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Off topic Su tutto e su niente - un modo di passare il tempo in buona compagnia... |
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#1 |
e la zecca Misha
Join Date: Feb 2006
Location: Trento
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#2 | |
Ho 2 clc, uno deficiente
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#3 | |
Junior Member
Join Date: Dec 2008
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http://fotografandolavitablog.blogsp...ai-potuto.html Il grande silenzio dei cani ci consola delle futili parole degli uomini. Chaumont Silence is the most perfect expression of scorn. G.B.Shaw |
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#4 |
Member
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Fabrizio & Oxy ![]() |
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#5 |
WEREWOLF
Join Date: Oct 2008
Location: Pesaro e Urbino
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#7 |
Ho 2 clc, uno deficiente
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Dico solo figli di pu..ana...
Spero di cuore che i loro stipendi li usino per curarsi da ogni male che si meritano... Negli stati uniti tutto si può, basta pensare che come psicologo hanno cesar milan...e la loro educazione cinofila fà veramente pena... Basta pensare che per i loro standar caratteriali, un cane che ringhia perchè gli mettono le mani nella ciotola mentre mangia è da considerare pericoloso, se non da abbattere, invece di educarlo...
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![]() della nostra impervia Foresta. Last edited by FraFairy; 04-08-2011 at 08:39. |
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#8 |
Junior Member
Join Date: Dec 2008
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23/08/2011
Accattoni e cani con zampe mozzate: allarme a Bolzano BOLZANO-17 agosto.Nelle ultime settimane a Bolzano sono stati notati almeno tre accattoni (sembra dell'est) tentare di impietosire i passanti per chiedere l’elemosina tenendo accanto a sè un cagnolino con una zampa anteriore mozzata,per tentare di ottenere più facilmente dei soldi. E si tratterebbero di cagnolini diversi,cosi sono nati i primi sospetti.L’accattonaggio è stato regolamentato ma è ammesso per scelta politica della giunta comunale. Un gruppo di cittadini ha chiesto l’intervento dei vigili urbani e ora sperano che il sindaco Spagnolli dia mandato ai vigili urbani di effettuare degli accertamenti veterinari sui cagnolini con zampe mozzate di cui si accompagnano alcuni accattoni. Per meglio colpire la sensibilità dei bolzanini alcuni mendicanti avrebbero deciso di far mozzare una zampa al proprio cagnolino che poi verrebbe messo in bella mostra al momento della richiesta di qualche spicciolo ai passanti. Della vicenda dovrebbe essere interessata nelle prossime ore anche la Lav che ha già chiesto in generale un intervento delle autorità competenti per vietare l’utilizzo di animali (non menomati) per cercare di ottenere più generosità da parte dei passanti. Se dovesse risultare che le menomazioni sono tali da ritenere che possano essere state inferte volontariamente agli animali (e dunque non sono conseguenza di incidenti) il primo cittadino dovrebbe prendere carta e penna e segnalare la vicenda alla Procura della Repubblica. La legge parla chiaro: «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi ad un anno o con la multa da 3 mila a 15 mila euro». fonte
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#9 |
Ho 2 clc, uno deficiente
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Ok è un forum di cani...ma questa cosa è assurda lo stesso...
Svizzera, inutile la battaglia per salvare i gatti Berna autorizza la caccia ai randagi Raccolte quasi 14mila firme per bloccare le doppiette, ma il governo ha detto "no" 10:59 - In Svizzera si potrà continuare a sparare ai gatti randagi. Lo ha ribadito il governo, rigettando la richiesta degli animalisti che in pochi mesi hanno raccolto 14mila firme contro la caccia ai felini. Con le loro malattie minacciano la specie domestica e mettono in pericolo uccelli, lepri e rettili, spiega il governo. Ma i padroni degli animali promettono battaglia e lanciano la proposta: "Si potrebbe iniziare un'operazione di sterilizzazione". Nulla da fare, per il Consiglio federale sarebbe troppo costoso e di difficile realizzazione. Berna vuole impedire l'accoppiamento tra i gatti selvatici, e per farlo la sola via possibile è la caccia. Una decisione, spiega il Corriere della Sera, che presto potrebbe allargarsi anche al cane procione, alla cornacchia nera, a gazza, procione lavatore e tortora domestica inselvatichita, principali candidati a finire nel mirino dei cacciatori. Gli animalisti, tuttavia, non sembrano avere intenzione di gettare la spugna. Il deputato del cantone di Ginevra, Luc Barthassat, continua la lotta a tutela dei felini. "Come sarà possibile riconoscere un gatto domestico dal randagio?", si chiede. Inutile sottolineare anche la pericolosità della caccia in ambiente urbano. La Svizzera non ne vuole sapere. Chissà che a salvare i gatti, per una volta, non siano le loro proverbiali sette vite.
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#10 |
Gran Lup Mannar
Join Date: Nov 2003
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mhhh...i giornalisti a volte....
In realtà il governo (Consiglio Federale) ha semplicemente deciso che la competenza in materia di caccia non spetta al governo federale ma è compito di ogni singolo Cantone e quindi non vuole fare ingerenza su questa materia. Il Consiglio Federale inoltre ha solo proposto di respingere la mozione che in ogni caso dovrà essere sottoposta al parlamento. In realtà ,inoltre, pur essendoci la legge che lo permette, non si è mai sentito che ai gatti venga data la caccia con armi da fuoco o altro (proprio perchè mica si può sparare in giro per paesi o città.) Quello che avviene davvero è che laddove c'è un problema di randagismo (in verità abbastanza limitato a qualche comune e qualche esemplare) le autorità comunali intervengono secondo i crismi normali: cattura soft e sterilizzazione anche se la caccia (oltretutto non fatta da comuni cittadini, ma da organi di guardiacaccia o sanitari) rimane possibile in caso di grossi problemi. Diffidare delle notizie flash che girano in rete (e non) per quanto riguarda la precisione sui fatti. (Lo dico per esperienza visto ciò che è stato pubblicato in occasione di ricerche di dispersi alle quali ho preso parte) ![]() Di seguito il link alla comunicazione ufficiale del governo: Caccia ai gatti
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Ciao, Diego & Shinook ...un'avventura indimenticabile... Last edited by Diego; 30-08-2011 at 11:57. |
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#11 |
Gran Lup Mannar
Join Date: Nov 2003
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Personalmente, più che cacciare i gatti in sè, si dovrebbero cacciare i proprietari di gatti domestici che permettono la superproliferazione incontrollata e quindi sono alla base / causa del problema. In primis certi animalisti ad oltranza.
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#12 |
Ho 2 clc, uno deficiente
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Ma scusa che abbiamo a fare, qui sul forum, un Diego...
![]() Meglio così...mi si ètolto un peso...il problema è che queste cose le metto su siti di tg nazionali.... ![]()
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#13 | |
Gran Lup Mannar
Join Date: Nov 2003
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![]() Diffidate gente, diffidate! ...o almeno: non credete a tutto al primo colpo e verificate. ![]()
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#14 |
Junior Member
Join Date: Dec 2008
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http://video.corrieredelmezzogiorno....orti/cm-166863
Choc a Marigliano: mattanza di 60 cani Alle carcasse sottratti microchip. L'ombra della camorra e dei canili-lager. Aidaa prepara un esposto alla Procura «Forse usati come test di coraggio per i nuovi affiliati» NAPOLI - Una vera mattanza di cani: 60 carcasse di cani sono state ritrovate lungo il canale del Regio Lagno di Frezza a Marigliano, in provincia di Napoli. Sulla vicenda l'Aidaa, associazione italiana difesa animali ed ambiente, presenterà un esposto alla Procura della repubblica di Nola. Ai cani, secondo quanto riferisce l'Aidaa, sono stati tolti i microchip per non poter risalire ai proprietari degli animali uccisi. Diverse le ipotesi sul fatto. La vicenda era stata segnalata da alcuni cittadini a «Striscia la Notizia» che ha fatto le riprese sul posto allertando nel contempo i vigili urbani. «TEST CORAGGIO PERI NUOVI AFFILIATI ALLA CAMORRA» - Per gli animalisti sono vari gli scenari che s'aprono dietro questo vero e proprio cimitero dei cani gettati in fondo al lagno di Frezza. «Potrebbe trattarsi semplicemente - si sostiene - di un caso di smaltimento illegale protratto nel tempo di cani soppressi 'legalmente' e poi gettati nel lago per intascarsi i soldi che i proprietari hanno versato per la loro cremazione. Ma visto che negli anni scorsi nel napoletano si era parlato di un vero e proprio rito usato dalla camorra per testare il coraggio dei nuovi affiliati i quali venivano sottoposti ad una prova che prevedeva l'uccisione e lo sgozzamento dei cani, quello scoperto a Marigliano potrebbe anche essere il cimitero dove sono stati buttati i cani sgozzati dagli affiliati alla camorra». IPOTESI TRAFFICO INTERNAZIONALE - Infine, per l'Aidaa, il fatto che sia stato asportato il microchip«potrebbe essere anche sinonimo di traffico internazionale di animali: cani mandati all'estero ai quali vengono applicati microchip di cani rapiti ed ammazzati proprio con lo scopo di recupare il microchip». Aidaa nel suo esposto chiederà alla Procura «di indirizzare le indagini in queste tre direzioni, in quanto sono molte le segnalazioni di cani che dal sud ed in particolare dalla Campania partono per l'estero e non è escluso che all'ombra dei viaggi regolari di cani da far adottare in Germania possano esservi traffici di animali destinati alla vivisezione o destinati al mercato delle razze di lusso che partono dall'Italia del sud verso il nord Italia o il nord Europa dotati di microchip falsi che in realtà appartengono ai cani ritrovati uccisi». Redazione online 07 gennaio 2012 fonte Strage di sessanta cani nel Napoletano Carcasse trovate lungo il canale: è giallo ![]() di Gigi Di Fiore MARIGLIANO - Il più piccolo è un bastardino, con la testa declinata, che fa capolino da un sacchetto grigio della spazzatura. Il più grande è un pastore tedesco deposto direttamente sul terreno scomposto. Uno, due, dieci, sessanta cani. Tutti morti. In un’area isolata dei Regi Lagni, nel secondo Alveolo di via Nuova del Bosco, non distante dalle zone industriali tra Acerra e Marigliano.È un vero e proprio cimitero abusivo, inaugurato in maniera illecita chissà da quanto tempo. Chissà da chi. Una segnalazione anonima è arrivata via Internet a «Striscia la notizia». Di sera, con il buio e la pioggia, sono arrivati i vigili urbani di Marigliano, poi i carabinieri. «Una scena davvero sconvolgente, mai visto tanti cani morti tutti insieme», commenta Giuseppe Caliendo, comandante della polizia municipale mariglianese. Difficile dargli torto. I vigili del fuoco illuminano la scena con i loro riflettori: da ogni fetta di terreno spunta un sacchetto, un corpo. Sono cani di tutte le taglie e di tutte le età. I sacchetti non erano abbastanza grossi per contenere i pastori tedeschi, o i mastini. Arrivano anche i funzionari della Asl 3. Qualcuno commenta: «Tanti corpi non possono essere stati depositati qui in una sola notte. Di sicuro, questo è diventato un cimitero con il passare dei giorni. Quasi un passa parola avesse individuato la zona dove abbandonare le carcasse». Fanno tenerezza quelli che sembrano dei cuccioli. Qualche corpo è in decomposizione, segno che è stato messo qui da diverso tempo. Qualche altro è invece ancora intatto. Nessuno ha fiatato per giorni, nessuno si è allarmato. Tranne chi ha pensato di segnalare la vicenda a «Striscia». E chi doveva controllare il territorio, chi passa più volte da questa zona? Qualche mese fa, l’intera area è stata bonificata dalla Provincia. Subito dopo, evidentemente, chi era sicuro di muoversi indisturbato si è inventato il cimitero. Come sono morti tutti questi cani? È un quesito affidato alla verifica medico legale. Sono troppi questi resti senza vita, per non smuovere l’indignazione degli animalisti della zona e l’intervento della Procura di Nola. C’è un’inchiesta, affidata al pm Marianna Valvo. È per ora a carico di ignoti, ma ci sono alcune tracce che portano al mondo dei canili autorizzati dalle Asl. Su alcuni cani, c’è infatti il segno inequivocabile del microchip di individuazione rimosso. Come se qualcuno, dopo la morte degli animali, ne avesse voluto conservare l’identità elettronica per tenersi i finanziamenti assicurati dai Comuni per ogni animale ospitato e assistito. «Potrebbe anche essere che qualche irresponsabile non ce l’abbia fatta a sostenere i costi di mantenimento - ipotizza Rosaria Perrella, animalista e proprietaria di un canile privato - Non voleva però perdere i finanziamenti. Così li ha soppressi a poco alla volta, sicuro dell’assenza di controlli e di farla franca, continuando a prendere i soldi». Ipotesi aberranti che portano al mondo dei canili, che dovrebbero prendersi cura dei cani abbandonati o randagi su incarico di Comuni e Asl. Spiega Angela Valenti, veterinaria che presta assistenza volontaria in un canile: «Purtroppo, sulla pelle degli animali che non parlano si compiono le peggiori nefandezze. E non sempre il mondo dei canili è trasparente, non tutti sono presi da sincero amore per gli animali». Ci sono volute diverse ore per individuare a recuperare tutte le carcasse, trasportate su due autocarri. Solo alle nove di sera tutto è finito. I corpi sono ora nelle celle frigorifere della società cooperativa «Dog park» di Ottaviano, che gestisce un canile. Uccisi, morti per cause naturali? Sarà l’inchiesta della Procura a stabilire chi e perché ha creato il macabro cimitero dei cani di via Nuova del Bosco. Sabato 07 Gennaio 2012 - 12:23 Ultimo aggiornamento: 17:31 fonte
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#16 | ||
Junior Member
Join Date: Dec 2008
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"Impossibile adottare cani in molte di queste strutture, che non consentono neppure le visite agli esterni." Quote:
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#17 |
e la zecca Misha
Join Date: Feb 2006
Location: Trento
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sul giornale locale di trento, domenica c'era scritto che in quella zona c'era una struttura dove si poteva consegnare il proprio amico quadrupede estinto per una "sepoltura"... diciamo un cimitero con la coda....
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#18 | |
Distinguished Member
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Chi ha un giardino può cavarsela con la sola denuncia asl. La morte è un business che non subisce mai crisi. |
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#19 |
Junior Member
Join Date: Dec 2008
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Reggio: Lasciato morire perché "randagio". La denuncia di "Dacci una Zampa"
Lunedì 18 Giugno 2012 ![]() Un cane randagio lasciato morire dentro un fusto di catrame. Il totale silenzio degli organi preposti non ha favorito la salvezza dell'animale. Un pomeriggio qualunque d’estate: ennesima segnalazione all’Associazione Dacci una Zampa Onlus da parte di un privato cittadino…ennesima richiesta d’aiuto nella “vacatio” delle istituzioni preposte: nella serata del 15 giugno 2012 a Sambatello, frazione di Gallico, un cane di taglia media, probabilmente perché rincorso da un branco di altri cani randagi, saltando da un muretto è caduto all'interno di un bidone pieno di catrame. La bestiola non riuscendosi a liberare ha iniziato a guaire e abbaiare. I lamenti sono stati uditi da un giovane del luogo, che ha provato a liberare il povero animale ormai per tre quarti immerso nel liquido. Nella mattina di oggi un intero paese si è mobilitato per provare a salvare il randagio, uno dei tanti invisibili senza padrone che popolano la frazione. La segnalazione all’Associazione arriva troppo tardi: quando i volontari arrivano sul luogo il cane è già morto, e la carcassa - che non è stata peraltro rimossa da parte dell’ASP – è già in stato di decomposizione. I volontari provano a ricostruire l’accaduto attraverso le parole di chi, dalle nove di mattina del giorno corrente, ha provato a contattare tutti gli enti preposti ad intervenire (Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, Guardie Zoofile, ENPA, LIPU), senza ricevere alcun tipo di aiuto, ma solo risposte quali “non è di mia competenza”, “per noi il cane può morire..”, “non abbiamo unità di personale sufficiente per intervenire…”, oltre a varie segreterie telefoniche che sono scattate per l’intero giorno. Il cittadino ha informato i volontari che l’unico a giungere sul posto è stato un medico veterinario dell’ASP, il quale, dopo aver proceduto alla lettura del microchip per appurare se il cane fosse di proprietà (e in quella circostanza probabilmente non era alquanto rilevante…), si è limitato a constatare che non aveva mezzi a disposizione per poter intervenire e quindi provare a mettere in salvo il cane, agonizzante ma ancora vivo. Indignati per l’ennesimo episodio di crudeltà e indifferenza nei confronti di chi un padrone non ha, disgustati dalla truculenta visione di quel povero animale deceduto sotto un sole cocente dalle 11.30 del mattino, Dacci una Zampa denuncia ancora una volta non solo il mancato intervento da parte di chi per legge è obbligato ad intervenire, ma anche la possibilità che in quella frazione possa scatenarsi una vera e propria emergenza igienico-sanitaria. Da sottolineare, infine, che le associazioni animaliste attive sul territorio reggino non possono da sole sopperire a tutte le numerose richieste d'aiuto e di emergenze quotidiane. Ma questo triste episodio di morte denuncia oltre l’indifferenza che permea la citta di Reggio Calabria nei confronti del mondo animale: in una strada popolata di case, dove qualsiasi bambino ha accesso per poter giocare all’aria aperta in un giorno di sole, dove gli anziani del paese sono rimasti sconvolti e impotenti nel vedere quella povera bestiola ansimante in cerca di aiuto, i volontari dell’associazione si chiedono come tutto questo possa restare in silenzio….e come cancellare dalla mente l’immagine di chi per ore ha sperato e guardato negli occhi quell’ essere umano a cui ha affidato la sua vita. È noto che attualmente Reggio Calabria si trova in uno stato di continua emergenza in tutti i settori, ma salvare una vita non ha valore? Perché le istituzioni investite da tali compiti e responsabilità non sono intervenute anche solo per provare a sottrarre quel cane da una morte atroce? PERCHE’ E’ SOLO UN CANE?? I volontari dell’Associazione Dacci una Zampa Onlus Abbiamo voluto pubblicare integralmente la denuncia, rilasciata su Facebook dall'Associazione "Dacci Una Zampa Onlus", per dare voce a chi, da tempo, combatte contro la barbarie che nel mondo, ma più in particolare nelle nostre terre continua, a trattare gli animali come "bestie", quando la vera bestialità si nasconde, ma non troppo, nell'essere umano. "La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali", sosteneva il Mahatma Gandhi e questo episodio dimostra come le persone normali spesso nascondono, al loro interno, una potenzialità immane che ci avvicina tutti e ci rende solidali. La vicenda dimostra ancora una volta la lontananza delle istituzioni, anche di quelle preposte a scopi precisi, rispetto al sentire comune dei cittadini, pronti a salvare anche un "randagio" e scandalizzati da frasi pilatesche "non è di nostra competenza" o da espressioni barbare come "per noi il cane può anche morire" , frasi che la morale civile e laica dovrebbe condannare senza se e ma.
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http://fotografandolavitablog.blogsp...ai-potuto.html Il grande silenzio dei cani ci consola delle futili parole degli uomini. Chaumont Silence is the most perfect expression of scorn. G.B.Shaw Last edited by Darkness; 18-06-2012 at 23:27. |
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#20 |
Member
Join Date: Oct 2008
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nulla è servito: proteste, e-mail, petizioni...
dopo che era stata annunciata una pausa di riflessione, Lennox è stato ucciso ![]() ![]() ![]() http://www.belfastcity.gov.uk/news/news.asp?id=3109
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Mari e Jacky e Noor e Blizzard Amant Gris |
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