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Nutrizione e salute Come alimentare un clc, informazioni sui mangimi, vaccinazioni, cosa fare in caso di malattia...

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Old 09-04-2009, 13:07   #1
elisa
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Grazie per la risposta.
Diciamo che non mi piace l'idea di fare un intervento su una cagna sana solo per paura di dover fare un intervento più importante (immagino) in caso di piometra (che magari non le verrà mai).. colpisce così spesso questa malattia? Se fosse al primo calore e io fossi convinta di non farla riprodurre non ci penserei un attimo e la sterilizzerei, perché la tranquillità sui tumori mammari non è cosa da poco, e penso anche che il calore a vuoto sia sempre fonte di stress.. ma così.. bho.
Poi a volte penso che in teoria potrei ancora decidere di farle fare una cucciolata, non ha compiuto sei anni, non è giovane per un primo parto ma nemmeno troppo vecchia forse.. anche perché se li porta proprio bene.. ma magari non è più il caso e non so nemmeno se vorrei farla la cucciolata è sempre stato un bel sogno a cui penso ad ogni calore ma di fatto mi sento molto frenata.
Devo tornare in questi gg. dal vet. per Djuma e gli chiederò questa cosa.. ultimamente lo tempesto talmente tanto di domande e sono lì così spesso che mi sento parte dell'arredamento

Last edited by elisa; 09-04-2009 at 17:47.
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Old 09-04-2009, 13:58   #2
chiara.giardini
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e io che aspettavo una cucciola di Petra e Volos....
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Aiko e Gwen
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Old 10-04-2009, 20:12   #3
gamakatsu
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Originally Posted by elisa View Post
Grazie per la risposta.
Diciamo che non mi piace l'idea di fare un intervento su una cagna sana solo per paura di dover fare un intervento più importante (immagino) in caso di piometra (che magari non le verrà mai)..

Queste righe sono quelle che mi hanno fatto riflettere più a lungo e ti ringrazio...e che condivido pienamente.
Credo che ci sia in tutti noi una stessa logica di fondo che tuttavia ci porta a conclusioni diverse...
Sono arrivato alla conclusione che si sterilizza per comodità(fa comodo avere una femmina che non sporca o un maschio che non scappa)o per paura. (ovviamente escludo le patologie gravi). Spesso la paura fa brutti scherzi e ci fà credere anche di amare il nostro cane. Stavo per caderci anch io in questo scherzetto ma per "fortuna" non ci son caduto.
Volevo sterilizzare Brita solo per un motivo terapeutico,per proteggerla da qualche POSSIBILE BRUTTO MALE FUTURO,che però ora non ha. La sterilizzazione come una specie di antivirus che probabilmente,forse un domani gli servirà....forse per un tumore...oggi immaginario.
Ho concluso che la sterilizzazione,a meno che non si tratti di patologie serie,può avere solo un "effetto terapeutico momentaneo"su d noi,e NON sul cane. é un atto "d'amore" che facciamo su di noi,basato su di una nostra paura per scacciare un altra paura....ed è il cane che ne paga il prezzo...dal veterinario.



Ho già le mie belle fobie dei topi e dei ragni,quelli grossi e pelosi di NatGeo.
...mi bastano già queste!!sono un tipo responsabile!!
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....Davide&BritaPernacchia
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Old 10-04-2009, 20:59   #4
elisa
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Non ringraziarmi anche perché io nonostante quelle righe sono pro sterilizzazione - ma solo su cagne giovani, oppure meno giovani che abbiano problemi come ad es. frequenti gravidanze isteriche.. insomma laddove la prevenzione abbia un senso dato dalle statistiche.

Last edited by elisa; 10-04-2009 at 21:03.
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Old 13-04-2009, 23:10   #5
Anouk
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x Arnaldo
Volendo rispondere a quanto mi contrasti nel tuo intervento precedente, mi permetto di differenziare quanto scritto per opinioni personali o per sentito dire da cinofili, addestratori, o per esperienze personali e quanto invece viene riconosciuto dalla comunità scientifica del settore medico veterinario.
Senza voler apparire “depositaria di scienza”, non è questo il forum adatto per riferirsi a lavori scientifici tratti dalle riviste mediche con valenza internazionale, mi permetto di segnalare ed eventualmente qualora vogliate le citazioni bibliografiche non esiterò ad inviarle, quanto fin ora riconosciuto dagli “addetti ai lavori”, ossia medici veterinari, ricercatori, operanti nel campo della ginecologia ostetricia ed andrologia medico veterinaria.
Attualmente, la sterilizzazione prepubere (prima del primo calore) risulta il metodo migliore per prevenire neoplasie mammarie maligne (adenocarcinoma mammario) in questo modo la percentuale di rischio dello sviluppo di una neoplasia maligna è prossimo allo 0 %. Sterilizzare la cagna dopo il primo calore alza questa percentuale di poco; mentre la sterilizzazione dopo il 2°/3° calore presenta una percentuale di rischio molto più elevata e comunque uguale alla cagna sterilizzata in età successiva. Mi rendo conto che per persone che vivono la cinofilia come forse molti dei partecipanti a questo forum, possa apparire esagerato ed innaturale asportare “pezzetti di cane” a scopo preventivo. Ma vi assicuro che per chi vive, come me, la quotidianità in sala operatoria a rimuovere neoplasie maligne metastatizzate a livello polmonare e dover consolare proprietari dopo aver riferito prognosi variabili da 3 a 6 mesi di vita, la visione è diversa.
Sicuramente per rispondere ad Arnaldo e Davide, effettuare in età prepubere una ovaristerectomia(asportazione di utero e ovaie) potrebbe influenzare, come affermano i comportamentalisti , (medici veterinari con specializzazione in “ETOLOGIA” e non “pseudo addestratori” che purtroppo spesso inquinano il mondo della cinofilia con affermazioni prive di fondamento scientifico) lo sviluppo psicofisico della cagna. Questa affermazione non deve assolutamente terrorizzare chi si appresta ad effettuare una sterilizzazione, in quanto altro non significa che privare la cagna del suo istinto sessuale e materno, per il resto la cagna avrà lo stesso sviluppo psichico di una cagna intera, risultando equilibrata sotto ogni punto di vista.
Per quanto sopra, il consiglio è quello di utilizzare le cagne come riproduttrici, o sterilizzarle in età prepubere, vi assicuro che le statistiche riferenti ad adenocarcinomi mammari sono più elevate di quanto si creda. Tanto per riportare qualche dato estrapolato dalla medicina umana, sembra che un uomo su 3 sopra i 70 anni soffra di patologie prostatiche. Ripeto un uomo su3 ! A voi le considerazioni finali …
__________________
Ciao ciao
Giada ,Anyankas WIld Wolf ,Anouk, Margot, Lamu',Artu' & Tosha
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Old 14-04-2009, 10:12   #6
arnaldo_it
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x Arnaldo
Volendo rispondere a quanto mi contrasti nel tuo intervento precedente, mi permetto di differenziare quanto scritto per opinioni personali o per sentito dire da cinofili, addestratori, o per esperienze personali e quanto invece viene riconosciuto dalla comunità scientifica del settore medico veterinario.
Senza voler apparire “depositaria di scienza”, non è questo il forum adatto per riferirsi a lavori scientifici tratti dalle riviste mediche con valenza internazionale, mi permetto di segnalare ed eventualmente qualora vogliate le citazioni bibliografiche non esiterò ad inviarle, quanto fin ora riconosciuto dagli “addetti ai lavori”, ossia medici veterinari, ricercatori, operanti nel campo della ginecologia ostetricia ed andrologia medico veterinaria.
Attualmente, la sterilizzazione prepubere (prima del primo calore) risulta il metodo migliore per prevenire neoplasie mammarie maligne (adenocarcinoma mammario) in questo modo la percentuale di rischio dello sviluppo di una neoplasia maligna è prossimo allo 0 %. Sterilizzare la cagna dopo il primo calore alza questa percentuale di poco; mentre la sterilizzazione dopo il 2°/3° calore presenta una percentuale di rischio molto più elevata e comunque uguale alla cagna sterilizzata in età successiva. Mi rendo conto che per persone che vivono la cinofilia come forse molti dei partecipanti a questo forum, possa apparire esagerato ed innaturale asportare “pezzetti di cane” a scopo preventivo. Ma vi assicuro che per chi vive, come me, la quotidianità in sala operatoria a rimuovere neoplasie maligne metastatizzate a livello polmonare e dover consolare proprietari dopo aver riferito prognosi variabili da 3 a 6 mesi di vita, la visione è diversa.
Sicuramente per rispondere ad Arnaldo e Davide, effettuare in età prepubere una ovaristerectomia(asportazione di utero e ovaie) potrebbe influenzare, come affermano i comportamentalisti , (medici veterinari con specializzazione in “ETOLOGIA” e non “pseudo addestratori” che purtroppo spesso inquinano il mondo della cinofilia con affermazioni prive di fondamento scientifico) lo sviluppo psicofisico della cagna. Questa affermazione non deve assolutamente terrorizzare chi si appresta ad effettuare una sterilizzazione, in quanto altro non significa che privare la cagna del suo istinto sessuale e materno, per il resto la cagna avrà lo stesso sviluppo psichico di una cagna intera, risultando equilibrata sotto ogni punto di vista.
Per quanto sopra, il consiglio è quello di utilizzare le cagne come riproduttrici, o sterilizzarle in età prepubere, vi assicuro che le statistiche riferenti ad adenocarcinomi mammari sono più elevate di quanto si creda. Tanto per riportare qualche dato estrapolato dalla medicina umana, sembra che un uomo su 3 sopra i 70 anni soffra di patologie prostatiche. Ripeto un uomo su3 ! A voi le considerazioni finali …
Che brutta parola "contrasti" non mi piace come idea, non vedo proprio perchè dovrei contrastare te; si parla come con altre persone, come con Bruno tempo fa.
Sui dati riferiti alle femmine sterilizzate prepubere ovvero ai calori successivi non si può non essere d'accordo, forse ho dato un'idea diversa ma sono valori percentuali noti credo da oltre un decennio.
Mi rendo conto che dato che l'argomento è trattato in due 3d differenti, ho scritto tenendo in mente alcune considerazioni che forse non erano comprensive del panorama più globale (per esempio randagismo e di questo mi scuso con Linda) e forse non sono riuscito a chiarire il mio punto di vista.

E' evidente che parlando da Arnaldo allevatore, una femmina mia personale è molto probabilmente un cane che farà forse 2-4 cucciolate nella sua vita e quindi non solo il cane in questione non viene sterilizzato, ma come logica apriorisitica, nemmeno i suoi discendenti in quanto rientrano nella probabilitò di essere a loro volta riproduttori dal momento che portano avanti una selezione.
Non sempre lo saranno, anzi per la maggior parte non si riprodurranno probabilmente mai, ma questo a 2-3 mesi non lo sai di certo.
E anche all'età del primo calore non è certo chiaro se lo userai o meno.
Se poi ci sono persone che prendono il cane da me e sanno per certo che non lo faranno riprodurre, ok la sterilizzino pure, è successo più di una volta e non c'è problema.
Ribadisco che in certe femmine sterilizzate ho visto cambiamenti del comportamento, si comportavano più da maschi se vuoi, ma non mi pare di aver descritto questo come problema; se si è letto come tale mi dispiace perchè sarei un fesso a definire problema comportamentale una situazione del genere

Per il discorso randagismo, a parte le regioni dove leggi irresponsabili fanno si che i cani debbano essere presi chippati sterilizzati e rilasciati e quindi è un obbligo, sono d'accordo anche io che per arginare il problema si possa ricorrere anche alla sterilizzazione di entrambi i sessi. Voglio però sperare che nessuno intenda questo come soluzione del problema perchè da qualche parte ci saranno sempre cuccioli da abbandonare non appena cresciuti. Soprattutto se presi in condizioni quantomeno dubbie.

Vien però da domandarsi: ma se sono messi nei canili per poi essere affidati a delle persone, sono ancora randagi? quindi vengono sterilizzati per non riprodursi, in canile e dopo. E in tal caso molte femmine hanno fatto ben più di un calore, e magari pure delle cucciolate, perciò proprio da quanto riportato anche da te, non mi sembra che sia riconducibile alla prevenzione, bensì all'evitamento delle cucciolate indesiderate e a una maggior facilità di gestione della cosa. Il che dato il frequente sovraffollamento dei canili è più che comprensibile.

A questo si aggiunga che i maschi che vivono insieme in equilibrio, anche con delle femmine, solitamente non hanno problemi finchè la femmina va in calore.

Resta il fatto che pur sempre di interventi chirurgici si tratta, con anestesia e decorso. A molte persone non piace fare l'anestesia al cane quindi lo si può consigliare ma non obbligare.
Per quanto riguarda i maschi è evidentemente molto meno invasiva la cosa.
Certo se vogliamo pensare alla situazione randagismo/canile nel senso di evitare la riproduzione basterebbe la vasectomia, ti pare? Ma anche in questo caso posso concordare che se l'intervento di castrazione è fatto a un cucciolo piccolo, questo più o meno non se ne accorgerà mai. Ma concorderai con me che se fatto a un cane adulto serve davvero a poco, se non a evitare di riprodursi.

Il punto su cui invece sono e resto fortemente contrario è la castrazione ai fini del contenimento dell'aggressività, in particolare sull'uomo.
L'impatto sociale infatti è questo. Se non ci fossero aggressioni sull'uomo, sei d'accordo con me che delle beghe tra cani interesserebbe poco o niente alla gente?
E questo è il punto focale dei miei interventi precedenti.
Giusto poco tempo fa parlando con una persona senz'altro affidabile, mi diceva di aver fatto vedere il suo cane alla Stockdale. Dato che lo trovava esuberante, anche con gli altri cani ovviamente, e dato che non vive libero per boschi isolati ecc ma in una società... "ti ha consigliato di castrarlo" l'ho anticipata io e così era.

L'ha già riportato anche Claudia quanto le ha detto il suo veterinario a proposito dei benefici della castrazione a tal fine.

Sul discorso veterinari, categoria che rispetto e con cui collaboro anche o quantomeno interagisco visto che oltre alle cucciolate, di comportamento mi occupo da una ventina di anni ormai sia per interesse personale che per le lezioni tenute al campo (ma anche a casa se serve eh ) ne ho ovviamente conosciuti tanti, ma sono tutti d'accordo - e credo lo sarai anche tu - che preparati sul comportamento animale sono davvero pochissimi. Quando ne trovi uno è rara avis davvero.

Mi permetto anche di precisare che con l'aggettivo comportamentalista non si indica solo il veterinario e a livello di etologia ci sono anche altre categorie di studio che ne sanno almeno altrettanto. Chi proviene da studi di biologia, scienze naturali, produzione animale, psicologia anche o da altri corsi attivati presso alcune università.
Non so se quando ti riferisci agli pseudo addestratori hai in mente esperienze personali o persone particolari, devo però dirti che se è vero che le ormai centinaia di educatori, usciti da scuole varie nell'ultimo decennio circa, spesso mancano della necessaria pratica, è altrettanto vero che sono davvero molto preparati a livello teorico. Molto più della maggioranza dei veterinari. Ma questo non vuol far torto a nessuno per carità.
Conosco bravissimi veterinari dermatologi, ortopedici, esperti di alimentazione, ma sul carattere o sul comportamento del cane non ne sanno nulla. Ma del resto dato il tipo di settore in cui operano e il rapporto pressochè esclusivamente ambulatoriale, è anche normale che sia così.
A nessuno verrà mai in mente di andare dal dott. X bravissimo ortopedico per chiedere aiuto in quando il cane non lo ascolta e dorme sul letto (tanto per fare un qualunque esempio )

La sintesi finale da parte mia è che se si vuol castrare per risolvere certi problemi comportametali - sostanzialmente aggressività verso l'uomo e in subordine verso i conspecifici - non sono d'accordo e di norma non serve a niente (e non lo dice solo chi coi cani di ci lavora) anche se prendo atto che una corrente di pensiero ne è sostenitrice. (nella stessa corrente di pensiero c'è chi dice di fare il pagliaccio col cane per essere dominanti...)
Se invece si vuol castrare le femmine a livello preventivo, ok ci sono i dati che parlano e quindi uno poi decide di conseguenza in base alle proprie convinzioni.
Per il randagismo può aiutare nel contenimento, ma ripeto la domanda: una volta messi in canile, sono ancora randagi?

PS per quanto riguarda la prostata umana è un suggerimento a levarla?
recentemente invece ho letto che l'uso frequente previene molto il rischio tumorale, forse è meglio questa strada...
__________________
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Arnaldo
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