Quote:
Originally Posted by Floydredcrow
le mie amiche mi chiamano se voglio fare un giro per svagarmi ma ho bisogno solo di stare qui a casa mia/nostra tra le nostre cose e la compagnia dei miei animali l'unico posto in cui mi sento un pò meglio ...anche se sembra quello in cui sono piu sola in ralta qui nonostante il silenzio non mi sento sola..o almeno non come se stessi con le amiche in un posto con tante persone..sono certa che li mi sentirei la persona piu sola del mondo
io con lui sopratutto da quando ha iniziato a stare male ho capito che la vita che molti italiani si lamentano i e litigano x stupidate rovinandosi a vicenda x niente ...in realta se non vivono sulla loro pelle certe sofferenze che fanno crescere non capiranno mai che la vita di ogni giorno.. ..è ogni giorno è un dono .
|
E' per questo che ho scritto quei papiri di là, non certo sperando di ricevere applausi (parlo seriamente, non me ne può fregare di meno e non li cerco, sarebbe proprio ridicolo peraltro) ma perché io la sto vivendo come dici tu. Io per prima litigavo spesso con lui, perché non capivo... ero sempre io ad attizzare la sua rabbia e a renderlo infelice con le mie paturnie. Questa purtroppo è una cosa difficile da perdonarsi ma il fatto di fare quello che faccio senza alcun interesse che non sia quello di vederlo sorridermi è una cosa che mi aiuta e sentirmi meglio, qualcuno non capisce, è una cosa che forse non avrei capito nemmeno io anni fa, quando gli chiedevo una casa più grande con giardino, ossia cose materiali.. non che sia sbagliato abitare in una casa confortevole, ma in cambio cosa gli offrivo? pensavo molto più a me stessa che non a NOI. E non a caso mi perdevo in cose inutili, un lavoro che odiavo e non mi lasciava il tempo di vederlo neanche la domenica a volte, perché poi c'erano tanti altri miei malesseri dovuti ad una depressione esistenziale profonda.
Lui mi ha accettata almeno in parte in tutti questi anni (ne ha viste di tutti i colori in otto anni) e non perché appunto non vedesse le mie piccolezze e debolezze, infatti non a caso questi contrasti hanno fatto sì che non ci sia stata mai vera progettualità, un matrimonio, una famiglia (io poi non volevo figli e lui sì.. ma ci sarebbe passato anche sopra se solo fossi stata diversa).
Solo sapendo quello che lo aspettava con una malattia inguaribile ho trovato la lucidità (che per qualcuno è follia) di lasciare quel lavoro, di dedicarmi finalmente all'unico uomo che aveva dimostrato di amarmi anche solo per il fatto di essere sempre stato presente nonostante tutto e di riprendermi sempre anche se ogni due per tre lo mandavo in crisi. Gli volevo bene ma stavo troppo male io per riuscire ad essere diversa.. forse in parte è stato un alibi, però in gran parte è vero. E negli ultimi tempi prima della malattia a causa del mio forte stress ce l'ho mandato proprio tanto in crisi, pensavo sarebbe venuto a me un tumore da quanta sofferenza macinavo, in un posto di lavoro fatto di squali travestiti da simpatiche persone, un posto non diverso da tutti gli altri che avevo cambiato purtroppo, il che non mi lasciava grandi speranze di alternative (è così, mi chiedevo spesso il perché di tutto, per "l'indipendenza", per essere "emancipata" -ma dove - e mi dicevano "non lasciare un lavoro sicuro, come fai a sapere che lui non ti lascerà mai?" e io rispondevo "perché lo conosco" e in effetti ne ero certa, al massimo l'avrei lasciato io.. ma non accadeva perché nonostante tutto lo amavo anche se in modo sbagliatissimo.. e sembrava follia questa mia sicurezza in lui. In effetti chi me lo diceva si è lasciata di recente.. in effetti lui molto probabilmente mi lascerà, ma solo perché una malattia se lo sta portando via giorno dopo giorno.
Non credo che chi legge possa veramente capire perché come dici tu bisogna passarci (quante volte ho visto cose simili, eppure) e non è comunque una cosa immediata neppure quando ci passi, in parte sì ma non completamente. E' una cosa che impari passo dopo passo rinunciando a cose che pur sapendo di poco valore lasciavi essere importanti tanto da permettere loro di rubarti la vita, quella vera, sentita, quella che non ti lascia alienato.. cose come luno stupido orgoglio, cose come la mancanza di lucidità, semplicemente.
Non so servirà ripeto, probabilmente apparirà come l'ennesimo sfogo personale fuori luogo di una depressa, e forse lo è, però io lo scrivo, è la mia personalissima testimonianza e potrebbe (chissà) far riflettere, senza pensare di avere la verità in tasca, è solo la mia verità.