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Off topic Su tutto e su niente - un modo di passare il tempo in buona compagnia... |
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#11 | |
Senior Member
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![]() Quote:
Ho cominciato a occuparmi di "cose di cani" nell'89. Prima potevo avere avuto qualche esperienza come tanti, cani degli amici, dei suoceri, ecc, ma da quell'anno decisi di cominciare a dedicarmi in un modo diverso alla questione. cominciai a leggere tutto quello che trovavo (e non era molto, non parlo di comportamento ma anche solo di libri sui cani perchè molte edizioni erano ormai introvabili e comunque negli anni 80 si trovava in italia materiale limitato) Le riviste mi facevano sclerare: ovunque si trovavano concetti del tipo "ci vogliono conoscenze di basi genetiche per allevare" "bisogna imparare da buoni maestri" e così via. Ma vigliacche se le riviste pubblicavano qualcosa di interessante! Ci fu per qualche anno una rivista bellissima e siccome era bellissima l'hanno eliminata ![]() Allora c'erano anche pagine di posta - magari polemica a volte - ma scrivevano anche nomi noti della cinofilia. C'era da imparare. Ad essi si affiancavano articoli scientifici, magari resi con terminologia comprensibile anche ai più digiuni, dove si parlava di patologie, displasia, dna ecc. A un certo punto tutte le pubblicazioni eliminarono la posta (a proposito di workdogs, scrissi una mail a De Cillis in cui riportavo esattamente le pagine dei libri di Lorenz da cui aveva attinto le esemplificazioni che portava. La protagonista non era il cane di Lorenz, ma la sua... Mi rispose che lui quelle cose le aveva viste, che aveva letto Lorenz ancora molti anni prima e che non poteva farci niente se la sua cagnolina faceva le stesse cose, a meno che li stessa non avesse letto Lorenz... vabbè... - lo scambio di lettere c'è su un vecchio numero della rivista ![]() non tanto la posta comoda, quanto quella che poteva portare a un confronto. Le monografie erano le stesse passate e ripassate e gli autori sempre quei pochi giudici enci. contemporaneamente cominciavano per fortuna a trovarsi pubblicazioni un po' più interessanti, libri e solo più tardi ovviamente internet. Ovviamente in questi anni anche io ho modificato il mio modo di vedere le cose (credo che restare immobili sulle proprie posizioni non sia sempre indice di intelligenza), ho conservato dei principi e modificato altri. Tutto sempre con passione chiaramente ![]() Il parellelo tra quanto descrivevano le riviste (accidenti ma dove si trovavano le descrizioni dei principi che riportavano? nessuno lo sapeva...) è stato inevitabile con le successive definizioni "ci sono altri metodi" Che scoperta, c'è sempre qualche altro metodo ![]() Per mia natura, tendo a rifiutare le spiegazioni che non mi convincono, cerco di leggere dentro le cose e di capirle di più. Certo esistono i postulati, ma per molte cose non bastano. Ecco perchè anche certe posizioni non le amo molto: sarebbe come dire che il mondo è felice e tutto va bene perchè ho visto la pubblicità della Barilla! Capisco perfettamente il tuo approccio scientifico alle questioni (e non potrebbe essere diversamente credo ![]() Sono convinto che la scienza abbia il compito di cercare risposte, fare ipotesi, trovare conferme e che questo aiuti poi nella vita quotidiana. Ritengo anche che nell'interazione coi cani, non sia però necessario un approccio estremamente scientifico. C'è bisogno di naturalezza, di sviluppare nelle persone delle qualità, non riesco a pensare la società e quindi la famiglia come un costante laboratorio ![]() Più tardi avrò delle domande da farti su alcuni aspetti genetici, ma ho bisogno di un attimo di tempo per formularle meglio. |
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