etichetta et voilà...
Etichette e tracciabilità possono essere una grossa fregatura, sabbia negli occhi che aumentano i costi di gestione e di conseguenza il prezzo finale...

Scusate per questo messaggio un po controcorrente, ma io per natura diffido sempre moltissimo degli "estremismi", in qualsiasi senso essi siano...
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Fabrizio & Oxy
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Old 16-09-2010, 17:24   #8
valentina
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hai ragione però da qualche parte bisogna iniziare....
la cosa migliore sarebbe acquistare da fornitori conosciuti
e - in parte - la mia regione mi aiuta in questo visto che ci sono molte aziende piccole che producono con semplicità

fabrizio, ma tu non hai l'orto? ecco, prima cliente!
quando mi spedisci la rrrroba?
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Valentina & MISHA & ARES
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Old 16-09-2010, 17:37   #9
valentina
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lo avete visto il film SUPER SIZE ME?

http://it.wikipedia.org/wiki/Super_Size_Me

io dopo averlo visto ho giurato che non mangerò mai più da Mc Donalds!!!!! Dentro di me lo sapevo che andare a strafognarsi di panozzi e patatine fritte non facesse moooolto bene, ma la gola (peccato terribile) nascondeva al raziocigno la cosa, soffocandola in "bhè, dai, per una volta...." Ammetto che nei viaggi fatti da giovanissima, quelli in cui si parte "DA SOLE" per città sognate da tempo disperse qua e là per l'Europa con uno zaino da 55 litri sulle spalle (carico solo di emozioni, sogni e tanta voglia di curiosare), MC D., Burger King, etc. erano gli unici posti in cui potevo permettermi di entrare senza vanificare l'intero budget della vacanza ..... uscendo peraltro con la pancia piena.... Credo di aver mangiato almeno 8 volte in 10 giorni da Burger King , teneva aperto 24h/24 campeggiando l'insegna con luci intermittenti..... una "figata"

il film faceva vedere quanti fast food ci sono solo nell'area di Manhattan, vi giuro mi è caduto il mento a terra, non ci credevo...... S B A L O R D I T I V O !!!! in modo molto brillante e deciso parlava del problema dell'obesità, delle lobby, dello stato e delle politiche alimentari seguite nelle scuole, dei raffronti con le porzioni vendute in USA e nelle altre parti del mondo, dei vari apporti calorici ..... insomma di tutto quello che vi può venire in mente correlato all'industria del fast food.

e c'è n'è un altro di fil bello da vedere FAST FOOD NATION

http://www.mymovies.it/dizionario/re...e.asp?id=44276
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Valentina & MISHA & ARES
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Old 16-09-2010, 17:53   #10
oxy
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Originally Posted by valentina View Post
hai ragione però da qualche parte bisogna iniziare...
Hai ragione, ma sii realistica... questo discorso allo stato attuale non è assolutamente esportabile su larga scala (perchè è questo che servirebbe per riuscire a cambiare qualche cosa), pertanto serve soltanto a "lavarsi" la coscienza...
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Fabrizio & Oxy
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Old 16-09-2010, 16:31   #11
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e mi darei fuoco, almeno soffrirei di meno...
ho le lacrime agli occhi, oddio ho pure il mal di pancia
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Valentina & MISHA & ARES
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