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Nutrizione e salute Come alimentare un clc, informazioni sui mangimi, vaccinazioni, cosa fare in caso di malattia... |
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#101 | |
VIP Member
Join Date: Sep 2003
Posts: 6,610
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C'è una ragazza che si era proprio innamorata di lui e le ho regalato un poster con la sua foto. Questo perché tutte le volte che mi vedeva la prima cosa che mi chiedeva dopo avermi salutato era "come sta Kim?.. quando me lo porti?" e poi... "se vuoi lasciarmelo quando devi andare via... io me lo terrei per sempre!" mentre di solito tutti notano le lupe, lei si era presa a cuore il pelosone. C'è da dire che è una ragazza molto sensibile e deve aver colto in lui quel qualcosa che i più non notano dato che a prima vista sembra solo un cane lento e poco espansivo. |
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#102 |
VIP Member
Join Date: Sep 2003
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dimenticavo.. il vecchio leone ringrazia tutti
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#103 |
VIP Member
Join Date: Sep 2003
Posts: 6,610
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Non odiatemi se ne parlo. E' un tabù la morte, ma è anche l'unica certezza quando si nasce
![]() Anche se sarà comunque terribile.. ci penso tantissimo, e sto male anche fisicamente perché somatizzo subito e sono pure un pò ipocondriaca perciò mentre leggo gli effetti mi sembra di sentirli su di me.. mi sale l'ansia e rischio attacchi di panico (ne ho sofferto in passato ma ho imparato da sola a scongiurarli anche se quando si affacciano mi fanno ancora star male) ma continuo a informarmi. E' doloroso quanto inevitabile pensarci. Penso però che terrò con me Kim finché non sarà lui ad andarsene oppure a scongiurarmi di lasciarlo andare lamentandosi o con la prospettiva di sofferenze tali da indurmi a dover scegliere per lui ![]() ![]() Ora Kim è diventato quasi completamente sordo, cieco, e fatica a reggersi in piedi, inoltre le sue dermatiti lo costringono a vivere sotto antibiotioci per fermare l'espansione delle piaghe saguinanti che gli escono continuamente sotto il muso e intorno agli occhi (dato che gli occhi si sporcano per la sua ocupopatia), le orecchie sono irritatissime e sta pure perdendo l'appetito.. ieri e oggi non ha quasi mangiato. Si alza solo per sporcare una o due volte al giorno e per entrare o uscire da casa. Mentre mangia sta in piedi ma barcollando. Nonostante tutto non sembra star male (e qui faccio gli scongiuri..) non si lamenta almeno. Quando è davvero in crisi si è sempre lamentato, come quando i temporali o i maledetti petardi lo terrorizzano e non riuscendo a fuggirne piange. Quelli li sente anche se non sente quasi più nessun rumore.. anzi col fatto che è mezzo sordo a volte li sente anche se non ci sono.. a lui sembra di sentirli. Oggi rientrando dal lavoro in pausa pranzo non si è accorto di me nonostante fosse sveglio e io lo abbia chiamato più volte. Non mi ha sentita e quando ho alzato il tono ha voltato la testa ma in un'altra direzione e ha continuato a non vedermi nonostante fossi a due metri da lui. In certi momenti sono angosciata.. anche se poi trovo la forza di scrivere (anche se ho cancellato questo messaggio diverse volte perché non sapevo se era il caso) e soprattutto continuare a cercare su internet informazioni. Inevitabilmente. Last edited by elisa; 20-11-2008 at 01:28. |
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#104 | |
Distinguished Member
Join Date: Jan 2008
Posts: 4,136
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Ti abbraccio forte e spero qualche persona che studia medicina veterinaria ti dia delle risposte chiare ,sono certa sarà cosi ,come sono certa che probabilmente kim non ti farà fare una scelta cosi difficile , sembro stupida magari o poco realistica per quello che sto dicendo ma ho fatto caso e l'ho letto anche su qualche rivista che le persone che amiamo tanto e ci amano tanto.. spesso non vogliono noi siamo presenti quando muoiono, io ne sono la testimone perche mio padre era morto 10 minuti dopo che l'ho visto e stava bene ,mai avrei pensato ,comunque scusami il mio difetto parlare di me.. scusatemi.e comunque per tante persone o animali ho visto è stato cosi con questo voglio dirti che fai benissimo a informarti su tutto ma per la bella vita che tu hai regalato a kim credo ti eviterà una scelta cosi dolorosa ,un bacio.
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Francy e banda "Ma poi...bisogna vedere in quale mare di lacrime è nato un sorriso..." |
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#105 |
VIP Member
Join Date: Sep 2003
Posts: 6,610
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Grazie..
Ma non so nemmeno io cosa augurarmi e augurargli. Ogni volta che vado da lui ho il terrore di trovarlo morto, ogni singola volta. Non posso non pensarci vedendolo così. Se dovesse capitare continuerei a chiedermi se ha sofferto, in solitudine, e magari a lungo.. e se potevo evitarglielo.. ma anche la puntura non da garanzie.. speravo che almeno agli animali fosse concesso quello che non è concesso a noi, e cioè un'eutanasia, ma poi scopro quello che già sospettavo.. che eutanasia (=dolce morte) tanto dolce forse non è ![]() |
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#106 |
VIP Member
Join Date: Sep 2003
Posts: 6,610
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Per Fra: mi dispiace di averti fatto involontariamente ripensare a cose così tristi..
Rileggendo ora mi accorgo che potevo anche omettere tante cose, alcune proprio sciocche... e meno male che l'avevo riletto e modificato mille volte.. non voglio dire che eutanasia è male, non lo so neppure con certezza (forse nessuno lo sa) sicuramente a volte è il male minore, comunque è bene informarsi perché le iniezioni non sono tutte uguali ed esistono anche medici che non fanno preanestesia e neppure anestesia purtroppo perché magari il farmaco contiene già un anestetico (che però non basta). Last edited by elisa; 20-11-2008 at 02:48. |
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#107 |
Senior Member
Join Date: Mar 2008
Location: Pontedera (PI)
Posts: 1,313
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Cara Elisa, mi dispiace per quello che stai passando. Non conosco l'argomento, spero che qualcuno piu' esperto possa intervenire e consigliarti su cosa sia meglio per Kim...io vi auguro che se ne possa andare quando sara' il suo momento senza sofferenza e senza rimpianti da parte tua, che stai facendo il possibile.
Ti abbracciamo tutti
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#108 |
VIP Member
Join Date: Sep 2003
Posts: 6,610
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Grazie.. La morte la accetto, non mi spaventa la perdita, quello che mi terrorizza è la sofferenza atroce che può accompagnarla..
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#109 |
Junior Member
Join Date: Nov 2005
Location: Savona
Posts: 257
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Ciao Elisa, è vero è terrorizzante pensare al momento in cui si potrebbe essere costretti a decidere per loro.
La cosa migliore sarebbe che i nostri amici si potessero spegnere senza dolore con noi al loro fianco, sino all'ultimo secondo. Ma spesso questa ""fortuna"" purtroppo non ci è concessa. Io ho appena chiesto informazioni ai veterinari del mio Dipartimento (io lavori in ASL) e mi hanno detto che il metodo migliore comprende prima l'anestesia e poi la classica puntura di tanax. In questo modo sarebbe scongiurato ogni possibile dolore. Però non prenderlo come oro colato... io vedo i miei colleghi, come peraltro molti medici per umani, piuttosto, come dire, freddi su questi argomenti, tipo: "ma dai, è solo un cane". Speriamo che sul forum ci sia qualcuno che possa essere più preciso, anche la mia Zora, seppur abbia solo 8 anni, mi preoccupa un po (displasia e problemi ai reni) e mi rendo conto che forse non ci restano più molti anni. |
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#110 |
Member
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Cara Elisa, avendo avuto tanti cani e gatti, purtroppo, alcune volte, sono stata costretta a ricorrere all'eutanasia.
La mia vet ha sempre fatto prima un'anestesia così che l'animale in questione si potesse addormentare tranquillamente tra le mie braccia e poi ... procedeva con un endovena di tanax, e nel giro di un minuto il suo cuoricino smetteva di battere. Non ho mai visto uno dei miei animali soffrire per l'eutanasia ... anzi, quelli che stavano soffrendo e avevano l'espressione del dolore nei loro occhi dopo "l'intervento" avevano uno sguardo sereno. Ho sempre deciso di far praticare l'eutanasia quando mi accorgevo che i miei adorati animali stavano soffrendo troppo e non vi era più alcuna possibilità per una vita degna di questo nome. L'ho fatto in passato e sono pronta a rifarlo e spero un giorno (magari lontano ![]() Besos a todos
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Laura, Balto, Ariel, Flame, Vicky & Febe Ciao Tayrak, dopo 16 anni ti ho perso ... per amore ![]() |
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#111 |
VIP Member
Join Date: Sep 2003
Posts: 6,610
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Grazie.. ieri sera ho scritto queste cose e proprio questa notte Kim ci ha svegliati piangendo perché non riusciva ad alzarsi da terra e chiedeva aiuto
![]() Riporto alcune delle informazioni trovate su internet nei siti più svariati, da quelli veterinari ai forum come questo.. L’eutanasia di cani e gatti nella pratica veterinaria: indagine conoscitiva personale e considerazioni medico legali L. Osella Università di Messina M. Panichi Università di Torino A. Passantino Università di Messina INTRODUZIONE__Il termine "eutanasia", di origine greca, letteralmente significa buona morte (eu = bene, tanatos = morte)._In medicina umana viene fatta una distinzione fra eutanasia attiva, ovvero una morte procurata o affrettata mediante la somministrazione ad un malato inguaribile di dosi letali di farmaci o con altri mezzi, e l'eutanasia passiva, realizzata dalla mancata somministrazione di nutrimento e/o assistenza medicofarmacologica._In medicina veterinaria, la "buona morte", definita come "… uccisione indolore di un animale affetto da una patologia grave, incurabile e giunta in una fase caratterizzata da gravi sofferenze per l'animale stesso", viene praticata "attivamente", poiché non ci sono per gli animali dei vincoli legislativi, al pari di quelli esistenti in medicina umana, che ne vietino l'applicazione. CONSIDERAZIONI__Il rapporto dell'Associazione Americana dei Medici Veterinari (AVMA) del 1993 affronta, in modo esauriente, l'approccio all'eutanasia, definendo con dovizia di particolari sia l'origine etimologica della "buona morte" sia del "dolore"._La "buona morte" implica l'assenza di dolore e stress, pertanto, le tecniche di eutanasia devono procurare una rapida perdita di coscienza seguita da un arresto cardiacorespiratorio ed, alla fine, la perdita delle funzioni cerebrali; una buona tecnica quindi deve minimizzare il dolore, lo stress e l'ansia che gli animali possono provare prima della perdita di coscienza. Il dolore, potenziale rischio nel procedimento eutanasico, può essere definito come la sensazione derivante dagli impulsi nervosi che raggiungono la corteccia cerebrale tramite specifici percorsi neuronali nocicettivi; il recettore nocicettivo, è una terminazione dendritica libera, sensibile a stimoli meccanici (anche una puntura), termici, elettrici o chimici (istamine, prostaglandine, ecc) in grado di lavorare su quantità minime di energia esterna, determinandone una trasformazione ed un'amplificazione che dà origine alla partenza di un segnale nervoso di frequenza proporzionale all'intensità dello stimolo. La localizzazione anatomica dei nocicettori è a livello cutaneo, muscolare e viscerale, inoltre i vasi ematici sono ricoperti da un ricco plesso di assoni afferenti di piccoli diametro (nocicettivi), così pure le zone adipose articolari e muscolari. Ma se si può eliminare il dolore, o almeno diminuirlo, non è altrettanto facile eliminare lo "stress"; questo può venire definito come "l'effetto di fattori stressogeni di natura fisica, fisiologica o emozionale che inducono un'alterazione nell'omeostasi dell'animale". _Come è noto gli animali manifestano in modo diverso la sofferenza psichica, alcuni reagendo con violenza, altri tentando la fuga e altri ancora urinando, defecando o deglutendo saliva._L'animale al quale va praticata l'eutanasia è in genere già sottoposto ad un notevole stato di stress, sia perché afflitto da patologie gravi incurabili che producono sofferenza sia per alterazioni comportamentali che ne impediscono una normale contenzione, come è il caso dei cani morsicatori di comprovata pericolosità, per i quali è contemplato l'abbattimento come specificato nella legge quadro n. 281/91. Alla luce di tali considerazioni, compito etico e deontologico del Medico Veterinario deve essere quello di alleviare, o almeno non aggravare lo stato di stress dell'animale durante l'esecuzione dell'eutanasia._Come si descrive nel sopracitato rapporto AVMA, nel valutare un metodo di eutanasia occorre prendere in esame diversi fattori:_- abilità nell'indurre perdita di conoscenza e successivamente la morte senza causare dolore, stress, ansietà o apprensione. Ovviamente ci si riferisce all'abilità propria del Medico Veterinario che deve scegliere, in base alle proprie capacità, la via migliore._A titolo esemplificativo è assolutamente sconsigliato che, in assenza di una buona manualità all'accesso venoso per consentire l'impiego di agocannule, aghi farfalla o simili, si perda tempo nel perforare più volte la pelle dell'animale, causando in tal modo un elevatissimo grado di sofferenza e stress. Pure l'inoculazione intracardiaca va fatta solo se in possesso della manualità necessaria e basandosi su criteri che verranno in seguito esposti;_- tempo richiesto per indurre la perdita di coscienza; sarà logicamente preferito un agente anestetico di rapida efficacia per minimizzare i fenomeni di cui sopra;_- effettiva praticità; anche se sarebbe lodevole, ben pochi veterinari utilizzano un antidolorifico oppiaceo (a base di butorfanolo per esempio) nella preparazione di un animale all'anestesia._E questo soprattutto per obblighi legislativi (registro apposito in primis) ed economici, visto il costo del prodotto in questione. Nell'approntare quindi un "modus operandi" si dovrà scegliere la via più realizzabile, anche se non sempre la si potrà identificare come la migliore in assoluto;_- sicurezza del personale coinvolto; se si tratta di porre in anestesia un cane morsicatore di grossa taglia, particolarmente aggressivo, è oltremodo difficile avere sufficiente personale per la contenzione e l'agevole inserimento di un anestetico intravenoso; si può invece rivelare utile l'impiego di una siringa a bastone per iniettare il preanestetico e/o l'anestetico per via intramuscolare;_- strumentario necessario; a parte i farmaci bisogna anche ricordarsi che un ago da siringa non può sostituire un ago cannula né una butterfly.;_- specie ed età dell'animale;_- locale scelto per la soppressione e presenza di altri animali; generalmente è caldamente consigliabile non fare assistere il proprietario alle fasi finali della soppressione._La maggior parte dei Medici Veterinari però consente ai propri clienti di assistere all'induzione dell'anestesia per garantire loro il rispetto del benessere animale e per far addormentare l'animale accanto al proprietario. La dose letale del farmaco scelto viene invece inoculata a parte, in un locale preferibilmente tranquillo e senza la presenza di altri animali. Questo assume particolare importanza in quanto un eventuale vocalizzazione o l'emissione di ferormoni, sia da parte dell'animale da sopprimere sia dagli altri eventualmente presenti in ricovero, può rendere la procedura assai più stressogena.___ ASPETTI MEDICOLEGALI__Nella Convenzione Europea degli animali da compagnia (Strasburgo, 1987), all'art. 11, si legge che: "ogni uccisione deve essere effettuata con il minimo di sofferenze fisiche e morali in considerazione delle circostanze. Il metodo prescelto, tranne che nei casi di urgenza, deve:_- sia indurre una perdita di coscienza immediata e successivamente la morte;_- sia iniziare con la somministrazione di un'anestesia generale profonda seguita da un procedimento che arrechi la morte in maniera certa._[...] vietato [...] l'utilizzazione di qualsiasi veleno o droga di cui non sia possibile controllare il dosaggio e l'applicazione in modo da ottenere gli effetti di cui sopra"_Come si nota nella Convenzione suddetta si fa esplicito riferimento all'anestesia generale profonda come passo indispensabile, salvo eccezioni motivate, alla soppressione dell'animale._Limitatamente alle disposizioni vigenti in Italia, le fattispecie che giustificano il ricorso all'eutanasia di piccoli animali d'affezione sono state disciplinate solo marginalmente nella legge n. 281/91 art. 2 nn. 6 e 9, e nella successiva circolare ministeriale n. 9 del 10/03/1992 oltre che da talune leggi regionali._La legge quadro n. 281/91, oltre ad aver delegato alle Regioni il compito di provvedere al controllo delle nascite delle popolazioni canine e feline, ha stabilito che i cani randagi non possano essere più soppressi se non nel caso in cui siano "gravemente malati, incurabili o di comprovata pericolosità"._La circolare ministeriale sottolinea che "è vietata la soppressione di cani se non in casi particolari e giustificati". La Legge Regionale Piemontese n. 34 del 26/7/1993, all'art. 5, specifica che la "soppressione eutanasica di un animale d'affezione deve essere preceduta da anestesia profonda" ed in modo da "non causare sofferenza all'animale"._Da quanto sopra si rende evidente l'adozione di una metodica di base nell'esecuzione dell'eutanasia. Il metodo scelto da ciascun Medico Veterinario deve essere basato su due principali punti:_- induzione e mantenimento di un'anestesia;_- rispetto del benessere animale in modo da non causare sofferenza alcuna.___ INDAGINE CONOSCITIVA PERSONALE__La classe veterinaria, da sempre attenta al rispetto del benessere animale, ha sviluppato diversi metodi di attuazione dell'eutanasia; per tentare di chiarire come il Libero Professionista affronta questa delicata situazione, abbiamo introdotto un questionario nel forum di un'associazione privata culturale veterinaria tramite il quale è stato possibile raccogliere circa un centinaio di risposte che ci servono a fornire un'idea approssimativa dell'approccio al problema._Il metodo scelto presenta differenze a seconda che si tratti di cane o gatto; cominceremo questa trattazione riferendoci al cane._Il 90% degli intervistati utilizza un protocollo che riconosce come punto di partenza l'impiego di tranquillanti fenotiazinici (acetilpromazina o acepromazina) per calmare l'ani male, con dosi superiori a quelle normalmente utilizzate di routine nella preparazione ad interventi chirurgici; tra coloro che effettuano la preanestesia solo l'1% usa un oppiaceo._Successivamente (grafico 1) _ come agente anestetico l'1% degli intervistati usa tiletamina/zolazepam ev mentre l'1% usa medetomidina im; il 4% usa miscele di ketamina e diazepam (15% im e 85% ev) ed il 9% usa miscele di ketamina e xilazina (30% im e 70% ev). La ketamina (35% im e 65% ev) è impiegata come agente anestetico dal 28% dei Medici Veterinari intervistati; il tiopentale sodico (95% ev e 5% intraperitoneale) è invece impiegato dal 57%._Posto il cane in profonda anestesia il 98% degli intervistati usa un'associazione di embutramide+mebezonio ioduro +tetracaina (70% ev e 30% intracardiaca); il rimanente 2% usa tiopentale ev fino a provocare l'overdose fatale (grafico 2). _ A proposito dell'associazione embutramide+ mebezonio ioduro +tetracaina è da segnalare che nel foglio illustrativo la ditta produttrice contempla la via intrapolmonare e non fa esplicito riferimento ad una preventiva preanestesia ne tantomeno ad un'anestesia. Nel prontuario terapeutico EV del 2001 invece si legge che dovrebbe essere somministrato per via endovenosa o intracardiaca; inoltre una rapida l'inoculazione può causare disagio o dolore all'animale prima della perdita della coscienza._Nel 10% di coloro che non fanno uso di premedicazione il 99%usa un agente anestetico, e più in particolare : il 98% : tiopentale (60% intraperitoneale e 40% ev) mentre il 2% ketamina ev. L'1% usa solo l'associazione embutramide+ mebezonio ioduro +tetracaina intracardiaco senza preanestesia ne anestesia._Nel gatto invece la preanestesia viene adoperata dal 55% dei Medici Veterinari, sempre con dosi superiori a quelle normalmente impiegate. L'1% usa un antidolorifico oppioide; in seguito il 51% pone i gatti tranquillizzati in anestesia tramite la ketamina im (95% im e 5% ev) mentre il 46% adopera tiopentale sodico (98% intraperitoneale, 2% ev). L'1% degli intervistati usa xilazina im ed il 2% medetomidina im (grafico 3). _ Successivamente (grafico 2) la morte viene causata adoperando soprattutto l'associazione di embutramide+mebezonio ioduro +tetracaina (94% intracardiaco e 6% ev); un 2% dei colleghi invece impiega l'overdose di tiopentale sodico (50% intraperitoneale e 50% ev) Tra coloro che non usano la preanestesia il 90% usa tiopentale sodico intraperitoneale mentre 10% usa ketamina im.___CONCLUSIONI__Al momento della raccolta dei dati la Ketamina era ancora disponibile in molti ambulatori; ma ora con l'obbligo del registro degli stupefacenti si può ragionevolmente pronosticare una sua progressiva diminuzione di fronte all'aumento dell''associazione Tiletamina/zolazepam oppure del tiopentale, e questo per motivi di ordine economico e burocratico._Nell'organizzare i dati del questionario, non abbiamo tenuto conto dello stato dell'animale; l'approccio all'eutanasia infatti può variare a seconda dello stato del soggetto. Nei confronti per esempio di un gatto in stato comatoso sarebbe intuibile un'eliminazione della preanestesia e l'inoculazione del tiopentale sodico per via intraperitoneale e successivamente l'associazione embutramide+ mebezonio ioduro +tetracaina intracardiaco._Trattando di quest'ultimo punto è opportuno un approfondimento: l'associazione suddetta, inoculata per via intracardiaca, andrebbe effettuata solo da coloro che sono in possesso della manualità necessaria; in particolare la scelta del punto di entrata (4°5° spazio intercostale, nel margine costale craniale) e il materiale impiegato (ago nuovo) ne fanno un'utile alternativa al bolo endovena, soprattutto quando non si riesce a reperire un accesso venoso._Nelle totalità delle risposte manca invece, per fortuna, l'utilizzo intrapolmonare dell'associazione embutramide+mebezonio ioduro +tetracaina; tale via di inoculazione andrebbe infatti eliminata a causa della sofferenza che provoca all'animale._L'impiego intracardiaco della medesima associazione, in animali coscienti, è invece da proscrivere energicamente a causa dell'attivazione dei nocicettori prima descritti e al notevole dolore conseguente ,anche se ristretto in un limitato periodo di tempo, oltre ad essere vietato da specifiche normative di legge._L'impiego di farmaci antidolorifici con particolare riferimento agli oppiacei, è ancora poco adottato dai Medici Veterinari italiani, tanto che solo l'1% degli intervistati ha dichiarato di usarli nell'eutanasia. Eppure, se è vero che l'a nalgesia è uno dei requisiti fondamentali di una buona anestesia chirurgica, è altrettanto consolidata l'opinione che l'effetto del farmaco eutanasico (sia ev che intracardiaco) sia talmente rapido da non provocare dolore o disagio. La pratica dell'eutanasia, ovvero la capacità di provocare una "buona morte", appare quindi come un concetto mutevole, da adattare alle diverse circostanze al fine di garantire il benessere animale anche nell'ultimo atto del suo arco di vita ma trova a parer nostro un utile suggerimento nel protocollo che ci pare essere conforme alle Buone prati che veterinarie._Tale protocollo, utile sia per i cani sia per i gatti, deve svilupparsi attraverso i seguenti passi:_- premedicazione : a base di oppioidi (butorfanolo ad esempio) per via im;_- anestesia profonda basata sul tiopentale sodico (intraperitoneale o ev a seconda della facilità di accesso venoso);_- infine l'associazione embutramide+ mebezonio ioduro +tetracaina per via ev o intracardiaca.__La bibliografia è disponibile presso gli autori su un forum: Attualmente i farmaci per eutanasia veterinaria più diffusi in Italia sono Euthatal e Tanax. L'Euthatal ha come principio attivo il Pentobarbitale. E' un barbiturico e quando si inocula ha effetto anestetico. In pratica agisce provocando un sonno profondo che, man mano che il farmaco agisce, fa diventare il sonno sempre più profondo fino all'arresto cardiorespiratorio e conseguente morte. Un animale gravemente provato, già indebolito, può essere sottoposto a eutanasia direttamente, senza anestesia (il farmaco in se è già un anestetico). Una preanestesia è necessaria quando lo si deve inoculare per via intracardiaca o peritoneale perché in questo caso dà dolore prima che si presenti l'effetto anestetico. Il maggiore "problema" relativo a questo farmaco (davvero comodo e utile e secondo me migliore del Tanax perché si è sicuri di non causare sofferenza) è che in Italia è stato inserito in Tabella 1 (quella degli stupefacenti) e quindi sono necessarie un sacco di scartoffie e casini vari per comprarlo e detenerlo in modo corretto. Concludendo, è un po' come se gli si facesse un overdose di sonnifero. Il Tanax invece è composto da tre principi attivi che sono Embutramide (un anestetico non barbiturico usato al solo scopo eutanasico), il mebenzonio (ioduro? non ricordo bene) che blocca il centro del respiro e un anestetico locale. L'anestetico contenuto nel farmaco ha un'efficacia scarsa che per giunta sopraggiunge dopo l'effetto del mebenzonio. In pratica il farmaco blocca i polmoni e uccide per soffocamento. Per questo quando si usa il Tanax una buona e profonda anestesia è FONDAMENTALE. dal sito AVDA Veterinari per i diritti animali: Nell’uso del prodotto farmacologico denominato Tanax, utilizzato per l’eutanasia degli animali, sulla base delle indicazioni contenute nel foglio illustrativo che accompagna il prodotto, non è prevista la necessità di provvedere ad una anestesia dei soggetti a cui si somministra il farmaco. Tuttavia è necessario fare alcune considerazioni. Se il soggetto da inoculare è un animale in coma o in condizioni di totale inerzia, la pratica della iniezione può avvenire senza grandi problemi. Ed è forse questo il motivo per cui le istruzioni non citano l’anestesia, perché si potrebbe presumerne un utilizzo in animali in fin di vita, in casi di gravi forme patologiche o traumatiche o di altro genere. Diverso è però il caso di animali nel pieno possesso delle loro facoltà fisiche che possono muoversi e rendere difficile l’operazione... Come noto il farmaco è fortemente citotossico ed irritante per cui se giunge in contatto con i tessuti, e non resta confinato nel cavo delle vene o del cuore, determina un fortissimo dolore agli animali. L’anestesia preventiva serve proprio a ridurre il rischio che improvvisi movimenti dell’animale, pur debitamente contenuto, possano far fuoriuscire l’ago dal luogo scelto per l’inoculazione con ciò determinando fortissime sofferenze, se pur limitate al tempo di inizio dell’azione del farmaco. Le possibilità che l’inoculazione senza preventiva anestesia produca un dolore all’animale sono molteplici. Se la somministrazione avviene in soggetti in pieno possesso della loro vitalità, che cercano di opporsi alla pratica, si può facilmente determinare la fuoriuscita del liquido da inoculare all’esterno della vena, con ciò determinando uno stato di forte dolore per l’animale nonché una lunga agonia. L’inoculazione nel cavo del cuore, possibile secondo le istruzione del produttore, induce in un animale nel pieno possesso delle sua capacità una contrazione violentissima e dolorosissima. Uguale situazione si presenta nel caso dell’inoculazione nel polmone, pratica prevista dal produttore, che però, come nel caso della iniezione al cuore, determina una forte contrazione indotta, a cui va aggiunta la sofferenza dovuta all’irritazione del tessuto polmonare. La somministrazione diretta richiede inoltre una pratica di contenimento forzoso e spesso violento dell’animale per poter garantire il più possibile la sua immobilità, ma ciò comporta uno stress che è sintomo inequivocabile di malessere. Sulla base di queste considerazioni pertanto dovrebbe essere conoscenza acquisita da parte dei medici veterinari che l’inoculazione del Tanax deve essere preceduta da una anestesia profonda perché se non si procede ad essa è molto alta la possibilità di procurare dolore e sofferenza agli animali. A meno che, come detto in precedenza, lo stato comatoso profondo faccia presumere la possibilità di non incorrere in questo problema. Le stesse condizioni ambientali in cui ci si trova ad operare possono risultare aggravanti, rispetto alla possibilità di danneggiare il diritto dell’animale a non sentire dolore, in quanto rendono più difficile realizzare una corretta somministrazione. Per i motivi sopra citati, anche in caso di inoculazione intracardiaca o endopolmonare permangono altissime probabilità di indurre sofferenza se non si procede ad una anestesia preventiva. Gli effetti negativi sono ancora più facilmente determinabili se si interviene in situazioni di attrezzatura non adeguata, con ciò comprendendo anche la disponibilità o meno di un locale e personale adeguato. Nell’insieme l’inoculazione del Tanax senza preventiva anestesia rende possibile uno stato di dolore e sofferenza per l’animale, determinando quindi le condizioni per cui si rientra a pieno titolo nei casi previsti dalla L. 189\04 Maltrattamento di animali, in quanto si provoca volontariamente dolore all’animale o quanto meno non si fa nulla per ovviarvi. Enrico Moriconi Last edited by elisa; 20-11-2008 at 14:07. |
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#112 |
Member
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Elisa, anch'io mi sto informando per il mio micio(anche se spero non ce ne sia bisogno). E' dura, ti capisco.
Purtroppo loro non parlano, non possono dirti nulla, devi capire tu quando è il momento giusto ed avere il coraggio di farlo per loro. Anch'io ribadisco quanto è già stato detto: prima del tanax va SEMPRE fatta l'anestesia. Un abbraccio.
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La fedeltà di un cane è un bene prezioso che impone obblighi morali non meno impegnativi dell'amicizia con un essere umano *K.Lorenz* http://www.novivisezione.org/ |
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#113 | |
Distinguished Member
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Posts: 2,505
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Quoto tutto ![]() Io non ho mai visto nessun segno di sofferenza e li ho controllati per parecchio tempo. Cerca di non tormentarti ancora di piu'...lo so che e' difficile....
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CLAUDIA e GHOST ![]() |
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#114 |
VIP Member
Join Date: Sep 2003
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Grazie.
Per Elisa: mi dispiace per il tuo micio ![]() Un abbraccio. Last edited by elisa; 20-11-2008 at 11:52. |
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#115 |
Sunnywolf
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Eli, lo sai ci sono passata da poco e posso solo dirti che capirai te se e quando sarà il momento...
un abbraccio immenso |
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#116 |
VIP Member
Join Date: Sep 2003
Posts: 6,610
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Infatti ho pensato al tuo Fax..
Sto leggendo articoli scritti da Vezzoni, il vet. ortopedico che ha operato Djuma, sul trattamento del dolore. Mi parlò ai tempi di suoi studi in materia. Penso che per decidere il da farsi mi rivolgerò a lui.. Last edited by elisa; 20-11-2008 at 12:11. |
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#117 |
Member
Join Date: Apr 2004
Posts: 771
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Ciao Elisa mi dispiace molto che il fatidico momento sembri avvicinarsi,capirai quando sarà il momento e sarai capace di lasciarlo andare. Ho parlato con un'amica che ha dovuto far sopprimere per malattia anche lei il suo cane e mi ha confermato che prima viene fatta una anestesia e che non ha notato segni di sofferenza alla puntura finale.
Un abbraccio forte... |
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#118 |
VIP Member
Join Date: Sep 2003
Posts: 6,610
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Grazie Sara
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#119 |
Senior Member
Join Date: Apr 2008
Location: Cantagallo
Posts: 1,826
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Elisa, immagino cosa stai passando.
Purtroppo io ho perso la mia cagnolina Luna lo scorso Luglio. Lei ha voluto farmi anche l'ultimo regalo andandosene da sola in poche ore. Ti abbraccio forte e fai una carezzina al grande e fiero Kim.
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Francesca, Leonardo, Duccio & Branko |
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#120 |
Junior Member
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Ciao Elisa,
mi spiace molto per il tuo Kim, ma anche io sono qui per confermarti che la cosa dal vet è indolore! Proprio oggi lo scorso anno fra un po di ore ho dovuto decidere per il mio piccolo Angel (furetto).... ti posso dire che fanno due punture e loro se ne vanno in pace addormentandosi per sempre! Ti auguro che il tuo Kim non debba soffrire... e poi sarà lui a farti capire quando è arrivata l'ora. E' difficilissimo..... ma glielo dobbiamo! ti stringo forte forte.
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Mo&Helki |
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