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Off topic Su tutto e su niente - un modo di passare il tempo in buona compagnia... |
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#161 | |
VIP Member
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dagli ispidi post di duska si può prendere anche qualche suggestione,anche quelle "politically uncorret",ok,ma son veramente illegibili quando fa/Cè la retorica "tutto è distrutto,tutto è marcio,che paese,che paese!" non è così PER INCISO detto con forza: in itALIA,CONTRO MAFIA & TERRORISMO ABBiaM DELLE OTTIME FORZE DI POLIZIA,PUNTO,COSA RICONOSCIUTA ANCHE DA USA, ISRAELE,E ALTRI ANCORA DOVE SI TOPPA è CONTRO LA MicROCRIMINALITà "COMUNE",-visto che siamo gente molto tollerante e non si skiaffa qui la gente in carcere per un nonnulla,coem invece altrove si fa - CHE POI è MICRO SOLO X I MINISTERI,NON CERTO PER IL CITTADINO comune ma finiamola con sta storia di vedere sconfitta& distruzione ovunque,quelli si che son discorsi -piagnoni-che sembra di sentire al SUD(capita la contraddizione,duska? ![]()
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"la Sokuli i Capossella la Sirka" Last edited by davide.c; 24-11-2010 at 01:22. |
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#162 |
VIP Member
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soave metafora:
in gran bretagna,quando uno si lamenta di tutto,pare che arrivi sempre un altro a dire "ma dai,non è così..con questo sfascismo mi sembra di sentir parlare un irlandese!!!!" ![]() ![]() ![]() come parallelo,è azzeccato ![]()
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"la Sokuli i Capossella la Sirka" |
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#163 | |
VIP Member
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![]() ![]() cmq si accadono in (anche) Campania,già ![]() sta sera,dopo ballarò,per contrappasso ,aprirò un 3d di sapore storico(storia recente)per far notare cosa accadde ,15 -30 anni,fa che sequela allucinante di delitti(niente mafia o camorra o ndragheta)accadde anni or sono in una ricca regione del nord ![]() io non sono tecnicamente un fan del nostro sud sempre & comunque(delle donne del sud,invece,sempre ;ma quello x altri motivi personale ![]() ![]() e cche rrroba! ![]()
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"la Sokuli i Capossella la Sirka" Last edited by davide.c; 24-11-2010 at 01:18. |
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#164 |
VIP Member
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"la Sokuli i Capossella la Sirka" |
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#165 | |
Nagi e Ishta e Panuhsè
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ed il tuo è un punto di vista. non la Verità. un fatto: Slogan: Lo sviluppo dell'energia nucleare fa avanzare il nostro paese verso l'indipendenza energetica Falso. l'Uranio è un elemento in via di esaurimento. progettare oggi - inizio ottimistico della produzione attiva 2020 - pensando di trovare il vaso di pandora dell'indipendenza energetica è follia. l'Italia (ovviamnente) non ha uranio. non lo si estrae dalle arance (oddio ![]() Sganciare la produzione dell'energia elettrica dalla dipendenza dai combustibili fossili sostituendoli con l'uranio vol dire solo cambiare spacciatore e sostanza. sempre dipendente rimani. di una sostanza carea e agli sgoccioli. a men che non si trovi il modo di estrarlo dalle arance bollite... se vuoi continuo...
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Ciao! Andrea Loredana Jacopo e Nagi & Ishta & Panuhsè & Tawoka & Aluhksis & Awonn ![]() "... io sono un principe libero e ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare..." Black Samuel Bellamy, Pirata |
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#166 | |
Nagi e Ishta e Panuhsè
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Slogan: L’uso dell’energia nucleare salva il clima perché non si producono gas serra. Falso. Le centrali nucleari non nascono innaffiando il terreno, devono essere costruite (edilizia pesante), alimentate, liberate dalle scorie di produzione (dove le metto..dove le metto....gia! sotto l'aranceto!) e alla fine smantellate; l'investimento energetico complessivo richiesto per tutto il ciclo si basa sull'utilizzo dei, guarda caso, combustibili fossili. Le centrali nucleari da installare in Italia entreranno in funzione attiva non prima del 2020 e di conseguenza non contribuiranno in alcun modo (anzi...la fase di costruzione pesante ne incrementerà la produzione) a farci rispettare i parametri dettati dall’Unione Europea: la riduzione della produzione di CO2 del 17% entro il 2020... .....continuo?
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Ciao! Andrea Loredana Jacopo e Nagi & Ishta & Panuhsè & Tawoka & Aluhksis & Awonn ![]() "... io sono un principe libero e ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare..." Black Samuel Bellamy, Pirata |
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#167 | |
Nagi e Ishta e Panuhsè
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Slogan (..luogo comune?): Grazie al nucleare la Francia è energeticamente indipendente e dispone di energia elettrica a basso prezzo Falso. La Francia, 58 centrali nucleari, importa più petrolio dell’Italia. ...è vero che importa il 40% in meno di gas rispetto all’Italia...ma è anche vero che è costretta ad importare uranio (vedi falso n°1) di cui il 30% guarda caso da una nazione africana, il Niger, tenuta come la Nigeria per il petrolio, politicamente e socialmente artificialmente e sapientemente in equilibrio precario...ma si sà l'instabilità può essere instabile. (Africa...Africa? già, figuriamoci se pensiamo pure all'etica per accendere una lampadina...) Ah! un segreto segretissimo..nessuno lo sà...ma pare che nonostante le 58 centrali nucleari la Francia ancora oggi importi energia elettrica....shhhh! ..continuo?
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Ciao! Andrea Loredana Jacopo e Nagi & Ishta & Panuhsè & Tawoka & Aluhksis & Awonn ![]() "... io sono un principe libero e ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare..." Black Samuel Bellamy, Pirata |
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#168 |
VIP Member
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continua pure(lo dico senza senza ironia)..ma dammi una buna ragione x cui Veronesi dovrebeb aver scagliato in pieno...
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"la Sokuli i Capossella la Sirka" Last edited by davide.c; 24-11-2010 at 02:00. |
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#169 |
VIP Member
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e aggiungo:continaure a NON aver energie dal nucleare ma comprare enormi quantità di idrocarburi dal medio oriente,significa contribuire all instabilità di quei posti x decenni,visto i regimi che lo abitano..
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"la Sokuli i Capossella la Sirka" |
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#170 | |
VIP Member
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![]() e la ricerca sulle centrali piuu avanzate va avanti,ohibò..in francia,dico ![]() quanto a render un po instabili certi paesi come il niger comprando uranio e plutonio,...che dire...hai presente il petrolio con cui finanziamo arabia saudita kuwait ed E.A.U? ![]() accipikiai,io dico che son un po piu "politically uncorrects" questi 3 ultimi,mica il niger... ![]()
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"la Sokuli i Capossella la Sirka" |
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#171 | |
Nagi e Ishta e Panuhsè
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Veronesi perchè? non sò... perchè un grande oncologo, vegetariano e antivivisezionista sfegatato sia a favore del nucleare mentre un premio nobel per la fisica come Rubbia gli dà contro...perchè?...forse perchè semplicemente sbaglia? ...ah già ma si chiama Veronesi, è del PD, ottima bandiera....ma non faceva il regista? ![]() Un fatto: Slogan: Anche Obama ha detto si! Falso?: all'insediamento ha detto: “utilizzeremo l’energia del sole, del vento e della terra per alimentare le nostre automobili e per far funzionare le nostre industrie”. poi il governo americano ha concesso 8,3 miliardi di dollari come prestito garantito ad un'impresa che intende costruire due reattori nucleari... qui faccio un riporto: Obama è evidentemente condizionato dalla fortissima lobby nucleare americana, capeggiata dalla Westinghouse che, volendo vendere all’estero i suoi reattori, deve costruirne almeno qualcuno in patria. La notizia, peraltro, conferma la necessità per il nucleare di ricevere aiuti statali ed è accompagnata (si veda Chem. Eng. News 2010, 88(, p. 8, February 22, on line February 1) da due interessanti informazioni: la Commissione di sicurezza ha riscontrato difetti nei progetti della Westinghouse e non ha dato il suo benestare alla costruzione dei reattori in oggetto, e l’Ufficio del Bilancio del Congresso ha manifestato preoccupazione perché c’è un’alta probabilità che il progetto fallisca e vadano così perduti gli 8,3 miliardi di dollari dei contribuenti. Cambiato nulla rispetto a quanto promesso? no, quindi: Falso, ha detto no. ehmmm....continuo? no che è tardissimo.
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Ciao! Andrea Loredana Jacopo e Nagi & Ishta & Panuhsè & Tawoka & Aluhksis & Awonn ![]() "... io sono un principe libero e ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare..." Black Samuel Bellamy, Pirata Last edited by Jal; 24-11-2010 at 10:02. |
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#172 |
e la zecca Misha
Join Date: Feb 2006
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Posts: 9,262
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sembrerà un Ot, ma un motivo per cui posto qui, i due articoli di fubini c'è: non è impossibile perseguire un obiettivo per un paese, non sarà certo tutto oro quel che luccica, ma la filosofia che sta dietro ai concetto che leggerete per noi rimane solo utopia - (grazie a giuseppe che mi suggerisce sempre delle notizie positive da leggere)
FEDERICO FUBINI DAL CORRIERE DELLA SERA ONLINE La felicità del Bhutan invidiata nel mondo Il re: voglio solo la gioia dei miei sudditi - E l'India finanzia la spesa pubblica http://video.corriere.it/bhutan-ora-...e-00144f02aabc THIMPHU (Bhutan) - Tutto è iniziato come per caso. Nel 1974, nel giorno della sua incoronazione, un teenager con la faccia da bambino invitò i suoi sudditi a respingere le convenzioni del resto del mondo. Benché reggesse il Bhutan dalla morte del padre due anni prima, il diciottenne Jigme Singye Wangchuck stava diventando allora il sovrano più giovane al mondo. Nessuno vi prestò molta attenzione. Il sistema di Bretton Woods era appena crollato, lo choc petrolifero infuriava, la passione per la crescita economica stava per scatenare le rivoluzioni di Reagan e Deng Xiaoping. Ma il luogo in cui il re ragazzino saliva al trono è uno dzong, palazzo metà fortezza e metà convento sull'Himalaya. In un trionfo di sete e monili che altrove sarebbe risultato grottesco, alla destra del re sedeva il lama-capo del buddhismo tantrico bhutanese. Di recente erano state costruite alcune strade per collegare il Paese al resto del mondo e un gruppo di dignitari stranieri assisteva al rito. «Sarò felice se i bhutanesi saranno felici - disse quel giorno il sovrano - Non credo ci sia altro che un re possa desiderare». Sarebbero passati 35 anni prima che qualcuno fuori di lì se ne accorgesse. E non sono ancora le parole taglienti che il «Re Drago» avrebbe riservato anni dopo a un intervistatore del Financial Times, che lo incalzava sul perché il Pil del Bhutan crescesse meno di quello cinese. «La felicità interna lorda è molto più importante del prodotto interno lordo», replicò il re quella volta. Ma la strada del Bhutan era già segnata. Poco dopo l'incoronazione il quarto re partì per l'India, la grande protettrice del Bhutan; le foto dell'epoca mostrano un ragazzo concentrato e la sua splendida sorella Dechen Wangmo, prima consigliera, seduti ai lati di un'Indira Gandhi non si sa se più annoiata o infastidita. Di recente Dechen Wangmo si è rasa i capelli a zero e ora vive in un convento in un'alta valle deserta ai confini con il Tibet. Anche il Re Drago quattro anni fa si è auto-deposto, scatenando momenti di panico fra i bhutanesi: ha prima rinunciato ai poteri di monarca assoluto (il figlio, suo successore, è un sovrano costituzionale), quindi ha introdotto la democrazia. Senza, sarebbero mancate le condizioni della felicità. Oggi l'ex re abita isolato in un minuscolo cottage di legno di pino, in una valle così stretta da diventare subito una gola oscurata dalle conifere. Non vede quasi nessuno, non viaggia, passa del tempo leggendo su un iPad qualche novità editoriale americana; non vuol far parlare di sé e Lungtaen Gyatso, un monaco di alto rango che in passato ha lavorato con lui, sospetta che si dedichi soprattutto alla meditazione religiosa. Ma per il Bhutan e la sua idea, è arrivato il momento del riscatto. Dal Giappone al Brasile, dal Canada all'Italia, i delegati del piccolo regno himalayano sono invitati sempre più spesso a spiegare il segreto della Felicità interna lorda. Ora che i subprime sono crollati e la Cina è il primo inquinatore globale, tutti vogliono sapere perché in Bhutan persino i cani di strada sembrino toccati dalla tranquilla soddisfazione che si respira a Thimphu, la capitale. Centinaia di randagi si aggirano sazi, quasi puliti attorno allo dzong seicentesco che incarna insieme l'autorità laica e religiosa. Duecento metri più in là, non un passo oltre, un fumo bianco si alza dal luogo prescelto per il crematorio cittadino. Il potere buddhista è così: ricorda di continuo a se stesso il carattere transitorio di ogni cosa nel cosmo, incluso il proprio. E non sarà un modello per tutti, ma ora anche in Europa c'è chi cerca le stesse chiavi della felicità, nel timore che il Pil - specie quando declina - non misuri davvero il benessere. Il Bhutan fa enormi sforzi per classificare e perseguire il suo modello. La sanità è gratuita, la scuola (e i libri di testo) anche, l'incidenza dell'Aids e il tasso suicidi o omicidi registrati sono fra i più bassi al mondo. Intanto il governo misura tutto: la prosperità, l'ambiente, il benessere mentale, la cultura e la religiosità, la vita sociale, la armonica divisione del tempo fra il lavoro e il resto. Ogni due anni il 12% della popolazione riempie un questionario di 70 pagine con domande e quiz di ogni tipo: sulle fonti di stress, il sonno perso nell'ultimo mese, il ricorso al medico, all'astrologo o allo sciamano in caso di malattia, alcol bevuto, il karma, la conoscenza dei candidati locali al parlamento, la qualità dell'aria. «Piccoli come siamo, pur con i nostri problemi, abbiamo qualcosa di adatto per le aspirazioni dell'umanità», dice il ministro dell'Educazione Thakur Powdyel. Il ministro è un uomo minuto, addobbato di drappi fosforescenti e, a differenza dei lama, tipi spicci e robusti, parla come un prete. La sua visione del Bhutan del futuro «è un monaco che legge i testi sacri mentre la sua cena cuoce ai raggi laser». Ma si dà da fare: l'educazione copre il 17% - gli scappa detto - «del Pil» e quando il sondaggio del 2008 ha segnalato un aumento dei livelli di stress, il ministro ha reagito. In tutte le scuole è stata introdotta la meditazione per dare ai giovani uno strumento di autocontrollo e relax. Si socchiudono le palpebre, gli occhi fissi su un punto, la sommità della lingua fra gli incisivi e il palato, la mente concentrata sul respiro. E per cinque minuti in ogni classe del Bhutan si fa silenzio. Poi però si fa lezione tutto il giorno in inglese. Per volontà dell'ex re, in nome della laicità del governo la nuova costituzione toglie il diritto di voto ai monaci, prevede l'impeachment per la monarchia e il pensionamento obbligatorio del sovrano a 60 anni. Neanche lui può tagliare un albero senza permesso, perché le foreste devono coprire almeno il 60% del Paese. È proibito cacciare, pescare, vendere sacchetti di plastica o tabacco (ma c'è il mercato nero) e per chi traffica gli oggetti d'arte dei templi è previsto l'ergastolo: pena commisurata a un danno inflitto a molte generazioni future. I contadini non possono uccidere le tigri o gli elefanti che devastano i raccolti. Il governo poi li compenserà, ma intanto l'Onu dà da mangiare a circa un bambino su tre. Tutta questa ricerca di armonia in effetti ha un costo. Lo ha ancora di più per un regno popoloso come una media città italiana, chiuso com'è fra India e Cina, cioè quasi metà del genere umano, superpotenze dalla crescita furibonda e potenzialmente nemiche. Nel 2009 New Delhi ha finanziato il 37% della spesa pubblica di Thimphu e basta che smetta di mandare il sale o il gasolio perché il Paese si blocchi. Basta che riduca un assegno, perché l'obiettivo della felicità si allontani. In cambio del sostegno però l'India schiera i propri soldati al confine nord del Bhutan, lungo i pericolosamente vaghi confini del Tibet. Il premier bhutanese Jigme Thinley esclude una nuova guerra fra India e Cina come quella del '62. Ma cinque anni fa l'esercito di Pechino ha lanciato una profonda incursione in Bhutan occidentale, definendo l'area territorio cinese. Nell'antico, splendido monastero di Lam Taktshang, arroccato su un crinale a tremila metri in quella zona, il Lama Kado evita per autocontrollo di guardare in faccia gli ospiti. Ma definisce l'isolamento del passato «un'epoca di oscurità» e guarda con favore alla lenta apertura del Bhutan al mondo. In una sala accanto cinque giovani monaci recitano mantra e suonano affacciati sulla vallata. Due dei loro flauti dalla melodia dolce e come soppressa, orlati in rame, sono ricavati da femori umani, a ricordo di come siamo tutti di passaggio e rinasceremo. Ma inutile chiedere di chi fossero gli arti. «Non so, vengono dall'India. Il commercio internazionale si sta sviluppando molto in Bhutan». - Federico Fubini A TRENTO IL PREMIER DEL BHUTAN: LA CRESCITA DEL PIL NON C' ENTRA NULLA CON IL BENESSERE Lezioni himalayane di felicità nell' economia «La ricchezza non è il fine ultimo degli Stati» Dal «Pil» al «Fil» Al posto della crescita del Pil, il Bhutan persegue come obiettivo delle sue politiche la crescita della Felicità interna lorda (nella sigla inglese Gnh, Gross national happiness) TRENTO - Forse perché ha preso il suo master in amministrazione pubblica negli Stati Uniti, Jigmi Thinley non riesce a dimenticare un episodio. Quando nel ' 94 a Los Angeles si aprì il processo a OJ Simpson, il campione di football accusato di aver ucciso la moglie, il prodotto interno lordo della città registrò un impennata di 200 milioni di dollari. «Era tale il caos che alla fine l' economia crebbe di più» ricorda oggi il 58enne Thinley, premier del Bhutan. «Ma qualcuno è stato davvero meglio per questo? Cosa c' entra questa crescita del Pil con il benessere?». Oggi pomeriggio al Festival dell' Economia di Trento, Thinley spiegherà al pubblico che la risposta esatta è: non c' entra nulla. Primo leader democraticamente eletto di un minuscolo regno himalayano nel quale la televisione fu introdotta nel ' 99, Thinley vive in questi mesi uno strano destino: dopo essersi volutamente isolato per decenni, il suo Paese sta diventando di colpo un modello da esportare nelle economia avanzate. Al posto della crescita del Pil, il Bhutan persegue come obiettivo delle sue politiche la crescita della Felicità interna lorda (nella sigla inglese Gnh, Gross national happiness). «È un valore soggettivo da includere in ogni misura, purché non lo si stimi arbitrariamente», dice il premier. Thinley capisce bene perché oggi il modello Bhutan interessi tanto in Occidente. «Negli ultimi tempi non c' è stata solo la crisi economica, si sono verificati anche un gran numero di disastri ambientali e sanitari. Dobbiamo tornare a un sistema più sostenibile, che metta al centro la felicità degli individui e l' equilibrio naturale. L' aumento del fatturato della vendita di beni e servizi non può essere lo scopo di una società complessa». In fondo anche il premio Nobel Simon Kuznets, l' uomo che durante la Grande depressione coniò la definizione di Pil, avvertì che quella non era una misura del benessere. Il Bhutan in ogni caso riesce a coniugare vari aspetti, il rispetto dell' ambiente e la produzione di ricchezza: ogni anno accresce l' export di energia idroelettrica dai fiumi dell' Himalaya. Non turba Thinley neppure l' accusa di pulizia etnica, mossagli da «Human Rights Watch» perché il suo Paese ha espulso a forza decine di migliaia di persone di etnia nepalese. «Quelli erano solo immigrati illegali - dice -. Prima o poi anche voi dovrete fare lo stesso». Federico Fubini |
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#173 |
e la zecca Misha
Join Date: Feb 2006
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Posts: 9,262
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Il re - ha proseguito il premier del Bhutan - formulò i quattro pilastri su cui poggia il concetto di Felicità interna lorda: il primo pilastro è uno sviluppo sociale equo e sostenibile, che assicuri assistenza sociale, salute, istruzione, giustizia, in modo tale da mettere ciascun cittadino nella condizione di perseguire la sua personale via alla felicità. Il Bhutan si è aperto al mondo solo nel 1961, prima eravamo un regno medioevale, feudale; sono lieto di poter affermare oggi che ogni passo avanti sulla strada dello sviluppo è stato compiuto tenendo a mente i criteri di giustizia e sostenibilità.
Il secondo pilastro è quello della sostenibilità ambientale: il Bhutan vive ai piedi dell’Himalaya, una catena montuosa giovane, che sta ancora crescendo Con un ambiente così bisogna fare molta attenzione: se maltrattato reagisce con alluvioni, valanghe, erosione dei pendii e così via. Oggi siamo forse l’unico paese in via di sviluppo al mondo in cui la copertura boscosa è cresciuta (oggi è pari al 72% del territorio), nonostante la crescita della popolazione e delle attività economiche. Il terzo pilastro è la promozione della cultura, che implica anche la conservazione della cultura. Vediamo la cultura come un insieme di valori che servono a promuovere il progresso della società. Anche pratiche che non sembrerebbero utili al progresso nel mondo globalizzato noi pensiamo debbano essere conservate; al tempo stesso, siamo pronti ad adottarne altre. Possiamo apparire un po’ arcaici, come gli abiti che indossiamo; ma noi in realtà vogliamo cambiare, anche questi abiti cambiano. Crediamo però sia importante mantenere i legami familiari e la rete delle relazioni. Quindi per noi la cultura ha a che fare innanzitutto con le relazioni. Il quarto pilastro è il buon governo. La nostra è, credo, la democrazia più giovane al mondo. Ciononostante non possiamo non vedere i difetti di altre democrazie, specie nei paesi in via di sviluppo. In queste preudodemocrazie la libertà è qualcosa che in realtà non esiste. Credo che la libertà sia essenziale. Libertà di scegliere il proprio destino, libertà di fare le proprie scelte quotidianamente. Nel caso del Bhutan, ci sono persone che ci ammirano per il percorso fatto; il re, dopo l’adozione della democrazia, ha abdicato, per sostenere questo nuovo percorso, e ha trasmesso i poteri al figlio, che però è un monarca costituzionale con prerogative limitate." Come si può misurare la felicità? Degli indicatori sono pur sempre indispensabili. "Abbiamo identificato - ha detto ancora il primo ministro - 9 ambiti in cui questa felicità si manifesta: tenore di vita (reddito disponibile, sicurezza del lavoro ecc.); stato di salute; livello di istruzione; ambiente e natura; cultura; vitalità della comunità; utilizzo del tempo (anche il tempo che si usa per stare da soli, per pensare, per riflettere, un tempo che non adoperiamo per ottenere dei vantaggi materiali); benessere psicologico; buon governo. Queste sono le 9 dimensioni, che hanno a loro volta 72 variabili. Quindi, quando facciamo delle indagini sulla felicità nel nostro paese, noi facciamo domande su 72 variabili. Tutti i progetti, tutte le politiche devono passare un esame per stabilire se sono positive o negative rispetto a questi 9 ambiti. Altrimenti tornano al parlamento e vengono ridiscusse. Nell’ultimo studio condotto in Bhutan le persone che hanno dichiarato di essere felici erano il 52%, il 45% si sono dette molto felici, il 3% non molto felici. Qualcuno ci chiede come si comportano questi valori rispetto alle diversità culturali e religiose. Ma stiamo parlando di valori universali, valori che tutti condividono.” |
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#174 | |
Member
Join Date: Dec 2004
Posts: 768
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Continuo IO ( te l'avevo promesso ![]() slogan: L'energie nucleare è più conveniente... Falso: In America la produzione di energia è stata privatizzata (beati loro) nel 1978 da allora non è stato investito un solo dollaro in produzione nucleare perchè le Company non ritengono economicamente vantaggioso il piano di ammortamento di una centrale che studi AIEA prevedono in 45 anni (quarantacinqueanni!!!!).. ora se mi trovi UN solo imprenditore disposto ad avere un ritorno economico dopo 45 anni... dove la troviamo tutta questa convenienza? Vero è che l'amministrazione Obama ha deciso, attirandosi le ire degli ambientalisti (ma in un vecchioi post se ricorderete vi avevo messo in guardia dalle amministrazioni democratiche...) di prolungare la produzione di centrali già esistenti per altri 30 anni, ma parliamo di centrali GIA' esistenti, che oltretutto una volta esauste nessuno sa, al momento, dove metterle e altro "piccolo" insignificante dettaglio, nel computo dei costi NON sono mai considerati i costi di dismissione... Per ultimo il prezzo dell'uranio (che l'italia NON possiede al pari del petrolio) è passato dal 7 dollari per lb del 2001 (minimo storico di domanda mondiale) al picco di 135 dollari per lb del 2007... nel 2001 il costo incideva per il 5-7% oggi si arriva al ca 40%... come se non bastasse la "follia economica" di Cina,India,Corea,Russia ai quali sembra che del pianeta non gliene importi una sega porterà in poco tempo ad innalzare ulteriormente la domanda di uranio come TUTTI sanno il prezzo lo fa il mercato ( anche in quello comunista) quindi... siamo proprio sicuri che il nucleare conviene? |
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#175 |
Member
Join Date: Dec 2004
Posts: 768
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X Valentina:
sob! impossibile leggere tutto mi ci vuole una settimana di ferie ![]() MA... sto per darti una "brutta" notizia nel 1986 (quando ancora Bossi politicamente non esisteva) sono stato in Nepal, nazione confinante con il Buthan, l'idea iniziale era proprio il Bhutan successivamente scartata perche il paese in virtù dell'isolamento culturale ( a mio avviso giustificato, parlando di Saviano e di mafie...) volontario che quel REGNO si è imposto ci chiedeva all'epoca 5 MILIONI di vecchie lire per il visto d'ingresso... non so come sia ora ma non credo che la situazione sia molto cambiata... allora se così è, la domanda sorge spontanea: CHE PREZZO HA LA FELICITA'? e se siamo d'accordo con questo, che cosa succederebbe se anche da noi si applicasse una regola del genere? la Svizzera vorrebbe fare come il Bhutan, in parte ci riesce, ma sta pagando in termini d'immagine e un isolamento anche economico che non so per quanto potrà ancora farlo... Il Buthan è una monarchia... sai cosa succede ad un "dissidente" da quelle parti? Detto questo sono d'accordo con te il Buthan è un paese BELLISSIMO beati i pochissimi e ricchissimi che potranno visitarlo. |
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#176 | |
VIP Member
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![]() diverso il discorso del petrolio,del quale si se ne scopron nuovi giacimenti (falklands,sabbie bituminose della costa canadese ,venezuela)MA LA RIchiesta NEL GIRO DI DIECI ANNI(BRASILE,RUSSIA SUDA AMERICA,SUD EST ASIATICO,ALTIR PAESI EMERGENTI VARI)SARà COSì ALTA CHE A VOGLIA PARLARE DI EOLICO BIOMASSE solare,chi glei lo va a dire a un miliardi di persone che devon farsi da parte e che solo noi possiam aver accesso a certe fonti? ![]() see buoannotte,vediamo cosa ci rispondono.. ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() alla faccia di tante belle partole su no al nucleare,uè,la francia mica medita di spegnere i suoi reattori eh... ![]()
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"la Sokuli i Capossella la Sirka" |
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#177 |
VIP Member
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è condizionato dall opinione pubblica che sai ,da quelle parti è motlo pragmatica:
il nuclerare?cè? ![]() si lo hanno in tanti paesi?si! ![]() risp:"teniamolo" ![]() le manfrine le lasciano agli altri,e il gg che avran davvero(speriamo!)un nucleare con meno produzione di scorie,a quel punto,visto che altrove NON cè stata ricerca,a che prezzo credi lo venderanno,anche solo coem tecnologia ?eh altino dico io.. ![]() ..ma non si dice sempre che in italia si fa poca appunto "ricerca"? ![]() ![]() eh si ma sai ,se non si inizia mai.. ![]()
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"la Sokuli i Capossella la Sirka" |
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#178 |
VIP Member
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il bhutan..una paese "paragonabilissiimo" all italia.
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ah beh forse all arco alpino si,però,ma ecco,solo all arco alpino! ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]()
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"la Sokuli i Capossella la Sirka" |
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#179 |
e la zecca Misha
Join Date: Feb 2006
Location: Trento
Posts: 9,262
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altra bella parte di televisione che merita davvero a cui si è cercato (non poteva certo essere il contrario) di mettere i bastoni fra le ruote!
http://video.corriere.it/opinioni/te...d-00144f02aabc triste è pensare che ci si aggrappi a queste parentesi, l'unico ossigeno televisivo decente che abbiamo Last edited by valentina; 24-11-2010 at 17:40. |
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#180 |
e la zecca Misha
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