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| Off topic Su tutto e su niente - un modo di passare il tempo in buona compagnia... |
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#1 |
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Senior Member
Join Date: Jan 2010
Location: Arezzo
Posts: 1,142
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Guarda, ci dovevano essere oggi in expo anche Arian (papà di Spettro), Eris (la sorellina), Kael (lo zio di 6 mesi), Yorek e era già arrivata su anche mamma Siria!!
I primi sono stati avvisati prima di partire, Lucia e Luigina appena arrivate su sono state avvisate dagli espositori che andavano via, hanno rimesso Siriotti in auto e sono andate a casa a cambiarsi i vestiti e le scarpe... sarebbe stata una strage!! C'erano tipo 26 cecoslovacchi iscritti, più tutte le altre razze... chi l'ha fatto l'ha fatto apposta e io spero che se la magni e la inali lui quella roba! |
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#2 |
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Junior Member
Join Date: Dec 2008
Posts: 331
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Enna: ecatombe randagi
Decine di cani avvelenati e sul territorio i volontari quasi sempre abbandonati dalle Istituzioni. di Marcella Porpora | 07 gennaio 2011 ![]() GEAPRESS – Quasi un muro di gomma, costruito sui cadaveri di cani morti avvelenati. Alla fine, però, qualcuno istituzionalmente preposto al compito si trova ma nel frattempo i cani sono morti, a decine. Anzi, non è peraltro detto che il tutto sia concluso. Secondo i volontari occorsi, potremmo essere solo all’inizio. L’ultimo episodio ieri. I volontari della LIDA e della LAV di Enna, vengono nuovamente allertati. Ad essere recuperati, e per fortuna salvati, sono tre cuccioli (nella foto) con un principio di avvelenamento. La corsa del veterinario e la somministrazione delle terapie necessarie ed i piccoli cani, ora, sono fuori pericolo. Tre giorni addietro un cane adulto ed un cucciolo erano invece morti nei pressi di Pergusa. Siamo ad Enna nuova, alle falde della montagna sul cui cucuzzolo si trova arroccato il capoluogo di provincia più alto d’Italia. Qualcuno aveva detto ai volontari che per fare intervenire l’ASL veterinaria bisognava presentare una denuncia ai Vigili Urbani. L’avvelenamento era però già compiuto ma in questo caso, almeno, i Vigili Urbani sono intervenuti chiamando pure il Veterinario di turno. Partono i sopralluoghi ed infine si trovano le polpette avvelenate sparse in terra. I volontari, comunque, fanno l’esposto alla Polizia Municipale, scrivono del libero arbitrio di qualche abitante dei luoghi che ha imposto una sorta di legge personale secondo la quale è vietato dare da mangiare ai randagi. E dire che nei giorni antecedenti si era riusciti a fare adottare ben 15 cani. Niente da fare, la mannaia dell’avvelenatore distrugge, ancora una volta, la vita dei cani. Per i volontari c’è la quasi certezza di essere solo all’inizio. Del resto, poche ore dopo, tocca ai tre cuccioli per fortuna salvati. Pochi giorni prima era andata, invece, di scena Piazza Armerina, sempre nell’ennese. Anche in questo caso si è trattato dell’ultimo di una serie di interventi messi in campo fin dal 13 dicembre scorso nel quartiere Casalotto. Quattro cani, allora, erano morti tra terribili convulsioni. E dire che i volontari di LIDA e LAV inviano una segnalazione ai Vigili Urbani, ricordano l’ Ordinanza ministeriale che impone al Sindaco di intervenire. Dovrebbe avviare gli accertamenti, predisporre la tabellazione (utile, nel caso di avvelenamento dei luoghi, non solo alla difesa dei cani ma anche a quella degli uomini) nonché ordinare la bonifica dell’area. Niente. E i cani, infatti, continuano a morire. Il risultato? Scompaiono una ventina di cani, di cui tredici accuditi dalla persona che per prima lancia l’allarme. I cani, a poco a poco, vengono trovati. Anzi: a poco a poco si viene a sapere che il camion della nettezza urbana li ha trovati morti e se li è portati via. Ma come? Non sarebbero, ex legge, rifiuti speciali? Dovrebbero poi essere sottoposti all’esame autoptico ed in ogni caso, anche per l’Ordinanza sopra richiamata, dovrebbe essere avvisato il Sindaco. Passano i giorni e si capisce che la nettezza urbana non li ha raccolti tutti. Li ha trovati il Sindaco? E’ finalmente intervenuto? No, i cani vengono trovati dove erano morti. Fuori da occhi indiscreti. Qualcuno, però, non verrà mai trovato. Tra questi una cagna che aveva da poco partorito sette cuccioli. Il tutto nei pressi del centro disabili e della scuola materna, poi cosparsa di cani morti e chissà cos’altro. I volontari si stanno dando da fare per l’adozione dei cuccioli, ma la preoccupazione è che anche per Piazza Armerina sia solo l’inizio. Del resto anche l’esposto al Prefetto, non sembra aver sortito alcun effetto.Per l’adozione dei cuccioli orfanelli GeaPress mette a disposizione la mail [email protected] fonte Piazza Armerina (EN): hanno ammazzato tutti i cani di redazione | 24 maggio 2011 ![]() GEAPRESS – Viene da chiedersi a cosa servirà riaprire ora il servizio sterilizzazioni dei cani randagi a Piazza Armerina (EN). Dopo la sospensione, nel paese dell’ennese famoso per la villa romana ma anche per il criticato Palio dei Normanni, di cani randagi non ce ne sono quasi più. I volontari camminano ormai con le siringhe piene di acqua e sale oppure di acqua ossigenata per spararla in bocca ai cani avvelenati. Questo nella speranza che vomitino ciò che hanno ingerito. “Da Pasqua ad oggi non meno di trenta cani, ma ormai abbiamo perso conto – dice a GeaPress Lorena Sauli referente provinciale LAV Enna. “Ce li hanno ammazzati tutti” grida disperata. La LAV ennese ha coinvolto Prefetto e Comune, ma secondo i volontari, poco o nulla è stato fatto. Il Sindaco non sono riusciti ad incontrarlo, mentre a proposito del rispetto dell’Ordinanza ministeriale sull’uso dei veleni, solo da pochi giorni in qualche via del paese sono apparsi dei cartelli che annunciano il divieto d’uso dei veleni. Niente bonifica, secondo Lorena Sauli, e nessun annuncio sulla pericolosità di quanto avvenuto. “Scriveremo all’Assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo e al Sottosegretario alla Salute, Francesca Martini – continua Lorena Sauli – Non è possibile che si compia uno sterminio di animali di queste proporzioni e non ci sia un intervento forte da parte delle Istituzioni.” E non è neanche la prima volta. Anzi…Già lo scorso gennaio vi era stata una prima moria di cani a causa dello spargimento di bocconi avvelenati (vedi articolo GeaPress), ma questa volta si tratta di un avvelenamento sistematico e che coinvolge la totalità degli animali randagi. I volontari hanno trovato anche dei sacchetti pieni di frattaglie, probabilmente avvelenati. Erano stati disposti in posti molto particolari, per essere solo una casualità. Sono stati inviati al Laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico di Caltanissetta, assieme ai corpi di due cani. Si vedrà. Intanto una o più persone hanno sistematicamente avvelenato i cani di Piazza Armerina. Erano in buona parte sterilizzati ma qualcuno, evidentemente, non li ha voluti. Pazzo avvelenatore o sistematica eliminazione? Tanto storie, tristi e disperate. Rocco il cagnetto che scodinzolava a tutti, è finito nel … lavello del veterinario. C’era poi Liquirizia. Abbandonata nella Sicilia dove, pur con alcuni lodevoli sforzi, l’anagrafe canina rimane un optional. Liquirizia è stata avvelenata una prima volta e poi una seconda. Non ha retto. Cani che muoiono con bavazioni e tremende convulsioni. Basta poco, i veleni si comprano negli stessi banchi attigui a quelli alimentari. Bastano pochi euro ed il principio attivo è sempre lo stesso. Purtroppo Piazza Armerina non è l’eccezione, almeno per il fenomeno degli avvelenamenti. Avvengono all’ordine del giorno in tutta Italia, ma qui hanno deciso di eliminarli tutti e ci sono quasi riusciti. Ne rimangono pochissimi, molto meno di dieci. Sono monitorati continuamente e sicuramente, dove stanno, l’avvelenatore ha avuto qualche problema ad intervenire. Eppure deve esserci qualcuno che sa. Qualcuno che dentro le mura domestiche ha visto strani preparativi di carne e polverina. Oppure un macellaio insospettito per la richiesta di frattaglie. L’invito che rivolgono i volontari è di comunicare il tutto alle Forze dell’Ordine. Il veleno, è bene ricordarlo, non è pericoloso solo per gli animali. Proprio il tipo di veleno che si sospetta sia stato utilizzato, può essere assimilato anche per contatto casuale. Basta la mano di un bambino che viene portata in bocca. E’ già successo. A Roma, in un giardino pubblico, i cani sono morti ed un ignaro bambino è finito al pronto soccorso. fonte video - attenzione ! immagini forti
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http://fotografandolavitablog.blogsp...ai-potuto.html Il grande silenzio dei cani ci consola delle futili parole degli uomini. Chaumont Silence is the most perfect expression of scorn. G.B.Shaw |
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#3 |
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e la zecca Misha
Join Date: Feb 2006
Location: Trento
Posts: 9,262
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non ce la faccio a guardare.....
ovviamente spero davvero che ci sia una presa di posizione da parte delle istituzioni forte e che gli autori sia a rimini che ad enna vengano presi chissà perchè, ma spero ancora che ci sia giustizia |
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#4 |
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VIP Member
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No il video non ce lo guardiamo. Però in molte città del sud ci sono situazioni quasi insostenibili, con branchi di randagi allo sbando...se lo Stato è assente è fisiologico che qualcuno con molti pochi scrupoli decida di far da se.
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Susanna & Gianluca & Andrea & Navarre & Isabeau & Brandimarte & Anastasia & Lana Last Navarre & Beau Isabeau
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#5 |
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e la zecca Misha
Join Date: Feb 2006
Location: Trento
Posts: 9,262
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MALTA COMMOSSA PER LA SUA STORIA. IN MIGLIAIA ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO LE CRUDELTÀ Star non ce l'ha fatta: morta la cagnolina che era riuscita a riemergere dalla tomba
Colpita con 40 pallini e sepolta ancora viva, era stata salvata. Ma un'infiammazione al pancreas è stata fatale Star non ce l’ha fatta: trovata vicino a Birzebbuga (Malta) con 40 pallini nel cranio, gli arti e il muso legati e sepolta ancora viva da uno sconosciuto era riuscita a riemergere dalla sua tomba e, dopo un intervento chirurgico per la rimozione dei pallini di piombo, sembrava essere sulla via della ripresa. Ma alla fine non ce l’ha fatta ed è spirata in seguito a una grave infiammazione al pancreas, come racconta il Times of Malta. La cagnolina ha smesso di vivere poche ore dopo la «March against animal cruelty» organizzata a Malta da Fleur Cilia Buckett per inasprire le pene verso chi abusa degli animali e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento. L’iniziativa aveva raccolto circa duemila adesioni ed era partita proprio dalla storia della cagnolina meticcia, divenuta suo malgrado simbolo di un’umanità sbagliata che non vuole capire che dietro gli animali c’è un’anima e continua a seminare orrori e sofferenze gratuite tra tante povere bestiole. Affidata alle amorevoli cure del St. Francis Animal Welfare Center dopo la rimozione dei 40 pallini dal cranio sembrava essersi ripresa. Un gruppo Facebook chiamato «Star: the dog who lived» ha già raccolto 54.514 fans (cifra in continua crescita) e una straordinaria dimostrazione ha appena gridato al mondo che un anno di reclusione o 46.500 euro (queste le pene previste dalla legge maltese per i reati contro gli animali) non sono sufficienti per l’artefice di un tale orrore. C’è anche una taglia su quello sconosciuto che si è accanito con atrocità contro Star e che, come ha sottolineato il veterinario, era chiaramente intenzionato (se ci fosse bisogno di specificarlo) ad abbattere la bestiola, anche per la distanza ravvicinata dei colpi che esclude un evento accidentale. Così è stata ritrovata... CRONACA DI UN’ATROCITA’ - Quaranta colpi alla testa con una pistola ad aria compressa, le quattro zampe legate e poi la sepoltura viva. Eppure la cagnolina aveva resistito, arrancando verso un’uscita, con la testa che spuntava e quegli occhi tristi che si chiedevano come mai un essere umano le aveva fatto questo. La piccola quattrozampe è stata trovata da un impiegato di un centro per l’assistenza degli animali che, sotto una tavola di legno e un tronco d’albero, aveva sentito dei gemiti sospetti. Era stata chiamata Star dai suoi soccorritori e aveva già un esercito di potenziali padroni, disposti ad accoglierla nelle proprie famiglie e a riscattarla da quella storia assurda quanto crudele. «Stop animal cruelty» hanno gridato i duemila attivisti alla manifestazione, mentre Star stava iniziando a morire e la popolare cantante maltese Shauna Vassallo cantava Fejn, sentito omaggio canoro che parla della crudeltà contro gli animali. |
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